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Covid-19, cambiano le regole

Kompatscher firma la nuova ordinanza: Green Pass "base" in bar e ristoranti (ma solo al chiuso) e mezzi pubblici. Niente pass verde all'aperto, come in banca e alle poste
Covid
Foto: Nick Bolton on Unsplash

Tutto cambia, ma non troppo: nonostante con la fine del mese cesserà lo “stato di emergenza” nazionale per il Covid-19, dal 1° aprile alcune prescrizioni continueranno a essere valide. Le nuove misure sono state introdotte dal Governo italiano sono state recepite a livello provinciale con la firma odierna (28 marzo) dell'ordinanza da parte del Presidente Arno Kompatscher. Parola d’ordine: alleggerimento delle misure restrittive.

 

Cosa resta



Resta obbligatorio l'uso della mascherina nei luoghi al chiuso, fatta eccezione per la propria abitazione privata. L'obbligo della mascherina non si applica ai bambini di età inferiore ai sei anni, ai soggetti che stanno svolgendo attività sportiva e a quelli che stanno svolgendo l'attività di ballo in discoteca. L’obbligo di mascherina FFP2 resta su tutti i mezzi di trasporto pubblico, nelle funivie, cabinovie e seggiovie, per spettacoli teatrali, concerti, cinema e locali d’intrattenimento, nonché per gli eventi sportivi.

 

Cosa cambia

 

Dal primo aprile, per consumare ai tavolini all’aperto di bar e ristoranti non servirà più il Super Green Pass o certificato verde “rafforzato” (2G). Se invece si vuole bere, pranzare o cenare al chiuso, resta obbligatorio fino al 30 aprile il certificato verde “semplice” (3G) che si ottiene anche con un tampone negativo. Stessa regola, ancora per un mese, per tutti coloro che salgono su mezzi di trasporto pubblici: sarà richiesto il Green Pass “base” ai passeggeri di treni, autobus, funivie. I viaggiatori avranno sempre l’obbligo di indossare la mascherina FFP2. Dal primo aprile sarà libero l’ingresso in negozi, centri commerciali, banche e poste: non sarà più richiesto alcun Green Pass, ma bisognerà indossare ancora la mascherina (è sufficiente quella chirurgica).

 

Over 50, al lavoro senza vaccino

 

Sul posto di lavoro permane l'obbligo di certificazione verde semplice che comprova l'avvenuta vaccinazione o la guarigione o anche solo l'effettuazione di un test con esito negativo. I lavoratori e le lavoratrici di età superiore ai 50 anni potranno rientrare al lavoro con una certificazione 3G, fermo restando l'obbligo vaccinale e le relative sanzioni.

 

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