Pagamento con bancomat obbligatorio, anzi no

Con il 1 luglio per negozianti e professionisti il servizio di pagamento POS cessa di essere solo un’opzione per le spese superiori ai 30 euro. Ma incredibilmente non sono previste sanzioni.

"Il bancomat diventa obbligatorio per gli acquisti di importo superiore ai 30 euro, dobbiamo offrirlo ai clienti come opzione ma però non hanno previsto le sanzioni. Che senso ha? E comunque per aggirare la norma basta suddividere l’importo su più scontrini. L’obbigatorietà del bancomat è solo un favore alle banche."

Nessuno ha le idee più chiare di chi in certe cose ci vive immerso. Come il gestore di un bar tabaccheria rivendita giornali, aperto per 14 ore al giorno dal lunedì al sabato, che incontriamo ogni mattina sotto casa.

L’obbligo per tutti i negozianti e liberi professionisti di dotarsi ‘on site’ di Bancomat POS per i pagamenti superiori ai 30 euro scatta con il 1 luglio, ma in questi giorni ha fatto parecchio discutere. Se lo scopo della norma è nobile (contrasto dell’evasione fiscale e rispetto direttive Eurozona), invece fioccano le critiche su come la norma è stata concepita per non parlare del fatto (incredibile) che non siano state previste sanzioni per i contravventori

Il disegno di legge di riferimento è il 179/2012 (Decreto crescita 2.0 o Decreto sviluppo bis) ed ha richiesto più di un anno per essere disciplinato (decreto ministeriale m attuativo del 24 gennaio 2014) e quasi due anni per entrare in vigore. Oggettivamente una storia di ordinaria lentezza, se poi la misura servisse a qualcosa. Invece niente sanzioni e la denuncia dell'Italian E-Payment Coalition è stata netta: in assenza di provvedimenti sanzionatori, le ‘adesioni’ saranno inevitabilmente poche

“La norma è stata fatta per fare un altro favore alle banche, che sui pagamenti POS ci guadagnano parecchio” ci dice sconsolato il nostro barista/tabaccaio”. 
Una domanda sorge d’obbligo: in definitiva a conti fatti qual è il reale vantaggio per cittadini che deriva da questa iniziativa che introduce una maggiore tracciabilità dei pagamenti e punta a ridurre l’evasione fiscale?
Il barista si limita a sorridere. Mentre associazioni di categoria di professionisti e consumatori lanciano le loro grida di battaglia.  

Per i professionisti la norma viene ritenuta insensatamente vessatoria e costosa. Per loro il contrasto all'evasione fiscale può essere ugualmente perseguito attraverso pagamenti tracciati (bonifico o assegni) senza obbligare i professionisti ad attivare Pos costosi da installare e utilizzare. In sostanza la nuova normativa per loro introduce vera e propria gabella medioevale impropriamente e ingiustamente pagata a un soggetto privato terzo, le Banche, che si pongono in mezzo tra professionista/negoziante e cliente/consumatore, senza svolgere di fatto nessun lavoro. 
Non solo - e qui il discorso si fa estremamente duro e polemico - slittamento dell'obbligo a giugno sarebbe stato stato concesso “per consentire a banche e compagnie telefoniche di predisporre le proprie offerte commerciali in merito”.

Dal canto loro le associazioni dei consumatori mettono in guardia da rischio che i costi vengano scaricati sui cittadini (prezzi e tariffe). Il POS ha infatti sia costo fisso che un costo in percentuale in relazione al prezzo del prodotto venduto ed i negozianti e professionisti potrebbero così aumentare i prezzi dei prodotti e delle prestazioni per far quadrare i loro conti. 

Come uscirne?
Gli analisti economici prevedono che la norma promuoverà una maggiore e migliore concorrenza tra i circuiti di pagamento. Ma c’è anche chi dice che l’unico modo per abbattere l'uso del contante e frenare l'evasione sarebbe quello di consentire ai clienti di dedurre le spese sostenute per la gestione di carte bancomat e POS. Sia clienti e professionisti/negozianti. 

 

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Roland Kofler Mo., 30.06.2014 - 23:39

Finanzielle Unabhaengikeit ist die Grundlage aller buergerlichen Freiheiten. Dass ein Staat oder ein Geldinstitut jederzeit auch nur die geringsten Betraege einsehen kann oder mit einem einzigen Knopfdruck unsere finanziellen Handlungsmoeglichkeiten abstellen kann, ist ein tiefer Eingriff in die demokratische Ordnung. Nach einer Serie solcher Uebergriffe, von der Demontage der Immunitaet der Staatsanwaelte, Ausweispflicht bei Prepaid-SIM Karten, bis zur Fahrzeug-Enteignung bei Alkohollenkern, muss man feststellen: Italien wird zunehment totalitaerer.

Mo., 30.06.2014 - 23:39 Permalink
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Willy Pöder Do., 03.07.2014 - 11:40

Ma perché tanto complicato? Si elimini semplicemente il contante. Si faccia versare tutti i proventi da lavoro, qualunque essi siano, direttamente alle casse dello stato che a sua volta autorizzi o obbliga il Supertip, l'Interspar, Lidl... i piccoli distributori a fornire al singolo cittadino viveri nella misura di 2.500 calorie al giorno, in più una saponetta al mese ed un paio di mutande all'anno....ecc.
Siamo semplicemente ridicoli. Se non si riesce a combattere l'evasione fiscale con altri metodi, allora bisognerebbe valutare seriamente la possibilità e la convenienza di cedere lo stivale per un periodo determinato di tempo in affitto ad un potenziale portatore straniero, che sia comunque membro dell'UE.

Do., 03.07.2014 - 11:40 Permalink