"Il green event non è uno scherzo"
“Non è marketing e basta. Con la certificazione di green event vogliamo anche dare un contenuto”. Roberta Agosti, direttrice dell’Azienda di soggiorno di Bolzano, rivendica la scelta di richiedere la certificazione del Mercatino di Natale di Bolzano, insieme agli altri 4 mercatini storici della Provincia. E oltre a non essere solo marketing, a quanto riferisce Agosti, la certificazione non è neppure una scherzo. “Non è stato facile convincere molti degli espositori”, spiega. Ciò detto, come scritto alla fine della settimana scorsa l'ufficio rifiuti della Provincia, che emette le certificazioni, sta valutando come procedere. "Gli sforzi sono positivi, ma chiediamoci se ha senso certificare manifestazioni che muovono molto traffico", ha detto il direttore Giulio Angelucci.
Salto.bz: Roberta Agosti, voi stilate anche un piano della mobilità per il Mercatino di Natale di Bolzano. Si può quantificare all’incirca la percentuale di traffico privato sugli arrivi?
In realtà questo non lo sappiamo, non abbiamo strumenti di misurazione. Noi facciamo un importante lavoro preventivo nella comunicazione, insistendo sulle possibilità di raggiungere Bolzano con i mezzi pubblici ed in particolare con il treno. Tra tutti i mercatini il nostro è logisticamente forse il più comodo da raggiungere col treno e, anche se non posso quantificare esattamente, sappiamo che sono comunque migliaia le persone che lo usano. Ogni weekend arrivano poi 150-200 pullman, che pure non ecologici, fanno sì che le persone si spostino in 50 con un mezzo invece che con 20 o 25 automobili. Ciò detto, è vero che l’auto resta il mezzo più usato e su questo aspetto cerchiamo di fare sempre di più. Stiamo ragionando concretamente sulla possibilità di realizzare treni speciali nei weekend nelle prossime edizioni.
Quanto è stato complicato ottenere e mantenere la certificazione di Green Event.
In Provincia di Bolzano sono stati fissati criteri molto restrittivi. Con afflussi di persone così importanti non è affatto facile curare gli aspetti organizzativi e trovare l’adesione dei partecipanti. E non parlo dei bidoni della differenziata. L’Agenzia controlla attentatmente ad esempio che le gastronomie mettano in vendita prodotti a km zero, vogliono vedere dove viene comprata la carne … Devo dire che molti passi in avanti sono stati fatti grazie ai giovani. Sono loro tra gli espositori i più convinti, quelli disposti a fare qualche sacrificio. Da fuori non sembrerebbe, ma non è stato per nulla semplice eliminare del tutto le bottiglie di plastica. Abbiamo una persona che durante il giorno fa solo questo: rifornire gli stand. E’ un costo in più, ma siamo riusciti a introdurre questa misura. Per il resto tra i criteri è richiesta attenzione alla stampa dei materiali, all‘uso dei prodotti per la pulizia, alla distribuzione di gadget, al risparmio energetico e idrico, all'uso di sacchetti di carta etc. Non è una passeggiata, non si può dire sia un'operazione di maquillage, è servito molto impegno per convincere gli espositori e per ottenere la certificazione.
Gli espositori rispondono bene?
Questa non è una cosa che si può imporre in modo unilaterale. Senza la collaborazione di chi va in piazza ed è a contatto con i clienti, non sarebbe possibile. E’ ovvio che dietro alla nostra scelta ci siano anche delle ragioni di marketing, che assieme agli altri quattro mercatini (Merano, Bressanone, Brunico, Vipiteno, ndr) vogliamo differenziarci da altre manifestazioni come le nostre, ma lo facciamo perché crediamo sia importante e perché vogliamo dare un messaggio ed anche un contenuto. Quest’anno siamo tornati ad avere un afflusso molto alto, superiore all’ultimo anno pre-Covid. Sulla mobilità stiamo facendo e faremo riflessioni importanti. C’è molta concorrenza, e noi dobbiamo combattere per restare a galla. E questo aspetto del Green Event non è irrilevante ed è frutto di anni di lavoro.
Se non verrà fatto qualcosa di molto concreto per la mobilità questa cosa del Green event rischia di essere spendibile a livello di marketing all’esterno ma rischia anche di essere controproducente a livello locale. Non è così?
Sì, certo, ne siamo consapevoli. Se non riusciamo a fare passi in avanti rischia di essere un problema, sappiamo cosa vuol dire avere la popolazione locale contro i mercatini. Oggi abbiamo afflussi di traffico importanti verso la città, ma il Mercatino, di fatto, è l’evento di richiamo che dura più a lungo, quasi un mese e mezzo. Per questo oltre ai treni speciali credo sia importante lavorare ulteriormente sulle “carte di mobilità”, che sono uno straordinario mezzo per muoversi nel territorio provinciale a costi contenuti. Nonostante a Bolzano molte persone arrivino da fuori per affari, circa 200.000 su 700.000, e, siano pertanto, poco inclini all’uso delle carte, abbiamo già una quarantina di alberghi che aderiscono. Per ogni pernottamento gli albergatori che decidono di fornire una carta mobilità ai clienti versano 1,40 euro, a prescindere dal fatto che l’ospite prenda la carta o meno. E i turisti queste carte a loro volta le pagano, non sono gratuite. L’idea è che una famiglia di turisti arrivi in una delle cinque città dei mercatini storici, magari anche con l’auto privata, ma poi si muova per raggiungere le altre città solo con i mezzi pubblici.
Glühkindlmorkt inkl.
Glühkindlmorkt inkl. Greenwashing: Hahahahahahaha..............
Man kann es drehen und wenden
Man kann es drehen und wenden, wie man will. Fakt ist: das einzige "Green event", das seinen Namen WIRKLICH verdient, ist eines, das NICHT stattfindet!
tutto sempre dopo e per il
tutto sempre dopo e per il futuro.....da quanti anni c'è il mercatino....quante volte sono stati organizzati sistematicamente treni speciali?
Forse ora finalmente ci si sta rendendo conto che si è già oltrepassati il limite?
La carta mobilità non servirà un tubo, se in città è permesso girare allegramente in macchina.
Allegramente tutti in coda e cittá bloccata anche nel 2023.
Die ständige Werbepräsenz von
Die ständige Werbepräsenz von Südtirol und Bozen in den italienischen und deutschen Medien steht einer tatsächlichen Nachhaltigkeit leider diametral gegenüber. Da macht eine Zertifizierung das famose Kraut auch nicht mehr fett.
Die Landes- und Stadtregierung gibt auf einer Seite und nimmt großzügig auf der anderen.
Früher nannte man das schlicht ein Feigenblatt. Vielleicht 'hart erarbeitet', aber immer noch dasselbe. Sigh!
.Der Bozner Weihnachtsmarkt
.Der Bozner Weihnachtsmarkt ist alles andere als ein Green event. Schon deshalb, weil er ganze sechs Wochen dauert, ungleich länger als die meisten anderen Märkte im Alpenraum. So dauert der Christkindlmarkt in der Innsbrucker Altstadt vom 15.11 bis 23.12, jener in Nürnberg vom 25.11 bis 24.12 und jener am Wiener
Rathausplatz von 19.11 bis 26.12.