Un contributo meraviglioso e
Un contributo meraviglioso e tempestivo. Non c'è modo migliore per descrivere il periodo pre-elettorale (o la nostra vita in Italia è sempre così?) e l'indicibile clamore della campagna elettorale.
Mio figlio piccolo sa quattro lingue (mio figlio grande ne sa una di meno, ecco perché è dal piccolo che oggi voglio trarre ispirazione). Mio padre, che credo mi abbia influenzato molto più di quanto pensi, anche se non abbastanza, diceva sempre (in genere a tavola, tra il primo e il secondo): «Chi sa le lingue non avrà mai problemi nella vita». Poi, forse perché la lingua ha indubbiamente a che fare anche con la bocca, mi proponeva di diventare dentista, aggiungendo che «per i dentisti ci sarà sempre lavoro, ricordatelo». Comunque, tornando a mio figlio, per prenderlo un po' in giro, cioè per non fargli montare la testa, quando mi complimento con lui per la conoscenza delle sue quattro lingue, non lesino un ammonimento un po' ruvido: «Bene, sai quattro lingue, complimenti: adesso ti resta solo il problema di avere qualcosa da dire». Battuta che lui non apprezza, ovviamente, ma a me pone un quesito di non facile soluzione: meglio sapere quattro lingue senza avere qualcosa da dire, oppure è meglio avere delle idee ma solo una lingua a disposizione per esprimerle?
Io di lingue ne so una piuttosto bene (l'italiano), una benino (il tedesco), una in modo da cavarmela quando mi occorre (l'inglese) e una che riesco a capire, a leggere per esempio, ma che parlo malissimo (il francese). Però di idee ne ho molte, e spesso neppure troppo banali. Tuttavia, quando non me ne vengono (capita), adotto un metodo infallibile. Tiro fuori dalla mia libreria, da uno dei miei scaffali, un volume al quale sono molto affezionato e lo apro a caso. Otto volte su dieci (giuro) mi balza agli occhi un passaggio che mi illumina e (continuo a giurare) sembra fatto apposta per descrivere la situazione nella quale sono, o addirittura siamo coinvolti.
Tutta la meravigliosa ironia flaianea
Non ci credete? Sentite qui. La citazione è tratta dal Diario notturno di Ennio Flaiano (Adelphi):
Davanti ad un caffè di via Veneto due fotografi americani prendono istantanee della gente troppo benvestita che si gode il sole. Passano poi a fotografare i mendicanti che stazionano sulla porta del caffè. Disapprovazione dei presenti. Escono tre giovani, pretendono che i fotografi si allontanino, non vogliono offese all'amor patrio. La gente applaude. Si dicono frasi sul “popolo italiano”, i fotografi vengono invitati a tornare al loro paese, a lasciarci la nostra “dignitosa miseria”. I mendicanti approvano [e qui, in questo “i mendicanti approvano”, c'è tutta la meravigliosa, inesauribile ironia flaianea], non smettono tuttavia di chiedere l'elemosina, benché con aria più dignitosa di prima, anzi un po' nazionalista. Dopotutto – sembra vogliano dire – i mendicanti italiani sono i migliori del mondo.
Ecco, spiegare in modo più efficace perché alle prossime elezioni una come Giorgia Meloni prenderà una fracca di voti è davvero impossibile.
Un contributo meraviglioso e tempestivo. Non c'è modo migliore per descrivere il periodo pre-elettorale (o la nostra vita in Italia è sempre così?) e l'indicibile clamore della campagna elettorale.
Lo so che ciò che segue non c'entra niente con le elezioni, forse, dico forse nemmeno con Flaiano, ma sicuramente con il sapere le lingue.
Franz Lanthaler, linguista di Merano, spesso racconta la seguente storiella/barzeletta: Un turista passeggiando solitario per la val Passiria dopo ore di cammino incontra due contadini che stanno falciando l'erba. Desiderosi di scambiare quattro parole con qualcuno domando a loro quanto distà la prossima locanda. I due non sembrano capire l'italiano e visto che lui di lingue ne conosce, si rivolge ai due in tedesco, ma il risultato è lo stesso di prima. Quindi ci prova con l'inglese, il francese e pure il latino, ma i due apparentemente continuano a non capirlo. Alla fine s'arrende e se ne va.
A questo punto il più giovane dei due contadini, pieno di ammirazione, dice all'altro: "Hai sentito quante lingue ne sapeva questo signore?"
L'altro ribatte: "Sarà anche, ma a che cosa gli sono servite?"
Meloni come previsto ha incassato una valanga di voti, ha composto la squadra di governo e ha tenuto il discorso programmatico. Leggerei volentieri un commento di Di Luca (anche più d’uno) sull’attuale situazione politica.