Gesellschaft | Internet 4.0

Lo spazzolino collegato a internet

Internet of things, gli sviluppi futuri della rete alla quale si collegheranno sempre più oggetti.
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Entro il 2020 ci saranno 4 miliardi di persone connesse, per 4mila miliardi di dollari complessivi di giro d'affari, 25milioni di applicazioni, 25miliardi di sistemi intelligenti, 50miliardi di gigabytes di dati. Enzo Maria Tieghi di Servitecno durante un incontro sulla Cyber security promosso dal Centro Free Software & Open Technologies del Tis ha dato con pochi numeri l'idea di quello che sarà lo sviluppo futuro dell'Internet of things.

Ricordando ad esempio che c'è un'azienda che ha già proposto uno spazzolino che può mandare i dati ad una piattaforma online sulla quale in questo modo si raccolgono importanti informazioni sulla cura dei denti.

Ma appunto uno spazzolino collegato a internet può sembrare un eccesso e infatti il messaggio di Tienghi è stato quello di dire che c'è da tener conto di una Internet of important things. Oggetti, cose importanti sulle quali vale anche la pena di investire sulla sicurezza.

Sulla parte hardware è intervenuto Andrea Bonomi di Endian, che ha presentato l'Endian switchboard, un sistema di sicurezza “a cipolla”. «I sistemi di sicurezza infatti – aggiunge – non devono inficiare sul funzionamento effettivo degli impianti». Nella pratica il manutentore dell'impianto di depurazione, abituato da sempre ad una centralina semplice da maneggiare, deve continuare a poter avere a che fare con un apparecchio “user friendly”. La switchboard di Endian ha sei gradi diversi d'azione: limitare l'accesso, gestire i privilegi, impedire i dns, bloccare pacchetti malformati, intrusion detection, filtro scada protocol.

 

Alfredo Cusin, sempre di Endian, ha raccontato il caso di Instrumentation Laboratory (Werfen Company), mille impianti gestiti per quattro anni a livello europeo, nel settore della diagnostica in vitro. «Internet of things – conclude – usato con coscienza può diventare una grande opportunità di mercato».