Wirtschaft | Report Banca Italia

Crescita del Pil intorno al 3%

Presentato il report della Banca d'Italia sull'economia delle Province di Trento e Bolzano nell'anno 2021.
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Foto: @salto.bz

 

Ieri (28 giugno) nella filiale della Banca d’Italia di Trento si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del rapporto annuale sull’economia delle province di Trento e Bolzano. Il report, frutto del lavoro di diversi esperti, analizza le performance di Trento e Bolzano nel 2021, indagando i molteplici aspetti che compongono l’economia di un territorio. Come sottolineato dai relatori, i dati indicano una notevole ripresa, che, iniziata già nel 2020, si è protratta per tutto il 2021: secondo le stime dell’IRE (istituto per la ricerca economica) della Camera di Commercio di Bolzano la crescita del PIL, nella provincia bolzanina, è stata del 5,5%. Per quanto riguarda il 2022, le ultime stime parlano di una crescita attorno al 3 per cento a livello regionale. La percentuale è ovviamente condizionata dall'aumento dei costi energetici, difficoltà di approvvigionamento di materie prime e clima di incertezza connesso al conflitto in Ucraina:

Tutti i settori hanno conosciuto un notevole recupero, ad eccezione di quello turistico, a causa della mancata stagione invernale 2020-2021, che ha fatto sentire i suoi effetti negativi soprattutto in Alto Adige, territorio generalmente più specializzato nell'accoglienza. Le esportazioni però sono cresciute in maniera consistente, accanto all’attività del settore delle costruzioni, trainata dagli incentivi statali e dalla ripresa del mercato immobiliare. Anche gli investimenti hanno conosciuto una notevole ripresa, insieme ai prestiti del settore produttivo: le misure pubbliche di sostegno al credito hanno infatti aumentato l’inclusione finanziaria e diverse imprese hanno potuto approfittarne e aumentare la propria liquidità, allungare le scadenze e ridurre l’incidenza degli oneri finanziari. Anche nelle famiglie si è diffuso un clima di fiducia, che ha portato ad una rinnovata espansione dei consumi con una minore propensione al risparmio, dopo il periodo di maggiore diffusione della pandemia, che aveva visto invertite le stime di questi due punti. 

  La partecipazione al mercato del lavoro resta comunque alta: a Bolzano si attesta sul 73,6%, contro la media nazionale del 59%

Il tasso di occupazione è tornato a crescere in Trentino, mentre la mancata stagione invernale ha influenzato negativamente l’occupazione in Alto Adige, ma la partecipazione al mercato del lavoro resta comunque alta: a Bolzano si attesta sul 73,6%, contro la media nazionale del 59% circa. Tale dato è da attribuirsi principalmente, secondo Antonio Accetturo, uno dei redattori del report e coordinatore del team, alla maggiore partecipazione delle donne al mercato del lavoro, nelle province infatti gli strumenti di assistenza alla genitorialità permettono alle donne di mantenere un impiego e di tornare a lavorare dopo il periodo della maternità, con conseguenze benefiche sia per le singole famiglie sia per l’economia dell’intero territorio. Dopo quasi 3 anni di relativa stagnazione anche la finanza pubblica decentrata è tornata a crescere, non solo per le misure di sostegno messe in campo per far fronte alla crisi pandemica, ma anche a causa del nuovo accordo finanziario firmato a Roma tra il Governo e i Presidenti delle Province autonome Kompatscher e Fugatti, che ha liberato ulteriori risorse, accanto a quelle provenienti dal PNRR, che rimane un’opportunità fondamentale per gli investimenti e per il miglioramento della spesa pubblica. 

 La situazione economica di Trento e Bolzano gode di una buona stabilità

La parte finale è stata dedicata poi alle prime stime sull’anno corrente, che risente del clima di incertezza dovuto alla guerra in Ucraina, dell’aumento dei costi dell’energia e della difficoltà degli approvvigionamenti intermedi. Il Trentino-Alto Adige però è meno esposto alla crisi, le esportazioni verso la Russia infatti non rappresentano una quota rilevante e la struttura produttiva della regione mostra una minore quantità di imprese energivore rispetto alla media nazionale. Maurizio Silvi, Capo della Filiale di Trento, ha quindi concluso la conferenza ricordando che la situazione economica di Trento e Bolzano gode di una buona stabilità, negli anni infatti c’è stato un miglioramento importante che lascia intravedere dei segnali di ottimismo per il prossimo futuro.

Infine è stato annunciato un cambio di direzione nella filiale di Bolzano: l'attuale Capo, Maurizio Cannistraro, lascerà l'Alto Adige per trasferirsi ad Ancona.