Umwelt | Trasporto pubblico

Sasa, "emission-free 2025" sul serio?

Obiettivo senza emissioni 2025 ma con quali mezzi? Sono sempre più i dubbi dopo le notizie apparse su giornali e FB perché… la matematica semplicemente non è un’opinione.
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Foto: Daimler Media

Sorprendersi è ormai difficile su Sasa, apprendere di straforo cosa viene detto in una commissione consiliare lunedì scorso irrita ma è la concezione particolare di trasparenza che si segue da anni. Allora, leggo da questo intervento del “portavoce ufficiale” delle commissioni consiliari comunali:

L’obiettivo aziendale è quello di arrivare entro il 2025 ad una flotta ad “emissioni zero” (composta solo da autobus elettrici o ad idrogeno). Per fare questo è necessario agire per gradi, attraverso un periodo transitorio,

Bene, la domanda che si pone è questa: con quali mezzi? Si legge:

L’unico finanziamento provinciale della scorsa legislatura ha permesso un bando di gara (vinto da Mercedes) per acquistare 42 mezzi ibridi (elettrico/gasolio) che dovrebbero essere consegnati nel luglio 2019.

Su questi bus mi sono già espresso da tempo.

Piccola precisazione: pare che un lotto non sia stato aggiudicato (il quarto), non tutti sono ibridi e non tutti vinti da MB (quelli del quarto e quinto lotto, rigorosamente “puro gasolio”) e che questi acquisti sono contrari alle direttive del Piano Clima 2050 per il tpl urbano 2025 (l’ho scritto non so quante volte, sono ormai stufo di citare questo fatto che fa del Piano Clima un foglio di carta... igienica), ma certamente il tema in commissione non sarà stato minimamente toccato.

Poi:

A questi si potrebbero aggiungere altri 22 mezzi, senza necessità di gara perché già previsti nel bando in argomento, qualora la Provincia ne decida il finanziamento (circa 6 milioni di euro).

Quindi si tratta dell’estensione, prevista, dell’appalto svoltosi di recente. Ancora:

Si vorrebbe attivare, qualora condiviso dall’amministrazione provinciale, un altro bando per l’acquisto di altri 33 autobus (costo 11 milioni di euro).

Non si dice la trazione ma il costo fa presumere che non possano essere che autobus a trazione convenzionale, anche su questo mi sono già espresso.

Arriva il turno dei bus veramente senza emissioni:

Dovrebbero inoltre arrivare nel 2020 altri 10 autobus ad idrogeno, grazie ad un apposito bando, in parte finanziato dalla Comunità Europea ed in parte dalla Provincia.

Per contribuire a raggiungere il traguardo prefissato al 2025, si cercherà di ottenere un finanziamento per altri 5 autobus elettrici

Riassunto: ci sono cinque bus a idrogeno in giro, 10 (+2?) dovrebbero arrivare (con un grosso dubbio sui costi), ci sono cinque bus elettrici (quelli bianchi, per intenderci la cui stazione di ricarica rapida arriverà, se va bene fra sei mesi, altra notizia appresa da un giornale locale), altri cinque dovrebbero aggiungersi. 5+10+5+5, quindi totale mezzi senza emissioni: 25. La flotta di Sasa, si legge, conta 166 mezzi. Mancano "solo" 141 mezzi, che, se presi tutti elettrici da 12 metri, costerebbero alle casse pubbliche provinciali circa 70,5 milioni di €. La cifra si commenta da sé. 

MI SI VUOL SPIEGARE, QUINDI, COME SIA POSSIBILE AVERE UNA FLOTTA SENZA EMISSIONI NEL 2025, cioè fra soli sei anni?

Si intendono vendere entro il 2025 i bus che si acquisteranno fra breve? Mi sembra improbabile, quindi?

Mi chiedo: nessuno nella commissione mobilità ha posto queste domande? La matematica mica è un’opinione, caspita.
 

La "furbata" ibrida che contagia anche altre realtà italiane

Salvo che non si spaccino per “elettrificati”, o senza emissioni, i bus ibridi in arrivo. Lo dico subito: È UNA BALLA TECNICA. Si legga il comunicato ufficiale di presentazione di questi bus dove si legge:

when the bus is decelerating, the electric motor acts as a generator and transforms braking energy into electric power. This power is stored so that it can be used by the electric motor to assist the combustion engine, especially when moving off.

Quindi il motorino elettrico fa da semplice assistente il cui obiettivo, secondo il costruttore, è risparmiare l’8,5% di carburante. Il restante 91,5% è e rimarrà carburante diesel! E poi questi bus ibridi si sarebbero potuti comprare anche a metano, ma è un altro aspetto della vicenda su cui preferisco questa volta astenermi. E, per la cronaca, questi bus ibridi non fanno un solo metro di strada senza il motore convenzionale.

Speriamo quindi che almeno qui a Bolzano/Merano/Laives ci si astenga dal propagandare ai quattro venti caratteristiche mirabolanti che tali bus semplicemente non hanno. Come si è tentato di fare di recente a Bologna e a Firenze con gli stessi bus acquistati da Sasa, si vedano le foto in basso. Nella prima città campeggia la scritta “bus ibrido elettrico” (e qualcuno giustamente si è chiesto perché si sentisse il rumore di un motore…), nella seconda ci hanno messo invece una spina (su di una livrea dai colori impossibili) quando tali bus non si ricaricano, per l’appunto, ad una presa elettrica. Va bene tutto, prendere in giro, per favore, no. Siamo al medesimo livello di quando nel recente passato tante volte ci si è limitati ad affermare che nuovi mezzi sono “Euro 6” evitando accuratamente di dire che erano a gasolio.

“Sasa senza emissioni nel 2025”? Stando le cose come sopra descritte, è una “mission impossible”.