Chronik | Sviluppi

Ronde, ci riprovano

I promotori dell’iniziativa annunciano che faranno richiesta ufficiale al Prefetto. Il nuovo gruppo Facebook per la chiamata a raccolta è “Sentinelle di Bolzano”.
Ronde
Foto: upi

Tornano alla carica i paladini della sicurezza a Bolzano, dopo che il prefetto Elisabetta Margiacchi aveva bloccato il progetto delle ronde civiche a Don Bosco lanciato dal gruppo Facebook “Adesso Basta Bz”. Punto di ritrovo favorito ancora la piattaforma social di Facebook, e precisamente il gruppo “Sentinelle di Bolzano”, il cui portabandiera sarebbe Carlo Govoni, ex consigliere territoriale del Movimento 5 Stelle in Emilia Romagna (trasferitosi nel 2016 a Bolzano) e già coordinatore di una commissione per la sicurezza. Stavolta l’intenzione è quella di costruire l’iniziativa con tutti i crismi dell’ufficialità, facendo richiesta ufficiale al Prefetto.

“La strada per proporsi esiste e il prefetto non può chiudere la porta a priori. Esistono dei precisi criteri dei proponenti che deve valutare e la mia idea è di creare un gruppo che abbia tutte le carte regole per formare delle ronde notturne contro i malintenzionati. D'altronde esiste un decreto legge del 23 febbraio 2009, commutato in legge nell'aprile 2009, che prevede esplicitamente questa possibilità”, dichiara Govoni al quotidiano Alto Adige. Secondo la norma è il sindaco che può eventualmente richiedere le ronde che devono essere effettuate con il solo scopo di osservare e in gruppi composti da non più di 3 persone. Non devono, inoltre, “essere espressione di partiti o movimenti politici, né di organizzazioni sindacali né essere ad alcun titolo riconducibili a questi”.