Turisti sì, bolzanini no
Una mappa per celebrare “Bolzano città del vino”, disponibile presso l’Azienda di Soggiorno e Turismo, propone “nuovi percorsi turistici per scoprire Bolzano a tutto tondo, a piedi o in bici”. Otto percorsi “da godere con tutta la famiglia” alla scoperta di vigneti e cantine della città capoluogo. Si va dal percorso Lagrein storico, descritto come un itinerario “in bicicletta per le vie della città, per la gran parte su ciclabili e strade poco trafficate”, ai sentieri del Santa Maddalena classico, “un reticolo di ripide vie di campagna incassate tra muretti in pietra” e che da secoli collegano tra loro cantine e vigneti dell’omonimo borgo collinare. Percorsi descritti nel dettaglio, con tanto di altimetrie e “pit stop” enologici.
Curioso però che negli itinerari proposti per i turisti che soggiornano a Bolzano siano inclusi anche luoghi dove altrimenti il passaggio non sembra troppo gradito ai confinanti. Il giro Santa Maddalena classico, ad esempio, passa attraverso l’ormai noto parco pubblico lungo il Rio Rivellone (Katzenbach), nel quartiere Rencio, realizzato su terreno demaniale e attrezzato dalle giardiniere comunali ma il cui accesso avviene attraverso un cancello installato da un privato che ne possiede le chiavi - con tanto di scritta “proprietà privata”: non un gran biglietto da visita per quegli ospiti che vogliono passeggiare nel verde in assoluta serenità, senza alcuna intenzione d'indispettire qualche proprietario.
Due cancelli sulla Ringpromenade
Fu salto.bz a sollevare la questione del parco, portata poi in Consiglio comunale dal Team K. L’esistenza di questo percorso turistico smentisce anche alcuni argomenti utilizzati in aula dalla maggioranza, in particolare dalla SVP, secondo cui il parco del Rivellone sarebbe “solo” un’area ricreativa del quartiere. Proprio la SVP fu battuta in Consiglio riguardo il ripristino del percorso originario della Ringpromenade, che includeva il parco a Rencio e la zona del cuneo verde.
E a proposito del cuneo verde, come ciliegina sulla torta, anche la famosissima Via della Vigna compare magicamente nella mappa per turisti. La vicenda della strada che unisce viale Druso all’ospedale, chiusa anch’essa da un cancello, alimenta ormai da anni il dibattito politico cittadino. Cosa che non sembra turbare troppo i promotori della mappa, che la espongono in bella mostra tra i depliant del punto informativo presso la Camera di Commercio di via Alto Adige. Con buona pace dei residenti.
Premesso che tempo fa avevo
Premesso che tempo fa avevo proposto all' APT di provare a creare l'immagine di Bolzano come capitale del Natale, portando i mercatini di natale di tutto il mondo qui da noi lungo, le passeggiate del Talvera. Assieme a una rassegna di cori. Poi avevo proposto di creare eventi di storytelling per le vie più antiche, per far conoscere la storia di questa città e le leggende dei posti limitrofi. Premesso tutto questo trovo che il tema del vino sia trito e ritrito, abbastanza banale. Comunque se questo è il massimo che si riesce a creare portiamolo avanti, per il bene di questa città.
La soluzione alla poca collaborazione dei singoli privati, che si sentono per niente facenti parte di una comunità, è semplice: si espropria i vari passaggi e il problema è risolto.
In nome del bene COMUNE, cioè di TUTTI, cosa aspettiamo?
Antwort auf Premesso che tempo fa avevo von Massimo Mollica
Für den Ausbau und der
Für den Ausbau und der Instandhaltung dieser Wege werden laufend reichliche öffentliche Gelder (Steuergeld) angenommen.