“Tutti in un unico calderone”
Con 4 voti favorevoli (il presidente di commissione Renzler e consiglieri. Lanz, Staffler e Tauber) e 4 contrari (i consiglieri Köllensperger, Nicolini, Unterholzner e Vettori) il disegno di legge sull’aumento dell’IMI sulle case sfitte passa dalla terza commissione alle aule di un Consiglio polarizzato. Determinante il voto favorevole dei Verdi che hanno motivato la propria decisione, parlando di segnale politico marciante nella giusta direzione: “Con l’innalzamento dell’IMI - scrivono in un comunicato - si intende dare una risposta alla carenza di case in affitto. Siamo consapevoli che la legge presenta diverse debolezze. Per prima cosa disponiamo di una base di dati molto debole della situazione delle case sfitte e vuote, o meglio, si sa quante siano, ma non se ne conoscono i motivi. Questi - prosegue la nota - possono essere i più diversi: sono vuote perché sono in procinto di essere risanate, oppure perché sono oggetti di speculazione, o perché sono un investimento di risparmio familiare, o anche perché vengono usate come Airbnb, ecc. Inoltre, la proposta di legge non sembra essere molto matura e non si sa se la misura proposta sia davvero efficace”. In tal senso, i tre consiglieri di opposizione hanno annunciato l’intenzione di introdurre la proposta di un monitoraggio sull’effettività della misura tassativa e un osservatorio delle case sfitte e vuote. “Secondo noi - ha affermato Hanspeter Staffler a margine del dibattito - è meglio un piccolo segnale nella giusta direzione piuttosto che il miraggio di una legge complessa e dettagliata che però potrebbe non arrivare mai in trattazione”.
Scettico invece il Team K: “La nuova legge - sostiene Paul Köllensperger - ha il difetto di mettere tutti in un unico calderone: le famiglie che hanno investito i risparmi di una vita in un appartamento per i loro figli e gli speculatori che lasciano gli appartamenti vuoti per attendere il momento più propizio per lucrare sulla vendita. Con questa nuova legge si andrà dunque a battere cassa dalle famiglie, mentre gli speculatori continueranno probabilmente a fare i propri interessi”.
Per il consigliere di opposizione il testo uscito dalla commissione, nonostante i suoi due emendamenti approvati, non sarebbe stato ponderato a sufficienza: "La legge non comincia nemmeno ad affrontare le cause dello sfitto. Gli autori del testo hanno addirittura dichiarato di non avere idea di quanti appartamenti siano lasciati vuoti per motivi speculativi. In questa legge - ribadisce - si affronta il tema in modo sbagliato, penalizzando chi lascia temporaneamente sfitto un suo appartamento per valide ragioni o semplicemente perché non è stato in grado di affittarlo. E così ci ritroviamo con un testo con il quale si vuole risolvere il problema degli appartamenti sfitti con l'aumento delle tasse. A pagarne le conseguenze, ancora una volta, è il ceto medio. Ci si chiede davvero - conclude Köllensperger - come l’ala liberale della SVP possa approvare questa proposta”.
Diego Nicolini, che con Köllensperger presenterà una relazione di minoranza, sottolinea che vista la complessità del tema trattato nessuno può permettersi di avere una posizione populista e superficiale: “A nessuno piace aumentare l’imposizione fiscale, quindi giudichiamo la direzione scelta della SVP coraggiosa, ma è bene che prima vadano analizzate le cifre e poi non si perdano di vista i principi cardine della nostra comunità che si basano sull’equità sociale - ribadisce il consigliere pentastellato -. Le cifre ci dicono che il proprietario di una seconda casa avrà un aumento annuo di circa un migliaio di Euro all’anno su una seconda casa che ha un valore di mercato di 500.000 EUR. Si tratta di un esproprio, come affermano le redivive destre? Non lo crediamo, inoltre vi è da aggiungere che per i proprietari che invece attualmente ed in futuro affittano è prevista una diminuzione della tassa. Non dobbiamo mai dimenticare - aggiunge Nicolini - che il prezzo delle case, sia in acquisto che affitto, dipende principalmente dalla domanda e dall’offerta. Ogni misura che ne aumenta l’offerta, visto la messa in affitto o le paventate vendite di chi non vorrà pagare la tassa, provocherà anche un riequilibrio al ribasso sul prezzo, a beneficio di chi deve acquistare o prendere in affitto una casa”.
“Basta equivoci”
Il Presidente Arno Kompatscher durante la conferenza stampa odierna ha voluto fare chiarezza, auspicando che il disegno di legge in questione possa trovare la maggioranza in aula trattandosi, sostiene, di una legge ampiamente annunciata in quanto parte dello stesso programma di giunta: “Si parla di batosta per il ceto medio, ma bisogna sgombrare il campo da equivoci - ha sottolineato Kompatscher -. L'aumento dell'Imi riguarda solo i comuni in cui i canoni di locazione ed i prezzi d'acquisto sono nettamente superiori alla media altoatesina, dunque non è il caso del comune molto periferico dove il problema è che non si trova alcun inquilino, mentre a Bolzano gli inquilini ci sarebbero, ma non si trovano gli appartamenti”.
Kompatscher ha chiarito che il disegno di legge prevedere l’aumento della tassazione per gli appartamenti senza residenza, comprese dunque le seconde case, ma non mancheranno le deroghe, come per gli appartamenti collegati all’abitazione principale o nei casi di passaggio da un inquilino all’altro.
Il Governatore rimanda inoltre al mittente le critiche che vedono nel disegno di legge un accanimento contro i piccoli proprietari: “Non credo che sia il ceto medio ad avere tanti appartamenti sfitti - ha aggiunto Kompatscher - il nostro ceto medio, purtroppo, non si trova in una situazione patrimoniale così favorevole da mantenere tanti appartamenti sfitti. Ad ogni modo - bisogna intervenire: ora si fa vivo chi ha questi appartamenti, facendo anche un po' di propaganda, ma - conclude - non dobbiamo lasciarci intimidire. Bisogna andare avanti e così faremo”.
La verità che alcuni non
La verità che alcuni non dicono è che il prezzo delle case a Bolzano Bozen è il più alto d' Italia. E pure gli affitti non scherzano. In primis ai danni di chi si mette in gioco con un' attività (c'è chi vive bellamente con i soli affitti). Il ceto medio non si può permettere due case se non ereditate, e quindi sono pochi privilegiati. E poi ci sono gli speculatori, per non parlare di un centro storico in mano all' airbnb. Le cooperative scarseggiano e pure le case popolari. E la città si spopola. Si preclude a molti giovani di farsi una famiglia. Non è eticamente corretto accantonare i propri soldi sugli immobili. La casa è come il pane e la salute, non si può speculare. Faccio il tifo per Kompatscher anche se non penso ce la farà. Ci sono troppi interessi in gioco.