L’Alpitronic divide la SVP
Una vicenda chiara nei termini, quanto ancora aperta nei possibili esiti. E che rivela posizioni divergenti, tra livello comunale e Giunta provinciale, fra abitanti della zona e amministrazione locale, tra partiti, ma anche tra interessi confliggenti all’interno dello stesso partito di raccolta. Parliamo dell’insediamento a Settequerce della Alpitronic, azienda altoatesina leader nello sviluppo dell’elettronica automobilistica (che in attesa della sua sede definitiva dovrebbe stabilirsi nei magazzini Frubona a Bolzano).
L’ha riassunta ieri (21 ottobre), nel corso di una conferenza stampa a Bolzano, l’avvocato Igor Janes, al fianco dei residenti (e degli ambientalisti) contrari alla trasformazione urbanistica di un’ampia area agricola nel Comune di Terlano. Nel 2018 il Comune aveva approvato una delibera attraverso cui non autorizza nuovi ampliamenti nella zona di espansione Enzenberg per un problema infrastrutturale della zona: le strade sono insufficienti per accogliere nuovi insediamenti produttivi e perciò in futuro non sarebbero stati autorizzati ulteriori ampliamenti. Nel 2021 però, “in difformità con questa decisione”, la Giunta comunale di Terlano approva una variante urbanistica sul terreno agricolo: “Tredici ettari di ampliamento - spiega Janes - senza studi sull’idoneità delle strutture, sui flussi di traffico e in contraddizione con quanto già deciso dal Consiglio comunale. E pensare che nel 2020, sull’ampliamento di un ettaro e mezzo per un’attività di lavorazione inerti, il TAR ci aveva dato ragione: mancavano tutte le autorizzazioni di tipo ambientale”. “Il Consiglio comunale rappresenta l’intero comune mentre la Giunta comunale un gruppo ristretto di amministratori”, sottolinea Janes. Ma non basta: “Per la Giunta provinciale il progetto, ora di iniziativa della Provincia, può essere approvato. Noi ci opporremo con forza anche a questa nuova iniziativa provinciale, siamo pronti a un nuovo ricorso al TAR”, annuncia.
Lo scontro Höller-Zelger
Nel corso della conferenza stampa va però in scena uno scontro tra un consigliere comunale della SVP, che interviene seppur “a titolo personale” dal podio, e il sindaco di Terlano presente a sorpresa nel pubblico. “Una cosa è certa: i consiglieri vorrebbero la democrazia. Se sarà necessario, reagiremo anche con un’azione di sfiducia nei confronti della Giunta comunale. È tra le possibilità” fa sapere il consigliere Alexander Höller, che siede anche nel direttivo locale del Bauernbund. Höller attacca: “Ad agosto il Landeshauptmann Arno Kompatscher ci ha convocato per presentare il progetto, ma precisando che potevamo solo dare delle valutazioni, perché la Giunta avrebbe già deciso e il Consiglio comunale non poteva più farlo. La base democratica è stata bypassata. A Terlano intendiamo proteggere il nostro territorio ed essere liberi di poter decidere su come svilupparlo senza dover subire imposizioni della Giunta provinciale”.
Il sindaco Hansjörg Zelger è di ben altro avviso. “È un progetto di un certo impatto, ma non abbiamo deciso sulle teste del Consiglio comunale, non è così. E prima di arrivare a una sfiducia della Giunta comunale, questa dev’essere motivata. Per noi la situazione al momento è ferma, perché la proposta urbanistica è stata ritirata. Se poi la Provincia dovesse agire per interesse provinciale, questa è un’altra storia”. Inoltre, secondo il primo cittadino, se il Comune di Terlano dovesse opporsi in maniera compatta è difficile che la Provincia ci passi sopra, “la decisione del Consiglio comunale è sempre sovrana, non decide il Sindaco”, sebbene la sua posizione personale sullo sviluppo dell’area produttiva sia a favore di “nuovi posti di lavoro” e di “dare una chance alle aziende” a Terlano o altrove.
Stop al consumo di suolo
“Meglio altrove” è la posizione degli ambientalisti, rappresentati Luigi Mariotti del WWF: “Ai margini del frutteto e del vigneto biodinamico c’è un boschetto dall’elevato valore naturalistico, oggetto di un progetto di tutela degli uccelli che vivono nelle campagne”. I dati ISPRA, ricorda Mariotti, parlano di un consumo di suolo in Sudtirolo pari a 70 campi da calcio in un solo anno. “Piano piano il territorio viene consumato. La nostra richiesta - conclude Mariotti - è di fermare questo consumo di suolo. È giusto che le aziende abbiano il loro spazio per svolgere la propria attività produttiva, ma non in aree vergini. Cementificarle è un processo irreversibile”.
Arme Terlaner, die dann den
Arme Terlaner, die dann den ganzen Warenverkehr vor der Backe haben. Wenn dieser Standort zumindest in der Nähe der MeBo-Ausfahrt wäre, könnte man das Projekt ja verstehen.
Wie wär's mit den
Wie wär's mit den freiwerdenden Flächen des Twenty und des offenen Sad-Depots (Avogadro-Strasse/Ecke Lanciastrasse) gleich gegenüber?
Da kann sich sicher was machen lassen ;-)
Ribadiamo che Alpitronic
Ribadiamo che Alpitronic appartiene al meglio che questa terra attualmente offre. E' l'eccellezza nella mobilità elettrica e si afferma a testa alta con tante realtà molto più grandi di lei. Detto questo qualcuno mi può gentilmente spiegare perché si è scelto quel posto? E' vicino all'autostrada o alla ferrovia? Facilita il traffico e il commercio? Davvero in zona industriale a Bolzano non si può ricavare uno spazio simile? (non ci credo)
Ricordiamo che per il cosiddetto "centro commerciale provinciale" si sono creati problemi assurdi con costi che si potevano evitare. E poi a Lagundo abbiamo un centro commerciale della stessa metratura senza che nessuno abbia aperto becco. Possibile che si debba sempre creare problemi quando in natura non vi sono?
Già c'è una guerra bruttissima, siamo in piena recessione, il cliema è impazzito, tutto porta al brutto, 500 persone rischiano il posto di lavoro per regole balorde, e dobbiamo creare una guerra in un paese pacifico?
Durch das Twenty wurden
Durch das Twenty wurden sicher weitaus mehr als 500 Arbeitsplätze v.a. in den angrenzenden Stadtteilen zerstört und, dass alles auf schwachen rechtlichen Füßen steht eigentlich seit jeher klar der die Thematik verfolgt hat (klang sehr nach Freundschaftsdienst gewisser Politiker damals). Was die Alpitronic betrifft kann ich die Position von Herrn Höller verstehen, der vor fortschreitender Versiegelung und Verlust von landwirtschaftlichen Flächen warnt, welche schließlich unsere zukünftige Ernährungssicherheit garantieren sollten. Wo doch in der Bozner Gewerbezone viele Flächen nicht genutzt werden, warum also wertvolle Böden ruinieren?
Die Ansiedlung der Alpitronic
Die Ansiedlung der Alpitronic in Terlan-Siebeneich erscheint mir im Interesse der Gemeinde Terlan zu liegen, dies sowohl hinsichtlich der Zukunftsfähigkeit dieses innovativen Unternehmens, als auch bezüglich der Steuereinnahmen zugunsten der Gemeinde und der gebotenen Arbeitsplätze (täglich pendeln über 300 Terlaner nach außen). Dabei würde ich allerdings, die ihr zuzuweisende Fläche auf die ehedem geforderten 4ha beschränken und 1 ha nur für ortsansässige Unternehmen bereithalten. Damit würden die ehedem voranschlagten 13h auf 5ha schrumpfen und der ökologische Schaden wäre bescheiden, zumal es ich bei dieser Fläche nicht um ein Biotop handelt.