Gesellschaft | Sociale/Sozial

I primi 50 anni di Autonomia Sociale

Dallo Stato, alla Regione, alla Provincia, il lungo percorso delle politiche sociali locali. Con gli occhi sempre aperti verso Nord e Sud, verso l'Italia e verso l'Europa.
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  • Con la fine dell’anno 2025, si concludono anche i primi 50 anni di applicazione delle competenze provinciali nel campo del sociale, settore in capo fino al 1975 allo Stato e alla Regione. E’ nata così l’Autonomia Sociale con protagonisti i Comuni, la Provincia, le associazioni di volontariato. le cooperative sociali, i gruppi di auto-aiuto, in un percorso di forte sviluppo dei servizi ai cittadini. 50 anni importanti, 50 anni di novità. Dai laboratori protetti, alle Tagesmütter, alle case della donna, ai servizi domiciliari, al Pensplan (pensione complementare), solo per citarne alcune.  Non è tutta farina del nostro sacco, ma, al contrario, si tratta di tanti progetti realizzati andando a conoscere quello che anche gli altri, a nord ed a sud, in Italia ed in Europa, facevano di buono.  Un’autonomia sociale nata bene anche grazie alla lungimiranza di veri e propri pionieri e pioniere del settore sociale come gli assessori e le assessore Waltraud Gebert-Deeg, Armando Bertorelle, Otto Saurer, Remo Ferretti, Giancarlo Bolognini, Valentino Pasqualin, Richard Theiner, oltre alle associazioni e a molti capaci e competenti funzionari.

    Durante l’anno 2025 si sono ricordate le tappe di questo percorso, riscoprendo così le motivazioni dell’autonomia sociale. In alcuni importanti convegni, esperti del settore si sono confrontati sia sulla retrospettiva, che sulle prospettive della domanda sociale espressa dalla società locale. Una domanda sempre nuova, che richiede capacità di innovazione. 

    In questo lavoro, coordinato dalla cooperativa di ricerca sociale, Sophia, è emersa con forza la domanda legata all'invecchiamento della popolazione con l’aumento dei casi di non autosufficienza e quindi dell’urgenza di adeguare ed innovare i servizi del settore.

    C’è sempre più bisogno di impegno umano privato e pubblico e di grande sostegno finanziario per garantire piena dignità alle persone coinvolte. La legislazione provinciale in vigore prevede un intervento economico importante a favore di famiglie e istituzioni, ma ciò non basta più. E’ sempre più evidente il suo punto di crisi e quella che poteva essere una garanzia, non lo è più. Si pone la domanda se sia indispensabile integrare il finanziamento pubblico con quello delle assicurazioni private o delle mutue, a carico dei cittadini.

    Domande fondamentali per la nostra società, risposte tutte da costruire. In tempi brevi.

    Intanto festeggiamo insieme la tappa dei 50 anni di autonomia sociale, auguriamoci un buon capodanno e arrivederci al 2026 con le nuove sfide che ci attendono.

     

    Alberto Stenico, coop Sophia