Politik | Bolzano

Tavolini fuori dal coro

Plateatici, prosegue il confronto tra Comune e ristoratori. Cobo dei Fischbänke smorza le polemiche: “La città ha perso qualcosa, ma ci adattiamo e guardiamo avanti”.
Fischbänke di Cobo
Foto: Salto.bz

Si accende il dibattito sui plateatici in centro storico, dopo la sentenza del TAR che conferma lo “stop” della Soprintendenza alle Belle Arti al dehor del Walther’s, in Piazza Walther a Bolzano. La terrazza installata dal bar-ristorante, attualmente in fase di allestimento, per le Belle Arti sarebbe “troppo impattante”, per il TAR addirittura “più invasiva della precedente”. Come verrà applicata la sentenza? Stamane Confesercenti dovrebbe tenere un vertice tra i ristoratori e il direttore Mirco Benetello per decidere sul dafarsi. Il sindaco Renzo Caramaschi, dal canto suo, fa sapere di essere disponibile a una proroga di altri sei mesi per adeguarsi. Intanto, come sempre su Facebook, si fa sentire anche l’assessore Stefano Fattor pubblicando una cartolina d’epoca di Piazza Walther: “I plateatici, anche se molto diversi da quelli attuali, c’erano pure nel 1910. Ora la Sovrintendenza vorrebbe eliminarli o ridimensionarli per valorizzare le facciate degli edifici. Sono già stati smontati e rimontati un paio di volte e ognuno si è potuto fare un’idea se la piazza è più bella con o senza”, scrive Fattor.

 

 

Thomas Rizzolli dell’Unione Commercio, intervistato dal Corriere dell’Alto Adige, cita anche altri esempi: “Al di là del Walther’s bisognerebbe valutare certamente una cornice generale per valutare situazioni straordinarie ma meritevoli. Prendiamo i Fischbänke di Cobo in via Streiter: tanti turisti venivano apposta per vedere i colori e le scritte del suo giardino. Un lavoro artistico che viene cancellato perché con le attuali regole non è concessionabile”. Rispondendo a salto.bz, l’eccentrico artista Rino Zullo in arte Cobo, gestore da tempi immemori dei “banchi del pesce”, la prende con filosofia. Il suo locale, noto per le frasi ironiche molto amate da turisti e bolzanini, ha già seguito le disposizioni dell’amministrazione acquistando degli ombrelloni più chiari. “Ci adatteremo alle regole oppure faremo una rivoluzione, ma va bene lo stesso”, spiega Zullo, sebbene “buttare via il bambino con l’acqua sporca sia sempre un peccato, bisognava un attimino valutare. Ma sono convinto che nel giro di un anno si rimetterà tutto in ordine: le misure giuste verrano prese con il tempo. Ora è muro contro muro, d’altronde in piazza Walther hanno più problemi - e altre spese”.

 

 

Cobo davvero non rimpiange il suo giardino un po’ fatato che dava direttamente sulla strada? “La città ha perso qualcosa, sicuramente, eravamo un punto di richiamo per Bolzano. Poteva restare come prima, una cosa originale e stravagante, o lasciarne almeno una parte. Ora è più standard, e pure senza il negozio di fiori accanto (chiuso da fine marzo, ndr) è diventato tutto più ‘normale’. Ma va bene così, restiamo noi che siamo un po’ fuori di testa. I don’t care, non torno indietro”. I suoi famosi cartelli sono appesi alla facciata del palazzo e nel disimpegno per accedere al bagno. Cittadini e villeggianti sembrano comunque gradire: all’ora dell’aperitivo i tavolini del locale sono pieni.

 

 

Vita notturna, controlli della Municipale

 

Intanto Polizia Municipale e Ufficio Ambiente del Comune di Bolzano hanno eseguito controlli sul "disturbo della quiete pubblica" presso 19 locali, in parte a seguito di segnalazioni, in parte per verificare il rispetto di autorizzazioni già concesse. In 6 casi, sia in centro che nella zona di Corso Libertà/Gries, sono state accertate infrazioni quali ad esempio il mancato rispetto delle disposizioni sull’uso di casse acustiche esterne, sulla cessazione anticipata della musica, sulla limitazione del volume (a seguito di lamentele), sulla tenuta di manifestazioni con musica senza autorizzazione, nonché infrazioni stradali per sosta di autoveicoli su aree di pertinenza dei mezzi pubblici, scrive il Comune in una nota. I controlli proseguiranno anche nei prossimi mesi "tenuto conto della prossima stagione estiva per garantire sia lo svago dei giovani, ma non solo, nel rispetto delle regole, sia il riposo dei cittadini che abitano nei pressi dei pubblici esercizi".

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M A Fr., 08.04.2022 - 09:52

Denkmalschutz ist gut und wichtig.
Aber, nur "schöne" Mauern anschauen alleine ist auf Dauer ziemlich langweilig...

Fr., 08.04.2022 - 09:52 Permalink
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Massimo Mollica Fr., 08.04.2022 - 10:09

Faccio fatica a capire il senso di questa guerra contri chi crea economia. Comunque siccome sono cose che umane che non sottostanno alle leggi della fisica e chimica il rimedio c'è. Alle prossime elezion si vota tutti compatti per cambiare questa realtà politica e una volta cambiati i vertici si cambiano le regole sottostanti. Facile

Fr., 08.04.2022 - 10:09 Permalink
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Salto User
Margot Wittig Fr., 08.04.2022 - 14:14

wir brauchen eine bunte Stadt, eine grüne Stadt (Klimakrise lässt grüssen), haben eine Fakultät für eco-social-design: lassen wir die Jungen kreativ sein! Laute Musik und "Wiesenfestmöblierung" sollte in unserer Landeshauptstadt jedoch nichts zu suchen haben...

Fr., 08.04.2022 - 14:14 Permalink
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Anonymous Südtirol Fr., 08.04.2022 - 14:20

Also, die Fischbänke sind das, was man üblicherweise eine "tourist trap" nennt: völlig überhöhte Preise.
Kein Einwohner der Altstadt und kaum ein Bozner gehen zu den Fischbänken, ersten wegen der Preise und zweitens wegen der allgemein bekannten Unfreundlichkeit und Arroganz des Herrn Zullo.
Interessant wäre es freilich auch in Erfahrung zu bringen, warum Zullo etwas denkmalgeschütztes als Bar verwenden darf. Was nämlich viele nicht wissen: die Fischbänke sind denkmalgeschützt und müssen dementsprechend behandelt werden (oder sollten es). Eine Bar darauf zu betreiben wird der Erhaltung der Fischbänke wohl kaum gut tun.
Wieder einmal beweist die Gemeinde Bozen das Prinzip "un peso, due misure".

Fr., 08.04.2022 - 14:20 Permalink
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Klaus Hartmann Fr., 08.04.2022 - 14:35

Questa città sta diventando sempre più insopportabile. Ombrelloni uniformi, sedie all'aperto uniformi, via le piante davanti ai bar, via i cartelli, via i lampioncini colorati la sera, via la musica, via i musicisti e gli artisti di strada, via la fantasia, via la diversità. Che tristezza. Speriamo che alle prossime elezioni questi signori della mente quadrata viene cacciata.

Fr., 08.04.2022 - 14:35 Permalink