Politik | urbanistica

"Flarer, non rispettate le distanze"

Per l’assessore alla mobilità Alfreider l’edificio di Sinigo è troppo vicino alla strada. La Provincia ha fatto delle osservazioni al Comune di Merano. Quali?
Flarer Sinigo
Foto: @salto.bz

“L’edificio di nuova costruzione sorto in via Nazionale a Sinigo non rispetta la distanza minima dalla strada prevista dal Puc del Comune di Merano e dalla normativa vigente in materia di nuove costruzioni. L’ufficio per la tutela della strada  che non ritiene pericolosa la costruzione in oggetto per l’utenza stradale, è già intervenuto presso il comune di Merano.” Lo comunica il vicepresidente della Provincia ed assessore alla mobilità Daniel Alfreider rispondendo ad un’interrogazione del consigliere provinciale Alessandro Urzì che aveva raccolto le proteste dei residenti preoccupati per la costruzione del punto vendita Flarer ai margini della carreggiata, peraltro nei pressi di un incrocio pericoloso.

Con la propria interrogazione il neodeputato ha portato a conoscenza del Consiglio provinciale il fatto che a Sinigo, tra ponte Mangioni e il distributore di carburante sul lato destro procedendo in direzione sud, è stato da poco ultimato un nuovo edificio che  si avvicina notevolmente alla strada, tanto da suscitare dubbi riguardo alla sicurezza della circolazione stradale e al rispetto di eventuali distanze minime previste dalla normativa vigente.

La costruzione è piuttosto impattante dal punto visivo, con una pergola in cemento armato che sembra tutto tranne che una pergola, ed è al centro di un sofferto iter amministrativo. Il Comune di Merano in via preliminare aveva annullato in autotutela la concessione edilizia rilasciata ma aveva poi deciso di accettare le osservazioni presentate dal legale del titolare della concessione, archiviando il  procedimento di annullamento. Secondo il Comune, infatti, l’edificio rispetta le distanze minime, essendo semmai un’adiacente struttura definita “pergola” che non tiene i previsti 5 metri dalla strada.

 

“In realtà – commenta a margine il consigliere Urzì -  la costruzione definita “pergola” realizzata in muratura risulta a tutti gli effetti essere parte integrante dell’edificio in questione. Stupisce quindi che l’amministrazione comunale meranese abbia accettato i chiarimenti forniti, quando era già evidente che la nuova realizzazione – come ha oggi certificato il vicepresidente della Provincia non rispettava i dettami di legge”.

Su Salto.bz si era dato conto di una serie di lettere inviate da un cittadino al sindaco Dal Medico, che – a quanto risulta – tuttora non hanno ricevuto risposta. Sarebbe comunque interessante sapere dall’amministrazione meranese quali sono le osservazioni mosse dalla Provincia.