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“Un forte segnale per l’autonomia”

Il governo ritira il ricorso contro le disposizioni altoatesine sulla limitazione dell’esercizio di attività commerciali al dettaglio nelle zone produttive. Esulta l’hds.
Mele
Foto: upi

Una piccola grande vittoria per i commercianti altoatesini. Il governo centrale ha infatti ritirato il ricorso presentato contro le disposizioni altoatesine in merito alla limitazione dell’esercizio di attività commerciali al dettaglio nelle zone produttive (era infatti ancora in atto un procedimento innanzi alla Corte Costituzionale). Ora “il quadro giuridico è chiarito una volta per tutte, un forte segnale politico in materia di autonomia, che chiude definitivamente il capitolo sull’esercizio del commercio al dettaglio nelle zone produttive”, commenta soddisfatto Philipp Moser, presidente dell’Unione commercio turismo servizi Alto Adige. 

Va ricordato che la Corte Costituzionale era stata più volte chiamata in causa dal governo a Roma, che riteneva incostituzionale la normativa provinciale, la quale limitava ai soli beni ingombranti il commercio al dettaglio nelle zone produttive. Ora la contestazione è venuta a cadere, in quanto la Provincia ha rielaborato la rispettiva disposizione integrandola anche nella nuova legge urbanistica. Un passo che è diretta conseguenza delle disposizioni vigenti in ambito urbanistico, che poggiano sul principio che il commercio al dettaglio va esercitato prioritariamente nei centri e insediamenti abitati e solo in casi particolari, come quello dei beni ingombranti, nelle zone produttive.

 

 

Si legge nella nota dell’Unione che decisive per questa soluzione, che fa infine chiarezza sull’argomento, sono soprattutto le nuove norme di attuazione dello Statuto di Autonomia in campo commerciale del 2016, che consolidano nell’ottica costituzionale il quadro giuridico e l’autonomia nelle competenze in materia. L’Alto Adige ha bisogno di centri abitati vivi nelle valli e nell’area extraurbana, centri che traggono la loro vitalità dalla presenza della gente che vi si reca per i più svariati motivi. “Assieme ad altre rilevanti attività come la gastronomia, l’artigianato locale e i servizi - dichiara Moser - il commercio al dettaglio è un fattore essenziale di questa vitalità, e quindi va esercitato nelle aree abitate, se vogliamo conservare nel tempo l’elevato valore sociale ed economico di un centro abitato”.