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"Virginia" è arrivata al Brennero

La fresa che sta scavando il Tunnel di Base ha raggiunto il confine. Domani è prevista la visita del ministro Salvini. La redazione di Salto ha visitato il cantiere.
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Foto: (c) Othmar Seehauser

Virginia, così si chiama la fresa perforatrice, sta scavando gli ultimi metri nella Galleria di Linea est, e domani (30 marzo) arriverà a fine corsa, al Brennero. Tra circa un anno e mezzo gli austriaci a loro volta raggiungeranno il confine, per intanto nel cunicolo esplorativo. Il completamento dello scavo del Tunnel di Base in territorio italiano è comunque un momento molto importante, tanto che, domani, è prevista la visita del ministro-viaggiatore, Matteo Salvini, ormai di casa in Alto Adige visto il grande numero di infrastrutture che qui si stanno realizzando.

La visita al cantiere BBT – realizzata dalla redazione di Salto e dal personale amministrativo di Demos 2.0  come gita aziendale – è davvero un’esperienza che impressiona parecchio. Si ha infatti da subito la sensazione di stare assistendo ad uno sforzo collettivo colossale, ad una sfida titanica in senso letterale, che richiede il massimo dell’impegno e della dedizione da parte di chi partecipa al progetto, si tratti di progettisti, tecnici o operai. A lavori ultimati quella del Tunnel del Brennero, sarà una di quelle opere da prendere ad esempio come prova della “magnifiche sorti e progressive” che ”l’umana gente” è sempre stata sicura di avere, prima di realizzare con grande ritardo quanto nociva per il pianeta possa essere la presenza dell’uomo.

Qualche numero: la galleria di base del Brennero misurerà 55 km e quando questa sarà allacciata alla circonvallazione di Innsbruck, la cosiddetta “Galleria della Valle dell’Inn”, si potrà percorrere il collegamento ferroviario sotterraneo più lungo del mondo (64 km), all’interno del quale i treni passeggeri potranno viaggiare a 250 km all’ora. Tanto che la tratta Fortezza-Innsbruck sarà coperta in 25 minuti (oggi ne servono 80).

Una volta dentro, con caschetto e stivaloni, si capisce subito che questa non è un semplice tunnel, ma, per noi profani, è una sorta di labirinto. L’intero “sistema” di gallerie misurerà infatti complessivamente 230 km, dei quali 157 sono già scavati. Muovendosi tra finestre (siamo entrati con due pullmini da quella di Mules) cunicolo pilota, le due canne per i treni, i collegamenti almeno ogni 333 metri tra le due canne, le perforazioni aggiuntive per le fermate di emergenza, è quasi impossibile mantenere il senso dell’orientamento.
 

David Marini: Direzione di Costruzione e Progettazione del tratto BBT Brennero-Fortezza

 

La nostra visita si concentra proprio sul grande spazio ricavato per realizzare la fermata d’emergenza all’altezza di Trens. Il “soffitto” è alto 10 metri.  “E’ un punto cruciale dell’opera – spiega David Marini, responsabile dell'ingegneria e della progettazione Brennero-Fortezza – perché proprio per tenere alto il livello di sicurezza ogni 20 km ci sono tre fermate di emergenza. Gli scavi sono stati ultimati e ora si lavora ai rivestimenti. Perché in caso di avaria il treno cerca di arrivarvi, le persone possono essere evacuate attraverso i cunicoli presenti ogni 90 metri e raggiungere la zona sicura”. 
 

Martin Ausserdorfer: direttore Consorzio Osservatorio BBT


Dopo qualche battuta di arresto, i lavori nel tunnel proseguono a ritmo sostenuto. La previsione è di terminarli fra 9 anni, nel 2032. “Ci sono stati dei ritardi – Martin Ausserdorfer, direttore dell’Infopoint -  ma per un’opera del genere è normale. Abbiamo perso 3 anni, ad esempio, perché abbiamo dovuto rifare un appalto. La Fortezza Ponte Gardena, la più importante delle tratte di accesso del valore di 1,5 miliardi è già stata appaltata e i primi lavori sono partiti e termineranno al più tardi in contemporanea con il BBT. Sono stati stanziati anche 8,5 milioni per la circonvallazione tra Bronzolo e Cardano che libererà Bolzano dal passaggio dei treni merci. Anche questa opera si concluderà nel 2032”.