Gesellschaft | la decisione

Senza dimora, avanti con la Fiera

Prorogati i termini per l’utilizzo della struttura che attualmente ospita 95 persone. Via libera anche al proseguimento del centro “emergenza freddo” di via Comini.
fiera bolzano senza dimora
Foto: LPA/Agentur für Bevölkerungschutz

Vengono allungati i termini per l’accoglienza dei senza dimora in seguito ad alcuni casi di positività al Covid-19 registrati all’interno del centro emergenza freddo di Via Comini e dei container all’interno di Fiera Bolzano che attualmente ospitano 95 persone, rasentando il massimo della capienza. Lo ha riferito ieri (29 marzo) il sindaco Renzo Caramaschi. L’operazione di smantellamento, inizialmente prevista per fine marzo, è stata dunque posticipata di un mese, previo investimento di 50.417 euro destinati ai costi di mantenimento delle strutture e della sorveglianza per tutto il periodo di quarantena che verrà seguito dalle persone attualmente accolte in entrambi i luoghi.

 

Covid e polemiche

 

Pochi giorni fa, la mattinata del 25 marzo, dopo che alcune delle persone ospitate sono risultate positive al tampone è stata inscenata una protesta davanti al centro di via Comini da parte di alcuni esponenti della Lega salviniana che hanno lamentato un “eccesso di assistenzialismo e pochi controlli” nei confronti di persone che durante il giorno sarebbero libere di girare nonché una scorretta gestione della struttura. Pronta la risposta della controparte politica, Alessandro Huber (Pd) che ha ribattuto: “La Lega in Alto Adige (ricordo che sarebbe al governo) non ha di meglio da fare che andare con la bandierina salviniana a invocare maggiori controlli al rifugio ‘emergenza freddo’ per senzatetto? Ma davvero? Pensate al disastro che state facendo in giunta provinciale. Che tristezza e che cattiveria inutile. Pena”.

 

Critiche anche le associazioni, con Bozen Solidale - da molti anni vicina ai migranti e senza dimora del capoluogo altoatesino - che rilancia: “Bisognerebbe spiegare ai leghisti nostrani, che si accalcavano fuori dal centro emergenza freddo di via Comini, che la pandemia non ha confini, colpisce indistintamente senza blaterare di orientamento sessuale, colore della pelle, religione e via discorrendo. Colpisce duro chi vive ai margini, ammassato in strutture fatiscenti, schiavo di un sistema di accoglienza precario e discriminante. Il vostro resto è fuffa per raccattare qualche voto. Vergognatevi”.