Politik | olimpiadi 2026

“Abbiamo sottovalutato i lavori da fare”

Diverse opere commissionate per le Olimpiadi verranno realizzate dopo la fine dei giochi, mentre è sempre più vicina l’ipotesi di rinuncia dell’Ice rink a Baselga di Pinè
Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026
Foto: Fondazione Milano Cortina 2026

L’ipotesi della rinuncia alla maxi opera dell’Ice rink di Baselga di Pinè, in provincia di Trento, è sempre più vicina. A dirlo è lo stesso ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, intervistato dal Sole 24 Ore, durante la giornata organizzata da Assimpredil Ance per fare il punto su come stanno procedendo le opere legate all’evento.

 

La contestata maxi opera destinata a ospitare le competizioni di pattinaggio veloce è rimasta al centro del dibattito delle ultime settimane. A conti fatti l’Ice rink arriverebbe a costare 100 milioni di euro, decisamente troppo considerando un’analoga pista a pochi chilometri di distanza che, dopo una riqualificazione che verrebbe a costare all’incirca una decina di milioni, potrebbe essere all’altezza di ospitare le gare olimpiche: “C’è già un’infrastruttura pronta a Torino, non vedo perché non usare quella, invece di sprecare 100 milioni a Baselga”, ha detto Salvini. 

I trampolini di Predazzo e la pista da bob di Cortina, nonostante gli stessi presupposti, non sono tuttavia oggetto di discussione. 

 

Durante l’incontro è emerso inoltre che numerose opere commissionate non sarebbero mai state terminate entro la scadenza: “Alcune opere erano stato contrattualizzate già in ritardo, con consegna prevista per il 2027” ha detto il ministro sostenendo di essere arrivato alla guida del Ministero con “117 opere commissariate, ferme anche per 15 anni. O ci si deprime o si va avanti. Stiamo cercando di correre come matti. Ho convocato la cabina di regia al Pirellone con Coni e ministeri. C’è chi pensa che la corruzione si contrasti con una lunga procedura di controlli, io penso il contrario, con meno uffici in cui le pratiche girano ci sono meno probabilità di incontrare corrotti e corruttori”.

Un altro problema per le Olimpiadi è la mancanza di sponsor, con Salvini che ammette che “abbiamo sottovalutato i lavori da fare ma è inutile soffermarsi in polemiche”.

Tra le opere prioritarie secondo il Ministro non ci sono solo quelle che riguardano le Olimpiadi e torna alla carica con vecchi ecomostri mai sopiti, come la Pedemontana lombarda e il collegamento sullo Stretto: “Per quanto riguarda il ponte c’è sì una penale da pagare – ha detto Salvini – ma stiamo studiando il modo per pagarla senza oneri per lo Stato, e finalmente faremo il ponte a campata più lungo del mondo”.
 

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Dietmar Nußbaumer Di., 17.01.2023 - 19:32

Das wird noch interessant. Sponsoren fehlen, Steuerzahler wohl nicht. Es sollten die bezahlen, die das wollen und davon profitieren (damit wäre ich aus dem Schneider). Und das bei einem Schuldenberg, bei dem die EU Angst hat, dass sie mit hinunter gezogen wird.

Di., 17.01.2023 - 19:32 Permalink
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G. P. Mi., 18.01.2023 - 13:48

Dilettanten, alles Dilettanten! Aber irgend jemand wird es am Ende schon zahlen ...

Mi., 18.01.2023 - 13:48 Permalink