Uva o grillotalpa? Il primo cittadino del capoluogo altoatesino interviene, a margine della consueta conferenza stampa di Giunta, sulla vicenda della conversione da bosco a verde agricolo di un terreno di 3.800 mq a Costa di Sotto, a monte dell’Autostrada del Brennero sopra l'abitato di Cardano; un'area coperta da inerti e materiale di scavo proveniente dalla realizzazione della condotta sotterranea della vicina centrale elettrica di Cardano. La trasformazione è stata bocciata prima dalla Commissione provinciale per la trasformazione della destinazione d’uso (definendola non sostenibile per motivi paesaggistico ecologici) e poi dalla Commissione urbanistica comunale. Ora la palla passa al Consiglio comunale di Bolzano, che dovrà tenere conto dei due pareri negativi.

Per il sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi diventa difficile per il consiglio comunale fare un’altra scelta, “con due pareri negativi”, ma aggiunge: “Non sono un fanatico dei cespugli e degli arbusti, perché ci sono vipere o topolini. Storicamente nel 1858 quello era vigneto, poi fu realizzata la centrale idroelettrica di Cardano e, con i lavori di risulta, gli scarti furono trasportati lì”. Nel corso di un secolo, ricorda il sindaco, “si è creato un habitat per piccoli insetti, un grillotalpa, un topo, una vipera... mentre i proprietari, a distanza di cento anni, chiedono il ripristino dell’originale.” Chi ha torto, chi ragione? Caramaschi non si sbilancia: “C’è chi dice che con quei sassi si è creato un microclima, e vale la pena preservarlo, quegl’altri avevano il diritto dal 1858: la vite è una coltivazione molto difficile da mantenere, avranno fatto i loro conti di convenienza. Dipende se il cuore batte per il lavoro o per la natura”. Sarà l’aula del Consiglio a deciderlo.