La nuova legge ed i cannoni degli Altmandatare
In tedesco si chiamano 'Altmandatare'. In italiano il termine... non esiste.
Basta questo fatto a descrivere, ancora una volta, la differenza sostanziale tra i due mondi paralleli della politica altoatesina.
Qualcuno si era chiesto perché gli italiani dell'Alto Adige, il 'popolo' intendiamo, non si sono fatti sentire protestando nello scandalo delle pensioni d'oro. Il motivo è presto detto: gli 'italiani' non sentono che la questione li riguardi più di tanto, visto che i loro rappresentanti da decenni sono poco più che comparse nei giochi che contano. Sia i giochi di governo (quelli che 'contano' veramente) che quelli d'opposione.
La tanto contestata legge sulle pensioni è stata fatta nel 2012, in fretta e furia, proprio per 'sistemare' gli Altmandatare, una robusta schiera caratterizzata solo da qualche eccezione di lingua italiana. Per regolare dunque i conti con la vecchia guardia negli ultimi giorni dell'epoca delle vacche grasse, vista la consapevolezza generale che - ormai - quel periodo d'oro era definitivamente concluso per l'autonomia altoatesina.
Dopo le prime fasi convulse dell'esplosione dello scandalo - caratterizzate dai 'non sapevo', 'non avevo capito', i telefoni cellulari immancabilmente staccati, le ammissioni di errore ed i primi (timidi) "in realtà ci devono ringraziare perché con quella legge la gente ha risparmiato di molto" - la vecchia generazione della politica provinciale ha deciso quindi di organizzarsi e venire allo scoperto. Per - a loro dire - ristabilire la verità, fare controinformazione e pretendere, persino, un ringraziamento per il prezioso servizio svolto nell'edificazione dell'autonomia del benessere.
È stato così che, allora, l'associazione dei 'vecchi consiglieri provinciali' in questi giorni ha deciso di far sentire la sua voce, scegliendo non a caso come suo portavoce il falco Franz Pahl.
Lo stupore legato al fatto che solo pochi (anzi pochissimi) politici dopo la sollevazione popolare hanno restituito i (lauti) anticipi sulle pensioni è presto svanito. Ne abbiamo scritto su Salto stamani: Pahl difende l'onore e gli stipendi di ben 90 ex consiglieri. Metterli sotto accusa sarebbe dunque completamente sbagliato - a loro dire - perché gli Altmandatare meriterebbero solo gratitudine per il lavoro che hanno svolto, tra l'altro impreziosito da una legge da loro rivendicata - ancora una volta - come una 'soluzione del problema', avendo ridotto stipendi pensioni e vitalizi rispetto al passato.
Ancora una volta la sensazione è che i piani siano troppo distanti per consentire un dialogo.
Da una parte la vecchia guardia politica che per decenni ha portato avanti una politica volta a distribuire la ricchezza, ritagliando la propria parcella, come un 'tributo dovuto'.
Dall'altra i cittadini toccati con mano dalla crisi e ben più consapevoli, sulla loro pelle, del cambiamento epocale ormai avvenuto.
Su questo mare in tempesta naviga la flotta Svp, quanto mai variegata e composita nella sua composizione.
L'ammiraglia dà segni di tenuta, se è vero che è riuscita a tenere in piedi il Landeshauptmann nuovo di zecca ed a produrre un candidato unico di soli 28 anni per la nuova segreteria.
Il problema è capire come si comporteranno le altre navi della flotta.
Oltre al vascello dei sindaci - teoricamente a supporto dell'ammiraglia ma già in parte defilato - stiamo parlando della fregata dell'ala economica, la corvetta degli Altmandatare, ecc. ecc. ...
Per non parlare della portaerei guidata dai nipoti del canonico Gamper.
Sarebbe interessante
Sarebbe interessante conoscere i nomi delle "poche eccezioni di lingua italiana". Così, per capire se, magari, sono tra quelli che hanno fatto carriera lanciando slogan contro la Svp e i troppi privilegi dell'autonomia. E cercare di capire il perché ora, mi sembra, non facciano sentire la propria voce.
È possibile conoscere i nomi di queste eccezioni? Grazie.
Alt-Mandatar
Non esiste un termine corrispondente in italiano? Non direi. Abbiamo del vecio alpin, e allora perché non accontentarsi anche del vecio mandatar?