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“Non si arriva a fine mese con 1200€”

Retribuzioni più alte e contrattazione sono i temi prioritari per il 2023 presentati oggi dalla SGBCISL. 54.470 gli iscritti raggiunti nell’anno appena concluso.
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Foto: cisl

Sono state presentate oggi, presso la Segreteria provinciale SGBCISL di Bolzano, le priorità sindacali per il 2023. Secondo il sindacato, per raggiungere retribuzioni più alte e rispondere alle nuove sfide, dai cambiamenti climatici al mercato del lavoro, sarà necessario puntare sulla contrattazione. Anche per questo motivo sarà particolarmente atteso l’appuntamento elettorale del prossimo autunno.
“Carovita, inflazione, salari reali che non crescono da anni e carenza di forza lavoro qualificata – sono situazioni e sfide che devono trovare risposte, a partire da quella di aumentare fortemente le retribuzioni. In Alto Adige non si arriva a fine mese con una retribuzione di 1.000 – 1.200 euro” . Esordisce così il Segretario Generale Dieter Mayr che ammonisce inoltre la controparte datoriale: “I bonus vanno bene come risposta immediata, ma servono soluzioni strutturali e lungimiranti, come nuovi elementi retributivi fissi contrattati attraverso accordi territoriali e aziendali”. 

Carovita, inflazione, salari reali che non crescono da anni e carenza di forza lavoro qualificata


Tra le proposte avanzate dal Segretario, la richiesta di contrattazione ogni due anni anche in assenza di rinnovi nazionali, incentivi per sostenere la contrattazione integrativa, come il vincolare riduzioni IRAP e sovvenzioni pubbliche alle aziende  all‘applicazione di contratti integrativi che prevedano aumenti retributivi. 
Nel suo intervento Donatella Califano ha invece portato il focus sulla sanità pubblica. Necessari maggiori investimenti e più impegno nel far fronte alle criticità maggiori, come i tempi d’attesa e la carenza di personale, sostiene la Segretaria Generale: “Per risolvere il problema del reclutamento del personale sanitario soprattutto infermieristico occorre valorizzare la professione sul piano contrattuale sia normativo sia economico.Assistiamo a profondi mutamenti, nella società, nel mondo del lavoro e del clima – ha aggiunto –. Sono trasformazioni importanti e bisogna fare attenzione a che nessuno rimanga indietro. Il Sindacato dovrà riuscire – ha sostenuto Califano – a tutelare attraverso la contrattazione le nuove professioni, a regolamentare le nuove modalità e forme di lavoro e a promuovere politiche attive per il ricollocamento e la formazione dei lavoratori ai nuovi profili professionali e a nuove competenze. Ciò per migliorare l’occupabilità nel mercato del lavoro e a vantaggio della competitività della nostra Provincia”.

 

Nel corso della conferenza stampa sono stati presentate le attività e le iniziative svolte, come il Congresso provinciale e la Festa del 1° Maggio, assieme ai dati organizzativi e i risultati del tesseramento dell’ultimo anno: “È stato un anno impegnativo, anche per via delle nuove prestazioni e dei vari bonus messi in campo dalla politica – ha spiegato il Segretario organizzativo Walter Gasser –. I dati organizzativi confermano che siamo un punto di riferimento importante per la cittadinanza, dal fisco all’ambito della previdenza e dell’assistenza. Inoltre – ha concluso Gasser – con 54.470 iscritti ci confermiamo come Sindacato più rappresentativo in Provincia di Bolzano. Un risultato che conferma la fiducia che i lavoratori hanno in noi e che ci dà nuovo slancio per i nostri obiettivi.”