Gesellschaft | Bolzano

Più risorse per le disabilità

Disabilità, nuove strutture nei prossimi cinque anni. L'assessore Andriollo: “Formazione del personale, aumento dei posti letto, collaborazione col terzo settore”.
Andriollo, Di Fede, Gollo, etc.
Foto: Comune Bolzano

Noi non intendiamo una socialità di scarti, la diversità non è un elemento di differenziazione, perché la comunità è un unico corpo che si muove insieme, ciascuno in base alle proprie possibilità”. L’assessore al sociale della Città di Bolzano Jury Andriollo introduce così il piano di sviluppo e potenziamento delle strutture residenziali e semi-residenziali per persone con disabilità, illustrato ieri (28 ottobre) nel corso di una conferenza stampa in municipio con, tra le altre, la direttrice dell’Azienda Servizi Sociali (ASSB) Liliana Di Fede.

“L'amministrazione comunale – ha spiegato l’assessore Andriollo – ha iniziato un anno e mezzo fa un processo di rivisitazione dei servizi applicati al settore della disabilità, uno dei valori fondanti di un'etica della solidarietà. Lavoreremo su tre assi: il primo, quello della formazione del personale e dell'aggiornamento; il secondo, il potenziamento significativo dei posti a disposizione nel prossimo quinquennio, per alleggerire le famiglie e dare risposte concrete a tutti gli utenti; infine il terzo asse, quello della collaborazione con il terzo settore perché vogliamo migliorare questo rapporto secondo il principio della sussidiarietà”. L’assessore fa un esempio concreto: “Se c'è un servizio ben fatto e che funziona del terzo settore, l’ente pubblico può sostenerlo e incentivarlo anziché farne uno di nuovo, perché si tratterebbe comunque di un servizio di utilità per la comunità e per l'utenza che deve essere messo al centro dell'attenzione”.

 

Per la buona riuscita del piano, Manuela Gotto dell’Azienda Servizi Sociali si è appellata alla città: “È un piano quinquennale, nel quale la ricerca di personale è una grande sfida. Perciò lanciamo un appello a scuole e profili professionali, ovvero a chi ha piacere di cimentarsi in una nuova professionalità, di rivolgersi a noi”. Riguardo al contenuto del piano, conclude Gotto, “abbiamo analizzato le necessità, e coi nuovo posti creati possiamo dare una risposta concreta a tutti, eliminando le liste d’attesa e avendo ancora dei posti liberi a disposizione, a fronte di 4-5 domande nuove l’anno”.