Economia e sport, un binomio certificato
-
Grande novità per quanto riguarda lo sport italiano e, in particolare, per il suo aspetto economico: lo scorso gennaio il Dipartimento per lo sport, l’ISTAT e l’Istituto per il Credito Sportivo hanno infatti sottoscritto una Convenzione per lo sviluppo di un Conto Satellite dello Sport che verrà prodotto a cadenza regolare.
Ma di cosa si tratta? E perché è stato reso necessario? Proviamo a capirne di più.
-
Il Conto Satellite
Partiamo dalle basi, ossia dalla definizione di “Conto Satellite”: in termini tecnici, si tratta di un “sistema coerente per la determinazione della dimensione del valore aggiunto lordo di settore e della sua articolazione per sotto-settore di attività economica”.
In sostanza è un sistema che permetterà permette di valutare, con una metodologia codificata e “universale” a livello europeo, il peso che un settore (nel caso specifico, lo sport) ha sull’economia a livello di PIL nazionale, ma anche il suo impatto sociale e sanitario all’interno del panorama italiano.
Il Conto Satellite per lo Sport, in concreto, annualmente fornirà quindi dei dati ufficiali con una metodologia ben definita e certificata, permettendo al nostro Paese di allinearsi agli altri stati che già lo adottano (Austria, Lussemburgo, Germania e Spagna).
-
L'importanza economica dello sport
L’istituzione del Conto certifica, di fatto, la grande importanza che lo sport ha a livello nazionale.
Parlando di dati, come emerge dal “Rapporto Sport 2023” il giro di affari generato nel 2022 del settore viene quantificato in circa 22 miliardi di euro, con un contributo che si avvicina all’1,5% del Prodotto Interno Lordo nazionale. In termini occupazionali, parliamo di più di 400mila addetti ai lavori.
Da non sottovalutare poi un interessante dato dell’Istituto Superiore di Sanità, secondo il quale i costi diretti sanitari correlati alle quattro patologie principali associate all’inattività fisica (tumore della mammella e del colon-retto, diabete di tipo 2, coronaropatia) ammontano a 1,6 miliardi di euro annui: ciò significa che un aumento dei livelli di attività fisica praticata dalla popolazione italiana determinerebbe un notevole risparmio per il Sistema Sanitario Nazionale.
Emblematico è poi il caso dell’Emilia-Romagna, regione in cui lo sport ha portato enormi benefici al territorio. Uno studio presentato a fine 2023 ha infatti fatto emergere come 81 eventi abbiano generato un indotto pari a 150 milioni di euro a fronte di 8,3 milioni di spesa: potremmo dire che ogni euro speso ne ha dunque “prodotti” 18 grazie in particolar modo al soggiorno di atleti, staff e spettatori, ma anche in virtù di indotti arrivati grazie alla visibilità garantita da stampa e social media.
-
L' "Effetto Sinner" in Alto Adige
Jannik Sinner è senz’altro lo sportivo altoatesino (e italiano) del momento: le sue ultime imprese hanno infatti avuto una risonanza mediatica internazionale, ma hanno anche dato vita a una “rinascita” del tennis.
Come riportato dai media della provincia, i tesserati nelle società tennistiche altoatesine sono passati dai 5000 del 2022 ai 6000 attuali e i campi da tennis sono presi d’assalto, tanto che si è iniziato a parlare della ristrutturazione di alcuni impianti caduti in disuso negli anni scorsi e addirittura della costruzione di un nuovo centro sportivo, con tutto quel che ne conseguirebbe a livello di occupazione (attività edili, addetti alla manutenzione e alla gestione degli impianti…).
-
Un sogno chiamato Serie A
Passiamo poi allo sport italiano per eccellenza, il calcio: da due anni a questa parte, il Südtirol è infatti in Serie B e, grazie a organizzazione e programmazione, bazzica le zone alte della classifica, sognando un approdo in Serie A che potrebbe rivelarsi una manna per le casse non solo per la città, ma per tutta la provincia.
Qualora ciò accadesse, infatti, l’impatto economico sarebbe ovviamente notevole: nei giorni delle partite casalinghe, per esempio, alberghi, hotel, ristoranti e negozi nelle vicinanze dello stadio (soprattutto in occasione di gare contro le “big” come Juventus, Inter e Milan) registrerebbero un fisiologico aumento del volume dei propri affari, portando i proprietari a investire anche nel personale. In tal senso, un interessante strumento della Camera di commercio di Bolzano ci permette di stimare che, in caso di partita contro una “grande” del calcio italiano, il valore aggiunto lordo generato in Alto Adige dall’evento potrebbe anche arrivare a mezzo milione di euro.
Da non dimenticare poi i posti di lavoro che genererebbero l'esigenza della società di avere più addetti ai lavori e la necessaria ristrutturazione dello stadio Druso (attualmente la sua capienza è di circa 5.500 posti, ma in Serie A ne sono necessari almeno 12.000) o eventualmente la costruzione di un nuovo impianto.
La visibilità garantita dal massimo campionato nazionale porterebbe poi grandi benefici agli sponsor locali che, grazie alla copertura garantita da DAZN e Sky, vedrebbero i propri prodotti pubblicizzati in tutta Italia e anche all’estero.
Tutto ciò non sarebbe molto diverso dall’impatto che i ritiri estivi delle squadre professionistiche hanno sulle località montane: la presenza a Brunico di una squadra come l’Inter, stando sempre ai calcoli della Camera di commercio, è per esempio in grado di generare un volume d’affari superiore ai 10 milioni di euro.
-
Sport e turismo montano, croce e delizia dell'Alto Adige
Parlando di Alto Adige risulta quasi superfluo parlare di quanto siano importanti le attività da svolgere in montagna: parliamo ovviamente di sport invernali, ma anche del trekking che in estate porta sui monti altoatesini centinaia di migliaia di appassionati.
Su quest'ultimo aspetto bisogna tuttavia ricordare che, nonostante gli enormi benefici economici, vanno anche presi in considerazione aspetti quali la sostenibilità ambientale, messa a dura prova da eccessivo sfruttamento e inciviltà di chi non rispetta l'ambiente in cui si trova, e il benessere degli altoatesini. A tal proposito, gli autoctoni si ritrovano per esempio ad affrontare una carenza di abitazioni dovuta anche alla riconversione di queste ultime in case vacanze che, grazie ad affitti brevi ma molto più remunerativi, portano a un crollo dell'offerta e quindi a un generale aumento del costo dell'abitare (argomento ampiamente trattato negli anni dall'IPL).
Trovare un giusto equilibrio è dunque la giusta via da percorrere (anche perché chi vorrebbe passeggiare su una montagna cementificata?).
-
Tornando a noi, lo sport è insomma un fattore rilevante sia per la salute e il benessere dei cittadini che per le casse delle realtà che sanno investire e valorizzarlo. Grazie al Conto Satellite, a breve, sarà finalmente anche possibile stabilire in che misura lo sia.
-
Per approfondire