Gesellschaft | La denuncia

“Buoni pasto? Gestione disastrosa”

Lamentele da parte del personale in servizio nelle Pubbliche Amministrazioni che fatica a beneficiare dei tickets per il pranzo: ai servizi di ristorazione non conviene.
Buoni pasto
Foto: NurSind

Portarsi la merenda sul posto di lavoro come i bambini nelle scuole. Questa la denuncia della segreteria FLP “Federazione Lavoratori Pubblici” che riporta le segnalazioni e le proteste di centinaia di dipendenti pubblici delle province di Trento e Bolzano che lamentano la difficoltà e spesso l’impossibilità di utilizzare i nuovi buoni pasto elettronici.

La Yes Ticket srl di Milano risulta essere aggiudicataria del lotto 3, che comprende il territorio geografico del Trentino Alto Adige, per la fornitura del servizio sostitutivo di mensa al personale in servizio nelle Pubbliche Amministrazioni, mediante i buoni pasto elettronici. 

Buoni che in molti casi risultano inservibili: sarebbero diversi gli esercizi commerciali della Regione a non aver aderito alla convenzione a causa della provvigione richiesta dalla Yes! Ticket, considerata troppo alta e quindi economicamente non conveniente.

Al danno economico si sta aggiungendo anche quello derivante dal mancato “recupero psicofisico” che si attiva durante la “pausa pranzo” e che è statuito dalle norme europee e dai contratti collettivi di lavoro

“Tutto ciò sta danneggiando enormemente i dipendenti degli Uffici che, non solo non possono fare una regolare e dovuta pausa pranzo ma, addirittura, si ritrovano con un pugno di mosche in mano, visto che i loro buoni pasto non li ritira quasi nessuno e non sono spendibili neanche in alcuni supermercati – denuncia la FLP –. Le maggiori criticità arrivano da quei dipendenti in servizio nei piccoli comuni e nelle valli Trentine e Altoatesine. Alcuni ci dicono che per loro il nuovo buono pasto è inservibile perché nessuno lo accetta. A nostro avviso, per questi lavoratori, quasi obbligati a stare nello stesso ambiente di lavoro per una giornata intera, al danno economico si sta aggiungendo anche quello derivante dal mancato “recupero psicofisico” che si attiva durante la “pausa pranzo” e che è statuito dalle norme europee e dai contratti collettivi di lavoro. Una cosa indecente ed insopportabile per un Paese che si dice moderno ed efficiente”.

La FLP ha annunciato che provvederà a denunciare il disservizio prodotto dalla Yes! Ticket direttamente alla CONSIP (Concessione Servizi Informatici Pubblici), Società per azioni controllata dal Ministero dell’Economia e Finanze, inviando al contempo a tutti i direttori degli Uffici della Pubblica Amministrazione di Trento e di Bolzano una richiesta di intervento per farsi parte attiva con le Amministrazioni Centrali.

Attualmente il valore dei buoni pasto ammonta a 7 euro. Il fatto di non garantire la spendibilità finisce con il costare al lavoratore circa 140 euro al mese. Alcuni dipendenti avrebbero segnalato al sindacato che pur di non perdere questa cifra importante sono costretti ad andare a fare la spesa nel Veronese, dove vengono accettati da alcuni supermercati della grande distribuzione. 

Il buono pasto è un diritto acquisito del dipendente

Gli esercizi commerciali che invece accettano i buoni, sostiene la Federazione, hanno compensato l’alta provvigione aumentando i prezzi del pasto, con un lavoratore costretto mediamente tra i 2,90 e 3,40 euro, circa il 40% in più.
“Rammentiamo che il buono pasto è un diritto acquisito del dipendente, sostituisce le mense aziendali obbligatorie e come tale dovrebbe essere spendibile in ogni luogo e senza vincoli. Per fare ciò basterebbe semplicemente erogarlo in busta paga. Dopodiché - conclude la FLP – ognuno ne farebbe il proprio uso, senza dover sottostare a vincoli e vessazioni da parte di un apparato che, oltretutto, non è capace di garantirne l’utilizzo”.
 

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Walter Pichler Do., 23.02.2023 - 13:01

Im Raum Meran ist die Situation ähnlich. Immer weniger Gastbetriebe akzeptieren den Essensgutschein mit dem Hinweis, dass man auf die Zahlungen seitens der Provinz zu lange warte. Schön blöd, wenn manauf das auswärtige Essen angewiesen ist...

Do., 23.02.2023 - 13:01 Permalink
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m s Fr., 24.02.2023 - 08:33

Anstatt all dieser verschiedenen Essensgutscheine die Bürokratie und Mehrkosten verursachen, den Betrag direkt mit dem Gehalt überweisen, und die Sache wäre gelöst.

Fr., 24.02.2023 - 08:33 Permalink
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MAYR Karl Fr., 24.02.2023 - 20:48

Wetten, dass das System geändert würde, wenn man unsere "hohen" Landtagsabgeordneten mit solchen Gutscheinen ihre Essenszulagen abgelten würde!

Fr., 24.02.2023 - 20:48 Permalink