Kultur | L'intervista

“Una palestra per i giovani autori”

L'unibz presenta: la 1ª edizione di Small Books, convegno sulla piccola editoria e sul libro come oggetto e progetto di design. Appuntamento il 29 e il 30 novembre 2023. Il curatore Giorgio Camuffo: “Fondamentale nel settore la visione culturale del designer”.
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  • Bolzano, città dei libri. All’unibz, il 29 e 30 novembre, va in scena la prima edizione di Small Books, un convegno sulla piccola editoria, che “si propone di fare il punto sullo stato dell’editoria indipendente italiana contemporanea” e che “si focalizzerà sulle pratiche ed esperienze di ideazione e costruzione dell’oggetto-libro”. Per saperne di più ne abbiamo parlato con il prof. Giorgio Camuffo, docente di Visual Design alla Libera Università di Bolzano nonché curatore dell’evento insieme alla ricercatrice Gerda Videsott.


    SALTO: Prof. Camuffo, prima di tutto perché un convegno a Bolzano sulla piccola editoria? 

    Giorgio Camuffo: La prima risposta istintiva è perché no. Il libro è un tema molto interessante per i nostri studenti e credo che parlarne sia sempre positivo, in qualsiasi luogo. Nello specifico questo evento si concentra sull’editoria in scala ridotta, un’iniziativa che si integra bene con Bolzano, una città che potremmo definire anch’essa in scala ridotta e per questo molto umana. Il libro è un’ottima occasione per discutere anche di design: si tende a pensare che i designer siano “solo” delle figure creative, brave a disegnare e impaginare, ma questi professionisti hanno anche una visione culturale che è fondamentale nel campo editoriale. E in proposito vorrei aggiungere un’altra cosa.

    Prego.

    Spesso sono proprio i designer a sostenere la piccola editoria, molte volte i progetti nascono proprio da loro o negli ambiti accademici. Anche per questo motivo abbiamo deciso di tenere la conferenza presso la Facoltà di Design e Arti, per definire il ruolo che la disciplina del design ha in tale settore.

    Il libro è un tema molto interessante per i nostri studenti e credo che parlarne sia sempre positivo, in qualsiasi luogo

    Come nasce l’idea di Small Books?

    Small Books è una manifestazione dedicata all’editoria di nicchia, agli autori emergenti, fotografi e, appunto, designer. L’idea mi è venuta quando l’anno scorso ho partecipato a Testo, la fiera fiorentina dell’editoria che dà spazio sia ai grandi che ai piccoli editori. Vedere ad esempio entrare in contatto un gigante come Mondadori e la meno nota Krisis Publishing (il cui fondatore, Andrea Facchetti, insegna peraltro all’unibz), questi diversi modi di intendere l’editoria, è stato molto stimolante e ho osservato che le differenti realtà editoriali presentavano anche alcune analogie. Potremmo dire che questa che mostreremo il 29 e 30 novembre è un’editoria di ricerca, una specie di palestra per i giovani autori. 

  • Giorgio Camuffo, professore di Visual Design alla Libera Università di Bolzano e curatore di Small Books insieme alla collega ricercatrice Gerda Videsott. Foto: Arte in Barriera

    Il libro come oggetto e progetto di design è centrale nel concept dell’evento. Ci dice di più sull’argomento?

    I grandi libri sono fatti da grandi designer, spesso in collaborazione con gli autori. I designer hanno una funzione sostanziale nell’editoria perché non soltanto creano le copertine, il font interno o la gabbia, ma possono ricoprire anche ruoli diversi come quello dell’Art director, dell’Editor in chief, e a volte investono nel progetto in prima persona perché vogliono magari proporre contenuti che altrimenti non troverebbero spazio nelle grandi case editrici. Il libro è un oggetto con cui il designer si confronta, interfacciandosi con i cambiamenti dei modelli o degli approcci alla professione. Pensiamo per esempio all’intelligenza artificiale che ha aperto ancora nuovi spazi anche in termini di produzione editoriale e che in futuro avrà un ruolo sempre più importante.

  • Con il mezzo digitale del resto sono cambiate anche le esperienze e le pratiche editoriali.

    Esatto, prima per fare un libro occorrevano mesi e moltissimo personale, oggi con un computer, uno scanner e una macchina fotografica si può portare a casa il risultato. Intendiamoci, la figura di chi progetta e fa il libro, il direttore d’orchestra per così dire, è fondamentale e lo sarà sempre, anche se l’AI potrà produrre libri molto più facilmente (un software come ChatGPT ad esempio è già in grado di scrivere in autonomia testi e crearne le illustrazioni) e segnare uno scatto della professione.

    Non considera l’intelligenza artificiale una minaccia, dunque.

    Direi di no. Certo l’AI riduce gli spazi fisici di lavoro, la tipografia ad esempio richiedeva una serie di maestranze che ad oggi si è notevolmente ridotta ma questo, dato il progresso tecnologico, era già assodato da tempo. 

    L’aspetto economico è un grande tema, alcuni piccoli editori fanno fatica a mantenere l’impresa, altri riescono, è un mondo in continuo movimento

    Parliamo dello stato di salute della piccola editoria. In un contesto come quello italiano, dove molte persone non leggono libri (sebbene il Trentino Alto Adige sia in controtendenza rispetto alla media nazionale), come sopravvivono gli editori indipendenti?

    L’aspetto economico è un grande tema, alcuni piccoli editori fanno fatica a mantenere l’impresa, altri riescono, è un mondo in continuo movimento. Bisogna anche dire che l’editoria indipendente ha un suo pubblico e che alcuni autori sconosciuti al grande pubblico, ignorati dalle grosse case editrici, trovano spazio in queste altre realtà. Certo parliamo di una tiratura di 500-1000 copie contro le 100mila dei colossi dell’editoria perciò non è semplice restare a galla, la gestione finanziaria sarà infatti uno degli argomenti che tratteremo nel corso dell’evento. Molti editori vengono sostenuti dalle fondazioni, fanno co-progetti con gli autori, collaborano con le gallerie o possiedono loro stessi delle gallerie e quindi degli spazi espositivi. Insomma, è un lavoro di per sé creativo che permette di mostrare anche il lavoro creativo degli altri. Per questo fare libri è sempre un mestiere bellissimo.

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    Small Books - Editoria in scala ridotta è un evento gratuito, a questo link tutte le info.