Gesellschaft | Migranti

Per un’accoglienza dignitosa

Karin Cirimbelli, accompagnatrice dei migranti ospitati dal Maso Zeiler, illustra alcuni obiettivi da poco raggiunti. Ma sul tema migrazione: “Rischiamo passi indietro”.
Maso Zeiler
Foto: Maso Zeiler

È partita a gennaio 2020 l’attività di accoglienza al Maso Zeiler – situato nel quartiere Gries di Bolzano - rivolta ai migranti con un regolare contratto di lavoro. In questi due anni, alcuni degli obiettivi prefissati sono dovuti essere modificati a causa del lockdown, ma il progetto non si è mai dimenticato il proprio obiettivo primario: fornire dignità alle persone più bisognose. Tra le sfide più complesse, per i 29 ragazzi che ad oggi vivono nel maso, c’è senz’altro quella di trovare un’abitazione in affitto in cui vivere.

Le case in affitto vengono riservate a chi abita in Provincia da anni, gli stranieri vengono lasciati fuori.

“Il mercato immobiliare è totalmente inaccessibile, non solo per la questione dei prezzi molto alti, ma anche per i pregiudizi che persistono nella mentalità di chi affitta una casa: vengono privilegiate le persone che abitano in Alto Adige da decine di anni e vengono lasciati fuori gli stranieri.” A dirlo è Karin Cirimbelli che, dalla fine del 2016, svolge come attività principale quella di aiutare i migranti, le persone senza dimora e i richiedenti asilo. La ricchezza che ritrova quotidianamente nel suo lavoro è l’opportunità di avere costanti scambi interculturali e d'opinione con chi aiuta.

 

“Cercare un’abitazione è difficile anche per chi risiede in Provincia di Bolzano da molti anni, i proprietari richiedono contratti a tempo determinato e posizioni di lavoro specifiche; per gli stranieri, trovare un alloggio, è ancora più complesso. Delle persone che abbiamo ospitato qui al Maso – spiega Cirimbelli - solo in due sono riuscite a trovare un appartamento in cui andare ad abitare. Un’opzione plausibile sarebbe quella che alcuni ragazzi condividano la stessa casa con altre due o tre persone, ma anche in questo caso non c’è nulla da fare: le case non vengono praticamente mai affittate agli stranieri.” Ed è anche a questo tipo di esigenze che il Maso Zeiler viene incontro. “Il nostro non è un luogo di prima accoglienza: nel maso, a differenza di altri centri, non ci sono restrizioni orarie che gli ospiti sono tenuti a rispettare. Questo ha consentito l’avvio del nostro progetto, che fornisce alle persone un posto dignitoso dove vivere, ma anche del tempo per concentrarsi sugli obiettivi personali da raggiungere. Per esempio, abbiamo un ragazzo che recentemente è riuscito a ottenere la patente di guida. E ancora – racconta Cirimbelli – altri due ragazzi sono riusciti a prendere un locale in affitto in Via Marconi dove, presto, apriranno un loro ristorante. Avere un tetto sulla testa offre agli stranieri sia la possibilità di aiutare le proprie famiglie d’origine sia l’occasione di mettersi da parte dei soldi.”

Chi ha deciso di dichiararsi apertamente fascista e razzista lo fa da anni e, quindi, continuerà a farlo anche dopo le Elezioni

E alla domanda sui possibili passi indietro in materia di politica migratoria, dopo le Elezioni politiche del 25 settembre, Cirimbelli risponde: “Sicuramente il rischio di fare passi indietro è reale. Se dovesse vincere la destra, il Decreto Lamorgese, che garantisce due anni di protezione speciale (permesso di soggiorno) agli stranieri che presentano dei validi motivi, potrebbe essere cancellato. D’altronde anche a livello di popolazione non cambierà molto: chi ha deciso di dichiararsi apertamente fascista e razzista lo fa da anni e, quindi, continuerà a farlo anche dopo le elezioni”.