Gesellschaft | ESTATE

“Lo sport non è solo agonismo”

Nascono da una collaborazione tra il CSS Da Vinci e il Centro Giovanile Pierino Valer le Olimpiadi estive rivolte ai ragazzi: “Vogliamo trasmettere i valori dello sport”.
CSS Leonardo Da Vinci
Foto: Majda Brecelj

Da Tokyo a Bolzano, le “mini” Olimpiadi estive, che coinvolgono i ragazzi dai 7 ai 14 anni, sbarcano nella nostra Provincia. L’attività estiva vieni proposta con due diverse modalità: la prima, dal lunedì al venerdì, si svolge sotto forma di Estate Ragazzi concludendosi poi con la seconda iniziativa, svolta esclusivamente il sabato e aperta anche ai non iscritti, al campo CONI di Bolzano, dove i partecipanti hanno l’opportunità di interfacciarsi direttamente con le molteplici discipline dell’atletica leggera.

“Questa singolare attività estiva – racconta Riccardo Vantini, Presidente del CSS Leonardo Da Vinci – è finalizzata a far conoscere lo sport in maniera positiva. L’idea, poi concretizzata grazie alla cooperazione con il Centro Giovanile Pierino Valer, è nata già alcuni anni fa. Essendo le nostre due realtà molto simili in diversi aspetti, abbiamo scelto di mettere insieme le forze per realizzare queste Olimpiadi locali scegliendo, questa volta, di utilizzare lo sport come mezzo comunicativo con i ragazzi.

 

Non importa la prestazione sportiva, i ragazzi gareggiano contro sé stessi.

Per tutta la durata del progetto, i partecipanti vengono divisi in squadre ma, oltre alla classifica e al ‘medagliere’, c’è qualcosa di più: “Vogliamo che i bambini mettano in atto azioni di fair play, non arrendendosi anche in situazioni di difficoltà avendo sempre un rispetto reciproco, conoscendo i veri valori sportivi. Non c’è solo la prestazione e la gara, c’è in gioco la crescita e la convivenza tra le persone. È per questo che bisogna continuare ad investire, e investire di più, nello sport” ha evidenziato Vantini.

Per rendere questo possibile, però, gli organizzatori hanno dovuto mettere in atto delle tecniche sportive differenti dal solito. Durante la giornata del sabato, quando si praticano le specialità dell’atletica leggera, non si alimenta in alcun modo la competizione tra i giovani atleti. “Abbiamo scelto di far svolgere le gare singolarmente ad ogni singolo partecipante, quindi in differita e non – come solitamente accade – contemporaneamente. Nella corsa si gareggia contro il tempo e contro sé stessi, migliorandosi di volta in volta, e non contro gli avversari” ha concluso Vantini.

 

Queste Olimpiadi sono state per molti giovani, anche e soprattutto, una ripresa dell’attività sportiva all’aperto...

 

“Dopo le numerose restrizioni, le scuole chiuse e la possibilità di praticare sport quasi esclusivamente da soli – spiega Majda Brecelj, giovane volontaria del CSS Leonardo Da Vinci - avere ora la possibilità di ritrovarsi avendo con contatto sia con i propri coetanei che con lo sport è una grande opportunità. Il riscontro è stato, infatti, totalmente positivo e non solo per le numerose adesioni.”

Dietro all’organizzazione sono presenti anche numerosi giovani del Centro Giovanile Pierino Valer che lavorano a questa iniziativa da ormai diversi mesi.
“Per quanto concerne all’aspetto relazionale – sottolinea Andrea Penazzi del Centro Giovanile - i giovani che hanno contribuito alla preparazione delle quattro settimane di attività hanno trovato un valore e una positività in quello che si sono trovati a fare. Questo non può che creare un senso di comunità attiva che si appropria degli spazi in modo creativo e bello. La formula vincente? Prendersi cura l’uno dell’altro: l’adulto che si prenderà cura del più giovane, permetterà che quest’ultimo si prenda cura del più piccolo, e avanti così ‘a cascata’…”