È morto Ivano Marescotti
È morto oggi (26 marzo), dopo una lunga malattia, l’attore ravennate Ivano Marescotti. Aveva 77 anni. Nella sua carriera ha interpretato oltre 50 film, lavorando con registi quali Anthony Minghella, Ridley Scott, Roberto Benigni (Johnny Stecchino e Il mostro), Marco Risi, Pupi Avati, Marco Tullio Giordana, Maurizio Nichetti, Carlo Mazzacurati (La giusta distanza) nonché a fianco di Nanni Moretti e Checco Zalone. Profondamente legato alla “sua” Bassa Romagna, Marescotti a partire dagli anni Novanta si è speso per un approfondito lavoro di recupero del romagnolo, portando in teatro i testi del poeta Raffaello Baldini. A febbraio dello scorso anno si era ritirato dalle scene per dedicarsi alla sua scuola di teatro.
Il debutto a Glorenza nel 1989
Moltissime anche le fiction interpretate. Tra le prime pellicole televisive nelle quali debuttò l’attore, si annovera “Verkaufte Heimat”, che si rifà al testo dello scrittore tirolese Felix Mitterer. Lo sceneggiato tv mette a fuoco le vicende storiche del Sudtirolo dal 1938 alla metà degli anni Sessanta: Marescotti interpreta un podestà e maestro elementare fascista nella prima e seconda parte della quadrilogia, “Brennende Lieb’” e “Leb’ wohl, du mein Südtirol”, entrambe girate nel 1989 a Glorenza dalla regista austriaca Karin Brandauer. Le due puntate trattano con grande sensibilità (e semplicità) l’impatto devastante che ebbero prima l’italianizzazione e poi le Opzioni sulla società sudtirolese “annessa” all’Italia.
Prima di calcare le scene teatrali, Marescotti lavorava all’ufficio urbanistica del Comune di Ravenna “facendo politica a tempo pieno, fra partito e sindacato”. L’attore di Ravenna era noto per la sua militanza di sinistra. Come ricordò lui stesso nel 2014, in occasione di una visita bolzanina da candidato alle elezioni europee per L’Altra Europa con Tsipras, “sin dagli anni Sessanta mi sono impegnato in politica, a lungo nel PCI e poi tra i fondatori del PD nel 2007, anche se poco dopo me ne sono andato, perché non mi riconoscevo più in quel partito”. Più recentemente si era avvicinato al Movimento 5 Stelle. All’Alto Adige era legato da amicizie, molte tappe teatrali, “una fidanzata avuta per due anni a Oberbozen, di nome Christine” e, appunto, le due puntate di “Verkaufte Heimat” girate in Alta Venosta.