Il Piano anti-traffico è realtà
“Il processo è stato lungo e complesso, ma - nel segno della massima trasparenza e condivisione - è stato per noi fondamentale coinvolgere il più possibile i meranesi nell’elaborazione di un documento che riveste un’importanza così centrale nella vita di tutti noi”. Massima è la soddisfazione di Paul Rösch, sindaco di Merano, per l’approvazione in consiglio comunale (23 sì e 7 no, su 30 consiglieri presenti) del nuovo Piano urbano del traffico a cui ha contribuito non solo il governo cittadino ma anche la popolazione locale con i suoi suggerimenti e vari gruppi di interesse, come i rappresentanti del mondo della scuola, i commercianti, gli artigiani o gli amministratori dei Comuni limitrofi che hanno avuto l’opportunità di elaborare insieme le linee guida del documento.
Entusiasmi e no
“Sono state 177 le ‘obiezioni’ sollevate dalla popolazione - spiega l’assessora alla mobilità Madeleine Rohrer - E sono state tutte prese in considerazione ed esaminate assieme all’ingegner Stefano Ciurnelli, l’esperto incaricato dal Comune di redigere il nuovo PUT, e ai membri dell'unità speciale per la mobilità del Comune. Circa un terzo delle obiezioni è stato accolto. Tutte le prese di posizione sono state riassunte, ordinate tematicamente - a seconda che riguardassero ad esempio le zone a traffico limitato, il trasporto pubblico o la rete dei percorsi pedonali - e valutate sotto il profilo tecnico. Tutte queste valutazioni tecniche fanno parte integrante della delibera votata dal consiglio comunale”. La lotta all’inquinamento è ufficialmente partita, “se verranno attuati i provvedimenti contemplati dal Piano - prosegue Rohrer - le emissioni nocive per la salute potranno essere ridotte dell’8%. Inoltre la circolazione stradale verrà alleggerita, a vantaggio di tutti gli utenti della strada, perché il traffico diventerà più fluido e gli automobilisti riusciranno a procedere più agevolmente: in media il tempo che trascorreranno in strada diminuirà del 17%”.
Il PUT, ricorda ancora il primo cittadino, rappresenta l’unica alternativa ai divieti di circolazione per superamento dei valori limite di NO2 (che invece l’amministrazione bolzanina ha deciso di adottare per il capoluogo). “Tutte le misure pianificate si concentrano in particolare sul traffico che si origina in città e che ha Merano come meta. Il traffico di transito - con circa 81.000 auto e 5.000 mezzi pesanti - rappresenta infatti il 15-20% del volume di traffico complessivo. Dobbiamo quindi innanzitutto offrire alternative a coloro che, con i loro mezzi motorizzati, partono da Merano o vi arrivano”, così Rösch aggiungendo che il Piano avrà anche la funzione di preparare progressivamente la cittadinanza meranese al tunnel sotto monte Benedetto e al garage in caverna. Un progetto, quello della galleria, che richiede 6 anni per la sua realizzazione (ma la data di inizio dei lavori non è ancora stata decisa dalla Provincia).
Non sono mancate però anche le critiche al PUT, lanciate dalla Civica per Merano: misure invadenti e sperimentali, dati illusori sulle ciclabili, poche - solo una trentina su 177 - le obiezioni della cittadinanza accolte, sono fra le accuse mosse contro il piano.
Si parla di superamento dei
Si parla di superamento dei limiti di NO2 e si comprano bus a gasolio-mild hybrid (in violazione del Piano Clima...) per una "elettrificazione" di facciata? Mi chiedo: ma ci si è posti questo problema? Oppure si è "dovuto" approvare questo acquisto "obtorto collo". O, ancora, non c'era nessuno in Comune a Merano in grado di valutare tale acquisto oppure andava difesa la scelta di Sasa (cioè della Provincia) per non smentirne i vertici?
Sarebbe "bello" avere delle risposte che, ovviamente, non arriveranno mai.