Politik | Tiroler Hymne

La cronaca di una fucilazione

I colleghi dei Freiheitlichen hanno proposto un inno comune per il Tirolo, Trentino, Sudtirolo. Anzi, l’hanno anche già scelto: Propongono di estendere l’inno del Tirolo
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... a tutta l'Euroregione. Zu Mantua in Banden, quindi.

Certo si fa fatica ad essere d’accordo. Nulla contro un inno, sia chiaro! Nulla contro un pezzo musicale, che serva davvero, come scrivono loro nella loro mozione proposta alla seduta congiunta dei 3 consigli provinciali, ad accomunare le nostre provincie.

Ma ditemi se parole come queste riescono ad unire i diversi popoli, le diverse generazioni, i diversi sessi, le varie sensibilità presenti nei nostri territori. Ho tradotto il testo letteralmente, anche se esiste già una traduzione lirica, molto aulica, perché tradurre letteralmente significa non solo mediare tra lingue, ma anche capire gli enunciati profondi di un testo, eccolo:

A Mantova in catene
stette il fedele Hofer
La schiera dei nemici
lo portava alla morte.
Pianse il cuore dei fratelli,
tutta la Germania,
oh, di dolore e vergogna.
E con essa la regione del Tirolo, con essa la regione del Tirolo.
Le mani legate sulla schiena
camminò l’albergatore Hofer.
Con passo tranquillo e fermo,
la morte gli sembrò facile.
La morte che lui stesso parecchie volte aveva mandato in valle,
dal Monte Isel.
Nella sacra regione del Tirolo, la sacra regione del Tirolo.
Ma quando dalle grate del carcere
nella fortezza di Mantova vide i fedeli fratelli di armi
allungare le mani,

allora chiamò a voce alta:
“Dio sia con voi,
con il tradito Regno di Germania
e con la regione del Tirolo, 
la regione del Tirolo.”
Al tamburo non riesce il rullo,
quando l’albergatore Hofer
attraversò la porta buia.
L’albergatore,
libero anche nelle catene,
lì stette, fermo, al bastione.
L’uomo del Tirolo,l’uomo del Tirolo.
Là deve inginocchiarsi, ma disse:
“Non lo faccio.
Voglio morire in piedi,
voglio morire come ho combattuto!
Così come sto in questa trincea,
viva il mio buon imperatore Franz,
e con esso la regione del Tirolo, con esso la regione del Tirolo!”
E il caporale gli tolse la benda dalla mano
e l’albergatore Hofer
qui pregò per l’ultima volta.
Dopo esclamò:
Allora colpitemi!
Fuoco!
Ah, come sparate male!”
Addio, mio Tirolo, addio mio Tirolo!

Nel 2014, in un momento in cui tutti, tutte noi inorridiamo di fronte alle immagini di incappucciati che decapitano delle persone, noi vogliamo scegliere il report, la cronaca minuziosa di una fucilazione, per unire?
Non credo abbia senso. Alle parole dell’eroe Hofer io preferisco quelle della giornalista Franca Magnani, che ha detto una frase fondamentale: “Un paese fatto da cittadini con coraggio civile non ha bisogno di eroi.” Ecco, questo è l’Euroregione di cui abbiamo bisogno, di un popolo alpino o di popoli alpini che con coraggio civile difenda(no) la libertà di ciascuna e ciascuno di noi.
Io credo che una visione di cittadinanza di questo tipo, moderna e consapevole e che coinvolga tutte le persone delle nostre provincie non possa essere rappresentata dal buon vecchio Hofer. Né funziona il metodo di estendere un vecchio inno sentito in una parte dell’Euroregione a tutta quanta.
Penso che sia necessario trovare altri modi. Magari con un inno scritto da un/a giovane musicista della nostra terra (o da 3, delle tre provincie, che si mettono insieme, meglio ancora). Mi piacerebbe pensarlo senza parole. Un inno in cui ognuno può immaginare il suo testo o scriverci dentro la propria narrazione di “Heimat”.
E mi piace anche pensarlo senza eroi. Per fare spazio alla cittadinanza attiva, all’impegno, alla responsabilità – qualcosa che ognuno, ognuna di noi può fare.
Senza essere eroi, ma solo persone che si prendono cura dei loro territori e di chi ci vive.
Che bell’idea di spirito comune ne potrebbe nascere! Credo sarebbe piaciuto anche a Hofer.

Qualcuno di siccuro mi spiegherà a che cosa serve un'inno se non per micro-nazionalismo. In caso che fosse per distinguersi da tutti coloro fuori dalle tre "province"non mi aspetterei che il poveretto Harald Sonderegger (Landtagspräsident Vorarlberg) la cantarebbe con voce alta.

La presenza di Sonderegger a Schwaz è stata completamente ignorata dai giornali sudtirolesi - ma è stata ben ricordata dai quotidiani trentini. Mi chiedevo perché, ma adesso che parliamo dell'inno capisco meglio.

Mi., 29.10.2014 - 23:16 Permalink

Dieses Kasperletheater zwischen Linke und Rechte ist einfach nur lächerlich. Glaubt wirklich jemand daran, dass es den Pius um Tirol geht, oder der Brigitte um Pazifismus?
Diese sinnlosen und und an Unwichtigkeit nicht zu überbietenden Diskussionen werden von beiden Laagern doch nur benutzt um den anderen schlecht zu machen und auf populistischer Weise die Treue der Wähler am Leben zu erhalten. Das traurige daran? Es funktioniert!

Mi., 29.10.2014 - 23:31 Permalink
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Martin B.

Wirklich ein Kasperletheater und wie Benno Kusstatscher schreibt gäbe es weit wichtigere Themen für den 3er+1 Landtag. Z.B. die interessierten Gebiete aus Belluno auch zu integrieren.
Aber während die Regierenden (LHs) sich der Euregio-Marketingshow widmen, kämpft die Opposition um Aufmerksamkeit bezüglich Musiktexte und deren (Nicht-)Bedeutung für Gott und die Welt. Ein wenig arm und lächerlich um Visionen voranzubringen.

Do., 30.10.2014 - 21:28 Permalink