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Merano, niente Capodanno in piazza

Il sindaco: “Non ci sono i soldi”. Aumentano le tasse cittadine. Sulla falda di Sinigo: “Aspetti giudiziari da approfondire”. Slittano i tempi per il nuovo assessore.
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Foto: Fischereiverband

Merano, un “bianco Natal”, magari anche in toni sommessi e più intimi si prepara per la città. I sintomi ci sono tutti. Dalla posizione del sindaco Dal Medico sui recentissimi risvolti giudiziari sulla falda di Sinigo alla decisione di non organizzare un 31 dicembre pubblico con musica perché i soldi non ci sono. Infine, slittano a gennaio – entro 90 giorni dalle dimissioni dell’avvocata Bendetti il 23 novembre scorso – l’individuazione e soprattutto l’incarico ufficiale per il nuovo assessore. Finora sono state contattate, dopo una prima scrematura, quattro persone. Tutte hanno risposto con un secco e gentile “Nein, danke”.

Ma andiamo con ordine. Sulla falda di Sinigo, su cui salto.bz ha fatto sapere essere aperta un'inchiesta della Procura di Bolzano, il sindaco meranese dichiara: “Mi impegno per cercare di risolvere la situazione, facendo indagini scientifiche e cercando di avere un quadro generale per applicare misure concrete”. E poi: “Non ho nessuna intenzione per ora di investire tempo e denaro nella ricerca di eventuali colpevoli per reati che sarebbero certamente prescritti”. Infine: Dal Medico intravvede anche una strumentalizzazione politica in questa vicenda? La risposta è un sorriso enigmatico.

Secondo tema del giorno: il nuovo assessore comunale. La segretaria generale del Comune di Merano ha chiesto nei giorni passati un parere agli uffici della Provincia sul timetable che la legge impone per la new entry in giunta. Risposta: il Comune di Merano ha a disposizione 90 giorni, a partire dal 23 novembre scorso. Mancano ancora pochissime settimane, comunque. Dagli uffici del Comune meranese ostentano serenità responsabile o, se si preferisce, responsabile serenità. Sarà la Befana, non perfettamente a proprio agio nel Burgraviato, a portare il nuovo assessore? Si vedrà. Anche perché senza il nuovo assessore, la giunta andrebbe a casa.

Il bilancio preventivo 2023-2025

L'assessore alle finanze Nerio Zaccaria, affiancato dal direttore della Ripartizione risorse finanziarie e patrimoniali Alessandro Amaduzzi, ha illustrato ai media il bilancio preventivo 2023-2025 del Comune di Merano. "Si tratta di un bilancio obbligatoriamente prudenziale. Come avevo annunciato nei mesi scorsi, abbiamo uno sbilancio di cinque milioni di euro, che abbiamo cercato di mettere a posto con grandi sacrifici interni, ma purtroppo un milione di euro dovremmo recuperarlo con una doppia manovra che interesserà il patrimonio e i redditi. Da una parte aumenteremo infatti le aliquote dell'IMI, l'imposta municipale sugli immobili (l'aliquota ordinaria passerà da 0,91 a 1,01 e da 0,70 a 0,90 quella per le abitazioni concesse in uso gratuito a parenti in linea retta di qualsiasi grado e in linea collaterale entro il secondo grado), dall'altra abbasseremo la soglia di esenzione per quanto riguarda l'addizionale IRPEF: fino a oggi l'aliquota era pari allo 0,1 con esenzione per i redditi fino a 55.000 euro, dal 1° gennaio 2023 l'esenzione sarà garantita per i redditi fino a 28.000 euro. Questi provvedimenti ci consentiranno di recuperare un milione di euro, mentre gli altri quattro li abbiamo recuperati con aggiornamento di capitoli sulle maggiori entrate". 

 

"Nel 2023 - sottolinea Zaccaria - non dovremo soltanto essere bravi nella gestione delle risorse ma perfetti. Motivo: avremo margini molto esigui per ulteriori aggiustamenti nel corso dell'anno. Mi immagino quindi un'amministrazione comunale che dovrà seguire sempre più una mentalità da azienda privata. Sono certo che ce la faremo, perché abbiamo dirigenti competenti e motivati".

"Sul fronte degli investimenti – è sempre l'assessore al Bilancio a parlare - faremo partire il cantiere per la realizzazione della scuola italiana di musica in via Roma, completeremo l'ampliamento del lido comunale, provvederemo al restauro delle facciate e di alcuni locali interni del teatro Puccini e avvieremo l'intervento per la creazione della piazza di Quarazze".

Nessun Capodanno in piazza

Intanto, diventa ufficiale che quest'anno a Merano non ci saranno i concerti e le feste in piazza a Capodanno. Lo ha deciso la giunta comunale sulla scorta di una serie di valutazioni che tengono soprattutto conto delle difficoltà economiche in cui versano le casse comunali. "Tante sono le situazioni critiche che abbiamo dovuto affrontare fin dai primi mesi dell’anno”, sottolinea il sindaco Dario Dal Medico. Che aggiunge: "Le conseguenze della crisi Covid e l’aumento vertiginoso dei costi dell’energia ci hanno costretti a operare tagli dolorosi e impopolari ma indispensabili. Siamo riusciti, solo con grandi sforzi, a garantire i contributi alle associazioni cittadine e ad allestire, se pure in misura ridotta rispetto agli anni passati, le luminarie per le festività natalizie". 

Ma non si poteva proprio fare uno sforzo in più? “Organizzare gli eventi per San Silvestro – spiega Dal Medico - richiede lo stanziamento di somme sulle quali nel corso dell’anno non abbiamo potuto contare. Nemmeno con l’ultima variazione di bilancio avremmo disposto di fondi sufficienti per organizzare una festa di Capodanno degna delle precedenti. Va poi tenuto anche conto che nel raggio di 30 chilometri non sono in programma eventi pubblici per festeggiare la fine del 2022 e l’inizio del 2023: garantire la necessaria sicurezza per una festa di Capodanno che avrebbe di sicuro attirato in riva al Passirio molte migliaia di persone avrebbe quindi rappresentato, anche sotto il profilo economico, un onere difficilmente sostenibile”.

Pazienza, il periodo natalizio a Merano sarà dunque più intimo e raccolto. Ma qualche malizioso insinua anche che le associazioni locali abbiano peccato di mancanza di buoni progetti, magari anche con budget risicati. E senza buone idee, San Silvestro non è attirato da Merano. Peccato.