Dalla parte delle api
È partita oggi, 26 novembre, la raccolta firme per una nuova iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) che ha l’obiettivo di eliminare i pesticidi sintetici entro il 2035, ma anche sostenere gli agricoltori, salvare le api e la biodiversità. Il motto è: “Un sistema agricolo senza prodotti agrochimici è possibile”. Entrando in dettaglio le richieste indirizzate alla Commissione europea sono:
1) Eliminazione graduale dei pesticidi sintetici
Eliminare gradualmente i pesticidi sintetici nell’agricoltura dell’UE entro il 2030, iniziando da quelli più pericolosi, per diventare privi al 100% di pesticidi entro il 2035.
2) Ripristino della biodiversità
Ripristinare gli ecosistemi naturali nelle aree agricole e trasformare i mezzi di produzione in modo che l’agricoltura contribuisca nuovamente alla promozione della bio-diversità.
3) Sostegno gli agricoltori nella transizione
Riformare l’agricoltura dando priorità ad un’agricoltura su piccola scala, diversificata e sostenibile, sostenendo un rapido aumento delle pratiche agroecologiche e biologiche e consentendo la formazione e la ricerca indipendente degli agricoltori in materia di agricoltura senza pesticidi e OGM.
La maxi campagna europea si chiama “Salviamo le Api! Protezione della biodiversità e miglioramento degli habitat degli insetti in Europa”, è promossa da una coalizione di 90 organizzazioni in 17 diversi paesi europei, con il supporto delle Associazioni degli agricoltori biologici ed è gestita da un’alleanza intersettoriale di organizzazioni della società civile che si occupano di ambiente, salute, agricoltura e apicoltura. Tra molte altre, le organizzazioni promotrici comprendono le reti europee Friends of the Earth Europe e Pesticide Action Network (PAN), nonché l'Istituto per l'ambiente di Monaco di Baviera, la fondazione Aurelia (Germania), Générations Futures (Francia) e GLOBAL 2000/Friends of the Earth Austria. In Italia sostengono la campagna il Wwf Italia, FederBio, ISDE Medici per l’Ambiente, l’Istituto Ramazzini di Bologna, il Comitato Marcia Stop Pesticidi, il Comitato NO Pesticidi dell’Emilia Romagna, la Rete Contadina. La missione è raccogliere almeno un milione di firme entro settembre 2020, così la Commissione europea e il Parlamento saranno tenuti a considerare la possibilità di trasformare le richieste della campagna in legge.
Anche in Alto Adige oggi è stata lanciata la campagna, a cui hanno aderito le seguenti persone e associazioni: Annemarie Markt, coltivatrice di erbe officinali biologiche, associata al Comitato Civico dell’Iniziativa dei Cittadini Europei, Johannes Fragner-Unterpertinger, Der Malser Weg – La Via di Malles, Klauspeter Dissinger, Dachverband für Natur- und Umweltschutz in Südtirol, Luigi Mariotti, Associazione Wwf Bolzano, Anton Amplatz – presidente dell’Associazione agricoltori biologici “Unione Coltivatori alternativi”, Andreas Zuegg – presidente dell’Associazione per l’Agricoltura biodinamica, Karl Bär, Umweltinstitut München e.V.; Repräsentant des Bürgerausschusses der Europäischen Bürgerinitiative – rappresentante del Comitato Civico dell’Iniziativa dei Cittadini Europei, Martin M. Lintner, prof. für Moraltheologie an der Philosophisch-Theologischen Hochschule Brixen, Rotraud Wittig – Initiativgruppe Unterland. Lo stesso Wwf, peraltro, aveva di recente diffuso i dati contenuti nell’Annuario ISPRA del 2018 circa la moria delle api dovute ai pesticidi (nel periodo che va dal 2015 al 2017) attestando il triste primato dell’Alto Adige.
Secondo i promotori della campagna “Salviamo le Api!” numerosi sono gli appelli di scienziati da ogni parte del mondo richiedono la messa di atto di un urgente “cambiamento trasformativo” per fermare il collasso della natura. Un quarto degli animali selvatici europei è gravemente a rischio di estinzione, mentre la metà dei siti naturali è in condizioni ecologicamente sfavorevoli e i servizi ecosistemici si stanno deteriorando. Nel frattempo, la sussistenza di milioni di agricoltori viene schiacciata da prezzi iniqui, dalla mancanza di sostegno politico e dall’operato delle grandi imprese multinazionali. Quattro milioni di piccole aziende agricole sono scomparse nell’UE tra il 2005 e il 2016. “Stiamo portando la lotta contro i pesticidi sintetici a livello europeo, dando ai cittadini di tutta Europa che chiedono un nuovo sistema agricolo la possibilità di esprimersi con una sola voce - dichiara Veronika Feicht dell'Istituto per l’ambiente di Monaco di Baviera -. I cittadini reclamano un sistema che non danneggi la biodiversità e gli ecosistemi, che non metta a dura prova la salute dei consumatori, ma che invece garantisca il sostentamento per api e agricoltori ed sia più sano per le persone. Con la nostra iniziativa ci impegniamo a fare di questo tipo di agricoltura una realtà in tutta Europa”.