Politik | Merano

Sei piani e non sentirli

Parcheggio in caverna da 594 posti sotto Monte Benedetto, lo studio preliminare ambientale: “Non inquina ed elimina la ricerca di parcheggio. Benefici per aria e salute”.
Planimetria parcheggio Monte Benedetto
Foto: umwelt.provinz.bz.it

15 pagine e una frase che le riassume tutte: “Il suo impatto ambientale, in relazione con i benefici che fornisce, è di modesta entità”. Anzi, “ne costituisce un miglioramento”. Nei giorni scorsi è stato depositato lo studio preliminare ambientale riguardo il progetto definitivo del “Meran Centrum Parking”, cioè il parcheggio in caverna sotto Monte Benedetto a Merano, parte del progetto di circonvallazione nordovest della città sul Passirio. Il “cantiere del millennio” su cui si concentrano molti interessi economici, in primis quelli del consorzio di società che realizzerà (e gestirà) il nuovo parcheggio interrato per il centro storico meranese.

 

 

Come raccontammo nel settembre scorso, i privati sosterranno i costi di costruzione – intorno ai 27 milioni di euro – in cambio della concessione per 50 anni del parcheggio sotterraneo. Il consorzio è costituito da Central Parking Srl, Obfinim AG, Ribo Skyline Spa, Seeste Bau Srl, PAC AG e Carron Bau Srl. Entro fine 2022 dovrebbero iniziare i lavori, ma la circonvallazione sarà completata non prima del 2026. La fretta di partire col cantiere – come le pressioni affinché l'inizio dei lavori avvenga il prima possibile – sono perciò enormi. E le polemiche intorno al giardino dei Cappuccini, indicato come nuovo accesso al tunnel della circonvallazione, di certo non facilitano.

 

 

L'ottimismo dello studio

 

Lo studio, in più passaggi, ha dell'incredibile. Il progetto viene presentato come a zero impatto ambientale. Sei piani di parcheggio, 594 posti auto, ma “suolo, territorio, acqua e biodiversità non vengono intaccate” perché l'opera è sotterranea. Oltre a non intaccare la falda, di per se “non produce rifiuti”, a parte il materiale di scavo: 109.000 metri cubi di roccia, gestiti come inerte per cemento (o scarto in cava) assieme al materiale estratto per la galleria di circonvallazione. L'opera, in altre parole, “non produce né inquinamento né disturbi particolari”. La torre di espulsione dell'aria del parcheggio sarà ubicata in un bosco ceduo “a 35 metri dall'edificio più vicino”. L'aria respirata nell'autosilo è l'unico potenziale rischio per la salute umana, però essendo tutto a norma di legge, “non c'è il rischio di inquinamento atmosferico”. Il cantiere stesso avrà, a detta dello studio, un impatto marginale. Il parcheggio in caverna sarà costruito “dall'interno” della montagna, ovvero dal tunnel della circonvallazione, “e non dall'esterno”. Da realizzare a cielo aperto restano gli accessi pedonali, quello per la Protezione Civile e la torre d'areazione e aspirazione aria.

 

 

“Effetti positivi su salute e ambiente”

 

Eliminando “il traffico di ricerca del parcheggio” in centro storico e “300 parcheggi sulle strade urbane”, si darebbe addirittura un contributo positivo all'ambiente e alla salute dei cittadini. Il valore aggiunto più volte sottolineato è lo spostamento in galleria del traffico d'accesso al parcheggio, sia in fase di costruzione che di esercizio. Così facendo “le emissioni nocive sono ridotte e spostate in zona neutra” nel sopraccitato “bosco ceduo, lontano dagli edifici”. In più ci sarà un parcheggio sotterraneo per 216 biciclette e una stazione di ricarica. Tutta salute, insomma. Chi avrebbe mai detto che un parcheggio per la sosta di automobili porta così tanti benefici?

E' inutile che Lei continui a piangersi addosso - non è colpa degli altri comuni se a Bolzano l'amministrazione locale è totalmente incapace e immobile da almeno vent'anni sulla viabilità cittadina. E anche il problema da Lei più volte sollevato dei prezzi surreali delle case a BZ ne è (almeno in parte) una conseguenza: molti lavoratori non ne vorrebbero sapere di abitare a Bolzano, ma con una viabilità imbarazzante come quella di Bolzano diventa veramente difficile fare il pendolare, con il risultato che pur preferendo altri posti cercano casa in città per evitare di fare code mattutine e serali.

Mi., 19.01.2022 - 18:03 Permalink

Sig.re Bauer, rispetto la Sua opinione ma non la condivido. A parte che io non mi piango addosso ma constato un dato di fatto. Bolzano Bozen è bloccata non da 20 anni ma molti di più. E potrebbe essere colpa dell'amministrazione locale se l'amministrazione locale potesse gestire i soldi necessari per realizzare le opere. Ma così non è! E questo è un altro dato di fatto. Inoltre non so come Lei riesca ad affermare che molti lavoratori non vorrebbero vivere a Bolzano Bozen. (ha fatto un sondaggio?). la realtà invece è che ci sono tanti appartamenti sfitti perché una parte della popolazione locale ha tanti, tantissimi soldi, e li investe in immobili dato che si pagano relativamente poche tasse. Nel mio conodminio in centro a viverci come proprietari siamo 2 su 20. poi ci sono gli affitti ma la maggior parte Airb&b. Se chi infeste in immobili pagasse decine di migliaia di euro all'anno gli passerebbe la voglia Questa è la realtà. E questo non va bene se dei giovani cogliono farsi una famiglia. Non è etico. Non è cristianamente giusto.
La viabilità è imbarazzante ma anche in questo caso ci voglio un sacco di soldi e chi ce li ha col cavolo che li spende per Bolzano Bozen. Personalemte a questo punto io metterei un bel ticket di 100€ al giorno per chi vuole entrare. Così poi finalmente abbiamo soldi per poter fare i lavori necessari.

Mi., 19.01.2022 - 18:23 Permalink

Dieses Projekt wird sicher nicht dazu beitragen, den CO2 Ausstoß bis 2030 zu halbieren.
Aber wie der Klimaforscher Georg Kaser im FF-Interview vom 04.11.2021 richtig sagt:
"Viele Menschen haben noch nicht begriffen, was die Stunde geschlagen hat"

Do., 20.01.2022 - 13:47 Permalink

Interventi interessanti, per carità. Ma, almeno fino ad ora, nessuno su o da Merano. Tutti calibrati su una Bolzano davvero immobile e stanca. E il traffico meranese resta sullo sfondo. Un peccato: perchè diverrà presto non una delle emergenze sul Passirio, ma la prima emergenza. A chi toccherà affrontare davvero e sconfiggere il sortilegio-traffico in una città dove i turisti motorizzati educati sono una risicatissima minoranza?

Do., 20.01.2022 - 14:03 Permalink

Interessant, dass auch eine durchaus klimabewusste Stadt wie Meran, so ein Projekt aus den 60er Jahren durchführt. Klar, es ist "geerbt" und hat aufgrund der katastrofalen Autoverkehrssituation eine gewisse Logik. Aber lösen wird es kein einziges Autoverkehrsproblem! Nein, ganz im Gegenteil! Wir verstärken es! Warum?
Eine solch große Parkgarage vermittelt hauptsächlich einen Eindruck: Ah, es gibt jetzt 600 Parkplätze in Zentrumsnähe, also kann ich es als Autofahrerin wagen, dort hin zu fahren, um einen Parkplatz zu finden! Also los!
Die Alternative von Bus und Bahn wird damit bereits im Gehirnansatz zerstört.
Und so werden auch in Zukunft nicht genau so viele, nein noch mehr Menschen, zu diesem Automagnet hinsteuern, um die ultimative Befriedigung zu erreichen: nämlich einen Autoparkplatz in Zentrumssnähe!
Ich stelle mir einen verregneten Freitagvormittag im Sommer vor, wo bereits heute der Autoverkehr zusammenbricht (und der Busverkehr mit ihm), und dann NOCH MEHR Menschen zum tollen Markt fahren wollen.
Diese Parkgarage erfüllt in perfekter Art und Weise alle Voraussetzungen, um a) den individuellen Autoverkehr nicht zu vermindern, sondern zu erhöhen und b) dieselben perfekten Voraussetzungen, weniger öffentliches Geld in den Ausbau von Bus und Bahn und Fahrradwegen und Fußgängerwegen zu investieren.
Salzburg docet: Dort gibt es die Felsengarage seit Jahrzehnten, und genauso lange gibt es die unendlichen Autostaus!
Interessant, dass Meran von seiner Partnerstadt nur den ersten Effekt gelernt hat, und beim zweiten die Augen verschlossen hat!

Do., 20.01.2022 - 19:59 Permalink

Dann sollten sich diese Herrschaften dort mal einquartieren und den bereits jetzt Tag und Nacht geplagten Anwohner ihre Villen überlassen, damit sie mal wieder zumindest Nachtruhe haben und diese nicht über Strafanzeigen durchsetzen müssen.
Eines ist eines der vielen PPP-Projekte, hier involviert unter anderem Liste Rösch und maßgebliche Konsorten, wie Oberrauch, Zeller ..., um am Hügel längs des Tappeinerwegs in Meran, um (zum Nachteil der Umwelt und der Menschen) ihre Profite zu machen; denn zu diesen Aussagen über die angebliche Umweltfreundlichkeit von ca. 600 Abgas-Autos würde wohl nicht nur Greta Thunberg "Blablabla" sagen. Oder: Verschaukelung und Greenwashing.
Ja, wir haben diese Welt nicht von unseren Eltern geerbt, sondern von unseren Kindern geliehen.
Daher sollte man auch noch wissen, dass Eingriffe u.a. auch in die Tiefe der Erde das Zerstören des Ökosystems mit ganz anderen Zeitintervallen bedeutet
https://www.arte.tv/de/videos/101941-001-A/42-die-antwort-auf-fast-alle…
und nicht nur Abgase auf den Tappeinerweg, den man gleichzeitig auch noch als UNESCO-WELTERBE vertiggern will.

Fr., 21.01.2022 - 13:42 Permalink