“Un normale senso del buon gusto”
La polemica, non ancora spenta del tutto, ha riguardato la decisione del Comune di Bolzano di inserire due pause all’interno della kermesse elettronica che si è svolta lo scorso sabato 27 agosto nei giardini del Museion, “Occupy Museion” appunto. Anziché essere una maratona musicale non-stop dalle 10 alle 22 come previsto, le prescrizioni all’evento ordinavano agli organizzatori di spegnere l’impianto tra le 13.00 e le 14.00, nonché tra le 17.00 e le 18.00, oltre che anticipare la fine alle 21.30. La levata di scudi, più a mezzo stampa che nella fattispecie concreta, ha riguardato tanto gli artisti quanto alcune personalità politiche parte della stessa Giunta, come riportano le dichiarazioni di Iuri Andriollo, Chiara Rabini e Angelo Gennaccaro pubblicate stamattina sulle pagine del quotidiano Alto Adige.
Il dibattito si è concentrato sull’eterno conflitto generazionale alimentato da una parte della città che vuole dormire e un’altra che chiede spazio per i giovani. Nessuna azione di disobbedienza civile, come qualcuno aveva previsto, ma l'elaborazione di un manifesto condiviso, frutto di un dibattito che ha coinvolto artisti e partecipanti.
"Perché gli Alpini sì e la techno no?”. Una domanda che negli scorsi giorni ha assalito in molti, con riferimento (etnico?) alla “Sagra del Risotto Mantovano” in Piazza Tribunale che si è svolta in concomitanza ad Occupy Museion, ma non il sindaco di Bolzano: “Abbiamo dato tregua ai residenti che abitano vicino. Questa decisione è stata fatta secondo un normale senso del buon gusto - replica Renzo Caramaschi - non possiamo mettere sullo stesso piano una sagra di paese che si svolge la sera e un evento con quel tipo di musica che va avanti tutto il giorno”.
Sulle polemiche interne alla sua Giunta, il Primo Cittadino ribadisce che tutti gli assessori, eccetto Andriollo che si trovava in vacanza, hanno votato all’unanimità: “La Giunta era d’accordo - spiega il Sindaco mentre legge la delibera approvata a luglio -. Non abbiamo vietato la manifestazione, il Comune ha supportato gli stessi artisti: abbiamo dato il patrocinio, abbiamo fornito la strumentazione, dato le esenzioni e garantito gli allacci elettrici. Checché ne dicano gli assessori, nella delibera che hanno votato l’11 luglio era previsto che le modalità di svolgimento, con tanto di restrizioni, fossero rimandate all’Ufficio ambiente”.
Per il bene e l' amore che ho
Per il bene e l' amore che ho per la mia città, Bolzano Bozen, sogno che il prossimo sindaco sia donna e abbia meno di 50 anni!
E per il resto può essere anche extra comunitaria.
"abbiamo dato il patrocinio,
"abbiamo dato il patrocinio, abbiamo fornito la strumentazione, dato le esenzioni e garantito gli allacci elettrici." - hm... die "strumentazione" war meines Wissens von den Musikerkollektiven selbst, was meint er also damit? Und die "allacci elettrici" der Gemeinde haben zunächst mal dazu geführt dass diverse Geräte kaputtgingen und es musste der Strom vom Museion angezapft werden soviel ich mitbekommen habe.
Il normale senso del buon
Il normale senso del buon gusto sarebbe non candidarsi per il terzo mandato
Dovremmo iniziare a pensare
Dovremmo iniziare a pensare che non tutto può e deve sempre stare a Bolzano.
Lo spazio è quello che è.