Politik | Brennero

A22 bloccata, "intervenga il governo"

Lavori al Luegbrücke in Tirolo, Fugatti e Kompatscher incontrano il viceministro a infrastrutture e trasporti Rixi: "Al più presto confronto con il governo austriaco".
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Foto: Bild: Wikimedia

Cento chilometri di coda sull'Autostrada del Brennero tra il casello di Egna/Ora e il Confine di Stato: il blocco verificatosi a fine ottobre potrebbe diventare quotidiano, con l'A22 paralizzata e (si teme a Bolzano) grosse ripercussioni anche sul traffico nel capoluogo altoatesino. Come noto, infatti, oltreconfine c'è la necessità di effettuare i lavori di risanamento del ponte Lueg. Per esprimere tutta la loro preoccupazione a riguardo - e cercare una soluzione - i presidenti delle Province autonome di Bolzano e Trento, Arno Kompatscher e Maurizio Fugatti, hanno incontrato oggi a Roma il vice ministro alle infrastrutture e trasporti Edoardo Rixi.

 

 

"È un tema importante per il territorio e che desta preoccupazione", sottolinea il Landeshauptmann Kompatscher. "Oltre al costante dialogo già in essere da parte nostra con i colleghi tirolesi, è importante che anche Governi italiano e austriaco collaborino per trovare una soluzione che limiti al minimo i disagi connessi alle opere infrastrutturali". Il cantiere vedrebbe il ponte Lueg aperto al traffico solo fino alla fine del 2024.

 

2025 di fuoco

 

A causa dei lavori sul Luegbrücke, la Asfinag, società pubblica che gestisce le autostrade austriache, segnala il rischio di gravi congestioni e addirittura blocchi del traffico sulla direttrice del Brennero, che potrebbero prolungarsi fino a tutto l’anno 2025. Nel 2023 Interbrennero sposterà quasi 50mila camion da strada a rotaia e nel 2025 la potenzialità dei treni potrà essere di 24 coppie treni al giorno, ma questo non basterà a evitare la paralisi autostradale. Nel 2019 lungo il Corridoio del Brennero sono transitate 53,7 milioni di tonnellate di merci, di cui il 39,9 (74%) su strada e 13,8 (26%) su rotaia. Sull'A22 transitano annualmente più di 2,5 milioni di mezzi pesanti. l viceministro Edoardo Rixi, spiega una nota stampa delle due Province, "ha compreso la gravità della situazione e ha promesso di incontrare al più presto il suo collega austriaco per trovare una soluzione".