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Wir für Commissione d'inchiesta

L'opposizione in Consiglio provinciale (tranne Verdi, PD e 5 Stelle) ottiene la Commissione d'inchiesta sull'appello a sostegno di Kompatscher alle provinciali 2018.
Wir für Arno Kompatscher
Foto: ArnoKompatscher.com

Il collegio dei Capigruppo in Consiglio provinciale a Bolzano ha preso atto oggi, 24 maggio, della richiesta di costituire una Commissione di inchiesta, proposta da Alessandro Urzì di Fratelli d’Italia e sottoscritta da tutti i gruppi d'opposizione con l'esclusione di Verdi, Partito Democratico e Movimento 5 Stelle: i sottoscrittori intendono verificare le eventuali conseguenze dell'appello pre-elettorale a favore del Landeshauptmann Arno Kompatscher sottoscritto da cittadini, imprenditori, rappresentanti di associazioni durante la campagna elettorale del 2018. "La Commissione verrà istituita a giorni", fa sapere Urzì.

 

Verifiche sui sottoscrittori

 

Nella richiesta per l'istituzione della Commissione, si legge che "sulla stampa locale, alla vigilia delle elezioni provinciali del 2018, sono apparse inserzioni elettorali a pagamento con committenza SVP. Le inserzioni riportavano lo slogan Noi per Arno Kompatscher #wirneusnoi. In calce un significativo numero di nominativi di cittadini, imprenditori, dirigenti, operatori nelle diverse professioni ecc.". La commissione d’inchiesta verificherà per ciascun sottoscrittore dell’appello a favore del (rieletto) Kompatscher se siano stati riconosciuti durante la legislatura in corso "incarichi, nomine, ruoli, mandati a svolgere funzioni, siano stati stipulati contratti, siano state realizzate forme di collaborazione a titolo oneroso o meno a carico della Provincia o di enti strumentali o partecipati o amministrazioni comunali, quindi se per ciascuno dei sottoscrittori risultino anche benefici temporalmente conseguenti alla sottoscrizione dell’appello dai propri rapporti con le istituzioni e realtà sopra richiamate".

La richiesta presentata dalle opposizioni precisa infine di non prendere in alcun modo le mosse dalla notizia di "atti e comportamenti passibili di censura, che si configurerebbero come voto di scambio", ma dalla necessità di accertare se ci sia un'interdipendenza, una relazione causa/effetto degna di rilievo pubblico, fra "eventuali riconoscimenti ottenuti nel corso della legislatura e adesione nominativa alla campagna elettorale del candidato presidente della Provincia".

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Domenica Sputo Mi., 25.05.2022 - 08:05

Una Commissione d'inchiesta su un banale appello a sostegno di chicchessia è uno specchio per le allodole, una mossa meramente politica in vista delle prossime elezioni, utile esclusivamente alla visibilità dei richiedenti.
Anzichè perdere tempo alla ricerca di relazioni da correlare al successo di un politico, posto che TUTTI i politici hanno relazioni perché è il loro mestiere e le lobby esistono, i tempi dovrebbero essere più che maturi per approvare un Registro dei rappresentanti di gruppi di interesse. Anche in Regione. Più trasparenza, meno populismo spiccio. https://amp24.ilsole24ore.com/pagina/AEss976

Mi., 25.05.2022 - 08:05 Permalink