Gesellschaft | Aids

Un pregiudizio d’acciaio

Domani, 1° dicembre, si tiene la giornata mondiale della lotta all’Aids. Dal 1985 a oggi 850 casi di contagio da HIV. Stocker: “Serve informazione e sensibilizzazione”.
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Foto: Controradio

Sguardo globale e locale
L’Aids, dal 1981 a oggi, ha ucciso oltre 35 milioni di persone (dati dell'Organizzazione mondiale della sanità). Sono circa 36,7 milioni, sul nostro pianeta, gli individui contagiati dal virus HIV e ogni anno si registra un aumento di 2,1 milioni di nuovi pazienti. Solamente il 46% delle persone colpite ha accesso ai medicinali salvavita. “In Europa grazie alle opportunità offerte dalle nuove terapie i casi mortali sono in calo. Ciononostante è importante informare, soprattutto i giovani, riguardo ai rischi legati al virus HIV ed all’AIDS. Essi, infatti, non hanno vissuto la grande attenzione dedicata a questa malattia negli anni ’80 e ne sottovalutano quindi i potenziali rischi”, afferma l’assessora Martha Stocker. Se tuttavia, da una parte le prospettive di vita per i sieropositivi e per chi è affetto dalll’Aids sono aumentate grazie ai progressi della medicina, dall’altra, nei paesi più poveri del mondo la sindrome da immunodeficienza acquisita continua a mietere molte vittime. Stando ai primi dati dell’Istituto superiore di sanità (Iss) l’Italia, nel 2015, si conferma al tredicesimo posto in Europa per le nuove diagnosi di infezione Hiv : 3444 i casi (furono 4183 nel 2012, 3845 nel 2013 e 3850 nel 2014).

In occasione della Giornata mondiale della lotta all’Aids che si terrà domani, 1° dicembre, anche la Provincia diffonde alcuni dati relativi all’Alto Adige: dal 1985 ad oggi sono stati registrati 850 casi di contagio da HIV e ogni anni ci sono, in media, 20 nuovi casi. Quelli mortali, in Alto Adige, sono 3-4 all’anno. “Una diagnosi precoce e un rapido trattamento sono decisivi per assicurare la migliore assistenza, per questa ragione - sottolinea l’assessora - è importante che le persone, nel caso sospettino la possibilità di un contagio, si sottopongano ad un test. In particolare l’Associazione Pro Positiv Alto Adige effettua un test rapido e anonimo che in cinque minuti è in grado di fornire un test sicuro nel 99,9% dei casi. È importante che ci sia informazione e sensibilizzazione su queste tematiche in quanto il 90% delle nuove infezioni si verifica per via sessuale e riguardano soprattutto persone che, in precedenza, non avevano mai effettuato un test riguardo all’HIV”.

La Caritas in prima linea
I direttori della Caritas locale Paolo Valente e Franz Kripp ricordano il dramma di chi vive nella paura di essere discriminato a causa della propria situazione di salute. “Dove stigma e pregiudizio vengono combattuti - dicono - ci si informa, si accede alle cure e non si cade nell’isolamento, dove gli occhi si chiudono, invece, la malattia continua a colpire”. Secondo Pierpaolo Patrizi, responsabile e psicoterapeuta del servizio Iris, che da oltre 30 anni accoglie e accompagna persone sieropositive e malate d’Aids, per merito della terapia la mortalità per Hiv/Aids è crollata e la qualità di vita per le persone colpite è molto migliorata. Il pregiudizio, però, rimane.

Due sono i servizi specifici offerti da Caritas a sostegno delle persone colpite dal virus dell’Hiv e dall’Aids: Casa Emmaus, la struttura per l’accoglienza di persone sieropositive e malate di Aids (14 in tutto) di Laives, e il gruppo Iris, servizio basato principalmente sull’apporto dei volontari che seguono e assistono le persone colpite dal virus e danno loro il coraggio e il sostegno che a volte vengono a mancare da parte della famiglia o degli amici della persona. I volontari, inoltre, seguono le persone malate anche nel reparto infettivi dell’ospedale di Bolzano, laddove ve ne sia la necessità o si verifichi la richiesta da parte della persona. Presso il servizio, inoltre, è anche possibile sottoporsi a sedute di musicoterapia grazie alla collaborazione del maestro Roberto Ghiozzi che è presente anche al Reparto Infettivi di Bolzano. Svolge, invece, azione di prevenzione delle infezioni tramite il cambio delle siringhe usate, la distribuzione e vendita di materiale di profilassi (acqua sterile, acido ascorbico e preservativi), il servizio Binario 7.