Umwelt | Dolomiti

Una petizione contro il progetto Meister

Il resort di lusso della famiglia meranese distruggerebbe una zona di pregio ad Auronzo di Cadore. Una raccolta firme vuole impedirlo.
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Foto: Salto.bz

Un albergo nel cuore delle Dolomiti bellunesi, nella splendida cornice dolomitica del gruppo dei Cadini di Misurina, del Sorapis, del Cristallo e delle Marmarole, costruito a oltre 1600 metri di altitudine, in un'area incontaminata di grande pregio ecosistemico e paesaggistico. Il progetto della famiglia Meister, già proprietaria del San Luis di Avelengo, era stato respinto in parte dalla Sopraintendenza del Veneto e rigettato dalla precedente giunta di Auronzo di Cadore, il comune del bellunese con poco più di tremila abitanti sopra il quale dovrebbe sorgere il resort. Ma ecco che oggi il progetto rispunta dal cassetto grazie al favore dell’attuale amministrazione, che a marzo ha già deliberato il proprio impegno a favore della costruzione dell’opera. Il villaggio-albergo dovrebbe avere la capacità di ospitare fino a 142 clienti in 38 alloggi separati, tra chalet esclusivi e simulazioni di case sull’albero sviluppate su due piani, con stanze da letto e spa personale e misure oscillanti dagli 80 ai 130 metri quadri ciascuno. All’interno del corpo principale, che sorge di fronte a un lago artificiale, vengono previsti un ristorante, un bar, una palestra, una sala relax, una piscina coperta e diverse saune, assieme a tutti i servizi collegati. Il tutto alla cifra di 550 euro a persona per notte, per un minimo obbligatorio di tre notti a soggiorno, secondo quanto rivelato dallo stesso Meister durante l’assemblea cittadina che si è svolta ad Auronzo i mesi scorsi per presentare il progetto. Un incontro che ha diviso la popolazione locale tra chi vedeva un’opportunità di riscatto dallo spopolamento e chi è convinto che quel progetto può far bene solo a chi lo costruisce.

 

Oggi una raccolta firme lanciata da una residente, che ha già raccolto un centinaio di adesioni, vuole tornare a portare l’attenzione sul progetto  e scongiurarne la realizzazione: “Ad Auronzo di Cadore – si legge nel testo della petizione – la famiglia Meister e il capogruppo di maggioranza della giunta Comunale Lorenzo De Martin sono favorevoli a distruggere l'alta valle per un resort super-esclusivo che diventerebbe richiamo d'immagine e costituirebbe un traino per la riqualificazione della ricettività del paese. Ma così non sarà. La struttura devasterà l'intera valle facendola diventare una mera succursale di Cortina e dei giochi Olimpici. Se la popolazione cadorina vuole veramente puntare sul turismo, ci sono modi più sostenibili e duraturi come il turismo slow (seconde case trasformate in B&B, prodotti locali), turismo sportivo (la quota è perfetta per la preparazione atletica, escursioni guidate per famiglie) e molti altri. Se l'Alto Adige si sta riconvertendo a questo tipo di turismo ci sarà una ragione! Bisogna agire – conclude la petizione – prima che arrivino le ruspe a deturpare per sempre una zona incontaminata”.