Mentre è pronto sul tavolo del Governo il ddl sugli affitti brevi, con la stretta agli “Airbnb” invocata dalla Federalberghi (permanenza minima di due notti consecutive nei centri storici delle grandi città e nei Comuni turistici, sebbene i soggiorni di una sola notte pesino solo per il 5% sul totale, e un codice identificativo nazionale da esporre sui portali di prenotazione e all'ingresso degli appartamenti), il gruppo locale di Bolzano dell'Associazione albergatori HGV plaude alla notizia che il Comune effettui controlli contro la locazione in nero di alloggi privati tramite piattaforme di prenotazione. Di recente la Polizia municipale di Bolzano ha infatti chiuso due b&b irregolari. “Molte strutture ricettive non vengono segnalate regolarmente. Le sanzioni dimostrano che non tutti i locatori giocano con le stesse carte”, afferma la presidente dell’HGV del capoluogo Barbara Zisser. Gli albergatori di Bolzano “non sono contrari alla concorrenza e alle nuove forme di locazione, ma le regole esistenti devono essere rispettate segnalando gli ospiti e pagando le imposte”, sottolinea Zisser. L'aumento dei controlli andrebbe anche “a vantaggio di molte famiglie e soprattutto degli studenti che cercano alloggi a prezzi accessibili a Bolzano”.

"Sosteniamo Ramoser"

Il gruppo locale HGV di Bolzano si era già rivolto alle autorità in passato chiedendo maggiori controlli. Ha anche individuato “immobili in cui si sospetta la presenza di affitti abusivi”. La questione non si limita a Bolzano, “è stata sollevata di recente anche in Italia dalla nuova Ministra al Turismo Daniela Santanché. In Alto Adige abbiamo la possibilità di tenere sotto controllo il fenomeno. Perciò, come HGV-Bozen sosteniamo gli sforzi del Comune e in particolare della assessora comunale Johanna Ramoser per adottare misure più severe contro l'affitto abusivo di alloggi privati a scopo turistico”, scrivono in un comunicato stampa la presidente Barbara Zisser e il vicepresidente di HGV Klaus Berger.