Politik | Il finanziamento sospetto

Martha Stocker: “Un finanziamento privilegiato sarebbe stato uno scandalo”

Martha Stocker smentisce che per sostenere la candidatura di Marie Måwe alle recenti elezioni provinciali siano stati utilizzati soldi del partito. E anche la diretta interessata ignora quale sia la fonte esatta di quei soldi. Possibile sia stato un imprenditore bolzanino attivato da Hanspeter Munter.

23.000 euro per finanziare una campagna d’immagine per Marie Måwe. Martha Stocker non smentisce che quei soldi siano stati sborsati, ma declina ogni responsabilità in merito. “Sì, io ero parte del comitato che gestiva la campagna elettorale (assieme ad Arno Kompatscher, Richard Theiner, Thomas Widmann e Daniel Alfreider, ndr), ma posso garantire che non abbiamo mai discusso una cosa del genere. Del resto, se ciò fosse avvenuto, se cioè un candidato o una candidata avessero potuto usufruire di un trattamento privilegiato, si tratterebbe di uno scandalo e io sarei la prima ad indignarmene”. Ma allora i soldi da che tasche sono usciti? “Non lo so, anzi, sono la prima che vorrebbe saperlo. Ho avuto notizia, da confermare, che dietro l’operazione ci starebbe un imprenditore bolzanino. Cercherò d’informarmi”.

In attesa che le indagini della Stocker portino a un esito, abbiamo sentito la diretta interessata, Marie Måwe. Ma anche lei dichiara di non saperne molto. “Quello che so è che Hanspeter Munter si era effettivamente attivato per reperire fondi a sostegno della mia candidatura”. Fondi di natura privata? “Sì, un imprenditore o un gruppo di imprenditori che finanziassero la mia campagna, però io non ne conosco i nomi. Stamani ho provato a contattare Munter ma non mi ha risposto. Cercherò anch’io d’informarmi”.

A questo punto il piccolo giallo sul finanziamento “particolare” attivato per la campagna elettorale di Marie Måwe non ha ancora una soluzione. Ma con tutte queste persone che vogliono informarsi qualcosa dovrebbe venire presto fuori.