Astrologia
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«La conoscenza degli effetti e l’ignoranza delle cause produsse l’astrologia». Queste sono parole di Giacomo Leopardi nato il 29 giugno 1798 sotto il segno del Cancro, segno che Liv Strömquist in Astrologia, sua ultima graphic novel uscita per Fandango, descrive come il sensibilone dello zodiaco, colui che piange sempre ed è talmente empatico da non riuscire a distinguere il confine tra di sé e un passante qualsiasi. Senza voler ridurre il genio leopardiano a una congiunzione astrale particolarmente favorevole qualora s’intenda basare un pensiero e una poetica sul pessimismo, si deve concordare sul fatto che Leopardi non poteva che essere del Cancro.
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Pur non essendoci il poeta marchigiano tra i nomi citati, Strömquist ricorda una serie di personaggi più o meno famosi che con le loro azioni e modi di essere appaiono dei perfetti rappresentanti del prisma zodiacale: Melania Trump è una valida esponente del Toro, Jennifer Lopez è un Leone perfetto, Beyoncé incarna in maniera magistrale le caratteristiche della Vergine. Attraverso l’espediente dei segni zodiacali, Liv Strömquist affronta però alcune contraddizioni contemporanee permettendo di riflettere sulla società in cui viviamo. Passando in rassegna un ampio spettro di umanità e riportando alla memoria fatti realmente accaduti, Strömquist fa pensare in modo ironico ma non per questo acritico su alcune dinamiche umane e su degli episodi che hanno segnato il corso della Storia. L’uso dell’ironia e del sarcasmo per descrivere eventi, momenti, situazioni che riguardano i nostri tempi è un’abilità che Strömquist ha mostrato fin dalla sua prima graphic novel: con una penna dissacrante e un tratto artistico efficace, la fumettista svedese riesce sempre a comunicare più di quello che si potrebbe pensare. In Astrologia, per esempio, viene compiuto un vero e proprio studio sociologico e storico sull’economia emotiva dei rappresentanti dei vari segni dello zodiaco.
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Come in tutti i titoli dell’autrice, anche in quest’ultimo lavoro l’amore e le relazioni sentimentali sono al centro del libro e come sempre rappresentano il bersaglio di una tanto aspra quanto esilarante critica. Nella sezione dedicata alle compatibilità amorose, vengono, infatti, ricordate delle coppie che sembrerebbero rispettare le caratteristiche del segno ma che invece riproducono degli stereotipi di genere. Le graphic novel di Liv Strömquist – Astrologia compresa sebbene tra tutte forse sia la meno irriverente – riescono a trasmettere concetti complessi con un’immediatezza sorprendente, peculiarità resa possibile da uno stile del disegno semplice, sfacciato e caricaturale. Le tavole diventano un luogo dove poter osservare la realtà con una disponibilità d’animo volta alla leggerezza: è sempre attraverso l’ironia del linguaggio e delle immagini che l’autrice demolisce il concetto di amore romantico, il desiderio di voler a tutti i costi sedurre, la tendenza a prendersi troppo sul serio, solo per citare alcuni dei temi cari a Strömquist. Come per gli altri suoi fumetti – tutti pubblicati in Italia da Fandango – si consiglia la lettura di Astrologia se si ha voglia di riflettere su grandi temi con il sorriso.
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