Andrea Papi è stato ucciso da uno orso?
È stato trovato senza vita il corpo di Andrea Papi, 26 anni, iscritto alla Facoltà di scienze motorie di Ferrara. Il giovane sarebbe uscito nel pomeriggio di ieri (5 aprile) per una corsa nel bosco di Caldes, in località Cavizzana, Trentino.
Una story pubblicata su Instagram lo ritrae immerso nella natura del Val di Sole, intento a godersi l’escursione. Poi il silenzio. Atteso dalla fidanzata per una cena a quell'appuntamento, non si è mai presentato. Allertati i soccorsi intorno alle 19, le ricerche si sono concentrate sin da subito nella zona di Grum, luogo indicato da Papi alla madre poco prima della sua scomparsa. Le ricerche, che hanno coinvolto operatori del soccorso alpino, droni e unità cinofile, si sono concluse alle 3 del mattino con il ritrovamento del cadavere il sotto il ciglio della strada forestale in località Contre.
Ancora tutta da chiarire la dinamica, ma secondo le prime ricostruzioni, il giovane avrebbe riportato ferite compatibili con l’attacco di un orso. Resta in ogni caso da accertare se l’attacco sia avvenuto prima o dopo il decesso.
La Procura ha aperto un fascicolo conoscitivo, nominando una squadra di periti composta da esperti di grandi carnivori al fine di ricostruire la dinamica dell’incidente a seguito i risultati dell’autopsia. Sul posto si sono intanto recati già dalla mattina il presidente della provincia Maurizio Fugatti e il dirigente della protezione civile Raffaele De Col che hanno incontrato i sindaci della valle.
Il territorio, scrive in una nota la Provincia di Trento, rimane presidiato dal Corpo forestale trentino, impegnato con l’Arma dei Carabinieri a compiere gli accertamenti necessari.
Hier drängt sich die
Hier drängt sich die brennende Frage auf, was wirklich zum Tod von Andrea Papi geführt hat. Noch wissen wir es nicht genau.
Antwort auf Hier drängt sich die von Dietmar Nußbaumer
Die brennende Frage ist nicht
Die brennende Frage ist nicht, was zum Tod von Andrea Papi geführt hat, sondern wie solche Tragödien verhindert werden können.
Antwort auf Die brennende Frage ist nicht von Hartmuth Staffler
Aus ihrem Kommentar schließe
Aus ihrem Kommentar schließe ich, dass für sie der Schuldige schon feststeht!
Antwort auf Aus ihrem Kommentar schließe von Ivo Maier
Wieso "der" Schuldige.
Wieso "der" Schuldige. Vielleicht war es auch eine Sie.
Fest steht, dass für den
Fest steht, dass für den Menschen bei der ständig steigenden Bevölkerungsdichte nur eine völlig sterile Natur in Frage kommt; Alternativen schließen sich demzufolge von selbst aus.
Sollte es sich bewahrheiten,
Sollte es sich bewahrheiten, muss man nicht überrascht tun.
Überall, wo sich Mensch und Bär den Lebensraum teilen, gibt es früher oder später gefährliche Begegnungen, abgerissene Gliedmaßen und neben vielen gerissenen Schafen, Ziegen auch andere gerissene, getötete Säugetiere: zu denen für den Bären auch der Mensch gehört.
Besonders im Frühjahr nach dem Winterschlaf.
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Tragisch, aber alle Experten wussten dies und wissen es.
Es war und ist nur eine Frage der Zeit.
Antwort auf Sollte es sich bewahrheiten, von Peter Gasser
Schon wenn ich das Wort
Schon wenn ich das Wort "Experten" höre - nicht nur im Zusammenhang mit dem Bär - stellt es mir gleich die Nackenhaare auf ...
Der Bär wars. Nun ist es
Der Bär wars. Nun ist es offiziell.....