Dollari canadesi per statue sudtirolesi
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Una curiosa vicenda ha attirato l’attenzione dei media del Canada (e, a sua volta, di Alto Adige Innovazione che ha scovato la notizia). Il presidente del “Brant Haldimand Norfolk Catholic District School Board” (BHNCDSB), Rick Petrella, ha dovuto chiedere scusa per il viaggio che lui e altri tre menbri del Cda delle scuole cattoliche dell’Ontario hanno compiuto in Sudtirolo la scorsa estate per acquistare opere d'arte religiosa per due nuovi istituti: la scuola media cattolica “San Padre Pio” di Brantford (che aprirà nel 2026) e la scuola elementare cattolica “Papa Francesco” di Caledonia (che sarà inaugurata nel settembre 2025). Petrella e gli altri amministratori si erano recati in Alto Adige a luglio acquistando opere d'arte per un valore di 100mila dollari, ovvero oltre 60mila euro: statue di San Padre Pio e della Madonna, un grande crocifisso, sculture raffiguranti le 14 stazioni della Via Crucis e un busto di Papa Francesco. Da solo, il viaggio è costato 45.000 dollari.
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La rabbia di sindacati e governo
Un’iniziativa per la quale Petrella ha ricevuto il duro rimprovero della Ministra all'istruzione dello Stato dell’Ontario, Jill Dunlop, che ha chiesto un’indagine interna: “Il governo dell’Ontario ha aumentato i fondi per l’istruzione pubblica per sostenere il rendimento degli studenti e per la preparazione degli insegnanti, non per devolvere denaro pubblico ai viaggi del personale”. Dai dirigenti ci si aspetta un uso responsabile dei soldi dei contribuenti, sottolinea la ministra Dunlop, perciò la vicenda ha deluso “non solo studenti e genitori, ma pure l’intera comunità con una grave mancanza di responsabilità fiscale e di giudizio”. Anche la Federazione degli insegnanti delle scuole secondarie dell'Ontario si è detta “profondamente preoccupata” per le spese sostenute dagli amministratori scolastici per “viaggi stravaganti e opere d'arte”. Secondo i sindacati, tali spese sono state effettuate nello stesso momento in cui insegnanti venivano licenziati od erano in difficoltà economiche.
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Intervistato dalla tv di stato canadese CBC News, Petrella ha espresso “rammarico” per il viaggio, riconoscendo che la scelta “non è stata delle più felici”. Chi ha partecipato al viaggio s’impegna a rimborsare le spese sostenute “cercando altre modalità di finanziamento esterne per contribuire a coprire i costi” delle statue religiose. “Sebbene il viaggio sia stato intrapreso in buona fede per promuovere la nostra identità cattolica e fare qualcosa di speciale per le nostre due nuove scuole, riconosciamo che non è stata la migliore delle idee”, ha ammesso Petrella. Un viaggio, quello in Sudtirolo, che gli è costato decisamente caro.
Come si sa statue che vanno…
Come si sa statue che vanno per lo più in Sudamerica o anche Asia. In quanto a stravaganze mondiali, si vede che lì le cose funzionano meglio.