Politik | politiche 2022

“La scelta è tra impresentabili e noi”

Presentate le liste del Movimento 5 Stelle. Al consigliere Nicolini fa eco Roncat, candidato anti-Spagnolli: “Non stiamo dalla parte di chi costruisce centri commerciali”
presentazione candidati m5s alto adige
Foto: Salto.bz

Il Movimento 5 Stelle in Alto Adige si presenta combattivo all’appuntamento al voto del 25 settembre. Da solo, come polo distinto da centrodestra, centro e centrosinistra, dopo la rottura con quest’ultimo, il M5S si sente “dalla parte giusta” come recita lo slogan della campagna elettorale. Sui manifesti, il volto sorridente dell’ex premier e presidente del movimento, Giuseppe Conte. Per il consigliere provinciale altoatesino Diego Nicolini "nessun’altra forza politica può dire di aver realizzato il programma elettorale quanto noi, dal taglio dei parlamentari all'ottenimento del PNRR con il presidente Conte".

 

 

“Siamo convinti di essere dalla parte giusta” ribadisce il consigliere pentastellato presentando i candidati sudtirolesi alle politiche “scelti online”. “E nonostante si spinga sul bipolarismo, per isolarci, qui abbiamo un trilateralismo con la SVP forte in campo. Ma è un trilateralismo falso. La vera scelta, il vero bipolarismo è tra gli impresentabili, i loro interessi particolari, e noi”. Il riferimento di Nicolini è agli scandali nella Volkspartei, “uno scandalo dietro l’altro: sono l’unico ad aver chiesto con perseveranza le dimissioni da assessore di Thomas Widmann”. Anche la Lega “non fa una bella figura nel governo provinciale. È a titoli zero: non un disegno di legge, non un indirizzo politico”. Mentre il centrosinistra “parla di campagna ecologista, poi va con chi costruisce i centri commerciali”.

 

 

Nicolini si riferisce alla candidatura al Senato dell’ex sindaco di Bolzano, Luigi Spagnolli, da molti ricordato come il primo cittadino che aprì la strada alla costruzione del Waltherpark di René Benko. Un riferimento che non sfugge allo sfidante pentastellato di Spagnolli, il già dirigente scolastico Renzo Roncat. “Lo sventramento del centro storico di Bolzano per il grande Kaufhaus non è compatibile con quanto sta accadendo al clima, col Klimawandel. Non è una paura da catastrofisti, vi sono eventi climatici disastrosi: nel Rheinland-Pfalz un’intera vallata è stata portata via”. “Partecipo come candidato indipendente - prosegue Roncat - perché voglio rappresentare l’idea, messa in ombra da queste elezioni, di un Alto Adige che custodisce se stesso, che non svende la propria identità, che richiama un turismo di qualità, che non morde e fugge. Siamo sulla strada sbagliata, bisogna dirlo a Spagnolli e Mayr - e al catapultato Bosatra".

Chi ha deciso che i titolari della sfida sono tre?

Secondo il candidato 5S nel collegio uninominale di Bolzano-Bassa Atesina, “siamo sulla strada giusta quando diciamo no all’aeroporto per l’interesse dei privati, il gruppo Benko-Gostner per intenderci”. “Il M5S in Alto Adige dà fastidio” ricorda il brunicense Davide Barbieri, candidato all’uninominale della Camera, “ci è voluto il libro di un giornalista per svelare le storture nella SVP”.

 

 

L'addio di Fraccaro

 

Presente anche il deputato trentino Riccardo Fraccaro, che non sarà ricandidato a causa del limite dei due mandati: “Ci sono pro e contro nel non proseguire. Ma terminare l’esperienza dopo due mandati significa dare il buon esempio: ho mantenuto la parola data. E in politica è un valore, supera le perplessità”. Fraccaro ringrazia poi i suoi elettori: “Sono grato a questa terra, a questa comunità per i nove anni in Parlamento. Ho potuto vedere le dinamiche di questo paese e ho cercato di influenzare la vita dei nostri concittadini. Concludo quest’esperienza con il sorriso, serenissimo, sapendo di aver dato tutto quello che potevo dare”. Secondo l’ex Ministro ai rapporti col Parlamento “ancora oggi l’Alto Adige può godere della norma Fraccaro che destina milioni di euro ai Comuni per l’efficientamento energetico”, o beneficiare del super-bonus “che ha rilanciato l’economia italiana”. “Abbiamo usato parole radicale per bucare il muro” ricorda il deputato uscente rivolgendosi ai candidati e alle candidate, “ora servono azioni radicali”.

 

Siamo fuori di testa, ma diversi da loro

La candidata di Merano al Senato, Francesca Morrone, rivolge la sua campagna alle giovani generazioni: “Siamo il partito del sì. Sì al programma del Next Generation EU, alla lotta alle disuguaglianze, alle disparità sociali, alla crisi climatica e idrica. Sì al salario minimo, al reddito di cittadinanza, a un’ecologia integrale, alle comunità energetiche. Sì alla legge salva-mare, alla lotta alla crisi climatica e idrica”. “Sì alla pace e alla via diplomatica per la risoluzione dei conflitti. Perché siamo europeisti e pacefondai, fuori di testa, ma diversi da loro”, conclude Morrone citando i Måneskin. Candidato al Senato a Bressanone, il biostatistico Markus Falk non teme “un collegio grande, soprattutto di lingua tedesca, da candidato in un partito italiano. Abbiamo una bella terra, un sacco di temi da affrontare, e abbiamo bisogno di portarli a Roma a prescindere dai gruppi linguistici”. Falk rievoca le origini del Movimento, “la democrazia diretta è un qualcosa di irrinunciabile, non è solo una questione di norme, dobbiamo viverla. Noi veniamo eletti, ma poi tutto verrà sottoposto al voto degli iscritti”.