Il Consiglio comunale di Bolzano ha respinto la mozione presentata da Matthias Cologna e Thomas Brancaglion del Team K per l’istituzione di un’assemblea delle cittadine e dei cittadini per il contrasto locale al cambiamento climatico, una sorta di Klimarat “per raccogliere idee, trovare misure innovative che possano mitigare il Climate change, ma anche istituire un dialogo costante con la cittadinanza”. Una proposta che recepisce le assemblee climatiche promosse da Extinction Rebellion, terza richiesta del movimento ambientalista: “Abbiamo pochissimo tempo per affrontare l'emergenza climatica. Lasciando che siano le persone comuni a decidere sul proprio futuro è possibile ricucire lo strappo che si sta allargando fra popolazione e istituzioni politiche” scrive XR del Sudtirolo.

Dura la reazione del centrodestra, secondo cui non mancano gli strumenti per “informare” o “partecipare”. “C’è un Consiglio comunale, ci sono cinque consigli di circoscrizione” sottolinea Marco Caruso della Lega. “Abbiamo le circoscrizioni”, ribadisce Alessandro Forest di Fratelli d’Italia, “non condividiamo l’estrazione a sorte” (una possibile modalità di elezione, non fissata però dalla mozione). “Se qualcuno avesse proposto una assemblea dei cittadini sulla sicurezza gli amici verdi lo avrebbero sostenuto?” aggiunge Roberto Zanin della Civica. Contraria anche larga parte della maggioranza. “La mozione porta un tema interessante, ma aggiungendo qualcosa che ritengo ridondante rispetto alle iniziative che la città propone anche da Statuto - afferma Alessandro Huber (PD) - Le forme di partecipazione sono possibili. Non vedo l’urgenza, tale direzione non è necessaria in questo momento e in queste forme”. Per Abdallah Chniouli (Io sto con Bolzano) “abbiamo una forte partecipazione nei quartieri, con i consigli, nel capoluogo ci sono un centinaio di eletti con una legittimazione. Questa assemblea delegittima il ruolo della politica”.

Rabini favorevole

I Verdi hanno sostenuto l’iniziativa, “potrebbe essere nostra” sottolinea Rudi Benedikter: “La crisi climatica si affianca a quella pandemica ed energetica. È giusto che la politica coinvolga i cittadini nelle decisioni, nel momento in cui chiediamo loro di assumersi responsabilità. Nel mondo tedesco, Klimabürger:innenräte sono uno strumento collaudato di partecipazione. L’ha istituita anche il nostro comune gemellato Erlangen”. “L’emergenza climatica è stata dichiarata a tutti i livelli, anche a Bolzano” spiega l’assessora all’ambiente Chiara Rabini. “La situazione è drammatica, dobbiamo prenderne atto e imporci di agire, perché abbiamo poco tempo. Una nuova istituzione può sembrare inopportuna, ma pensiamo invece di dover cogliere questa sfida. Bologna ha fatto un percorso di tre anni che porterà all’istituzione delle assemblee climatiche”.

“Non ho citato criteri per l’elezione dei componenti, ma li demandiamo alla Giunta” replica Matthias Cologna, “non è una lotta tra democrazia diretta e rappresentativa, né un referendum. E non è un’assemblea informativa ma propositiva: viene istruita da esperti, deve elaborare delle proposte, presentare degli esiti dopo un processo che va gestito con facilitatori. I politici non sono onniscienti”. L’aula del Consiglio però ha bocciato la proposta, col solo voto favorevole del Team K, dei Verdi e dell’assessore Stefano Fattor del PD.