“Sul traffico serve più coraggio”
SALTO: Lei è la nuova Presidente del Consiglio di quartiere di Gries San Quirino, espressione dei Verdi di Bolzano. Quale significato attribuisce all’incarico nel quartiere?
Cornelia Brugger: Partiamo da una considerazione: si abbia il coraggio di dire che non servono più le circoscrizioni (e questo sarebbe anche un risparmio per le casse pubbliche) oppure si cambino i poteri effettivi, affidando un vero mandato ai quartieri. Non possiamo esprimere pareri vincolanti, ma solo consultivi: soprattutto sulle questioni che riguardano il quartiere, è un gran peccato. A volte non ci arrivano abbastanza informazioni, quando siamo chiamati a esprimere il nostro parere all’ultimo minuto e non c’è tempo per prepararsi.
Le circoscrizioni non riescono a risolvere (o almeno ad affrontare) i problemi dei cittadini?
Per tutto si può trovare una soluzione. Ma “è sempre stato così, non si può fare diversamente” è l’atteggiamento dominante. Cancellare i quartieri sarebbe nell’interesse del cittadino? Non credo, è un luogo democratico e per il cittadino siamo un riferimento super partes, anch’io nel mio ruolo di presidente sono sopra le parti. Riceviamo la fiducia delle persone che ci hanno votato, nella speranza che portiamo avanti delle questioni per il bene comune. Noi ascoltiamo, facciamo da intermediari. Nel Consiglio comunale, invece, sei costretto a rivolgerti al singolo gruppo consiliare.
Quali sono le vie “più calde” del quartiere, a livello di comitati e istanze?
C’è via Roen, c’è viale Trieste con la scuola prefabbricata per le “Ada Negri”. Via San Quirino è un grande problema: non ne possono più delle auto, non c’è spazio fisico nemmeno per passeggiare o per parcheggiare una bici. Ma la risposta del Comune è: finché non viene realizzato il parcheggio di piazza Vittoria non c’è soluzione. Ma, con la gara da rifare, andremo alle calende greche.
Il parcheggio di Piazza Vittoria è troppo grande?
È grande, sì, e rischia di essere per i turisti, più che per i residenti. E il principale problema del mio quartiere è il traffico automobilistico. Aldilà della sensibilizzazione sull’avere una sola auto per nucleo familiare, o dei garage non utilizzati, il sistema dei bollini ovvero delle “zone colorate” è ormai superato. Ci sono furgoncini che parcheggiano in maniera indiscriminata senza bollini.
L’ex assessora verde Marialaura Lorenzini spinse molto sulle ZTL nei quartieri…
Dobbiamo arrivare a questo, perciò mi auguro più coraggio. Quando piazza Vittoria è chiusa per il mercato del sabato, dove parcheggiano le persone? Il tunnel di Monte Tondo sarà importantissimo per ridurre il traffico, ma le politiche sulla viabilità restano incomprensibili, ad esempio sulle vie Fago e Cadorna. Ma quando si propongono vie pedonali oppure nuove ciclabili, la politica pensa alle proteste dei singoli (che non vogliono togliere nemmeno un posto macchina), più che al bene generale. Si preferisce polemizzare su tutto: con la pandemia si è diventati estremamente individualisti.
Sui cancelli apparsi come funghi nel verde agricolo, cosa ne pensa?
Per interessi di pochi si assumono decisioni infernali, anziché trovare altre soluzioni. Così stanno privatizzando il cuneo verde, la cui importanza s’è compresa proprio con la pandemia: a Bolzano abbiamo molto verde, ma anche molto asfalto, e poi non lasciamo passare nel Grünkeil?
In questa polarizzazione tra interessi dei contadini e l’esigenza di rispondere a tutta la cittadinanza, i Verdi restano un po’ schiacciati?
Essere in maggioranza è più difficile che stare all’opposizione. Personalmente forse sono troppo poco “politica”, ma il vantaggio dello stare in maggioranza è proprio il trovarsi dentro la “stanza dei bottoni”. Perciò, ripeto, serve coraggio. Anche polarizzando e attirandosi dell’odio, come accadde a Lorenzini.
Gries-San Quirino è un quartiere bilingue, forse il quartiere più “misto” del Sudtirolo. Eppure la tutela della madrelingua è stato utilizzato come argomento per invitare i genitori di lingua italiana a non iscrivere i propri figli a una scuola tedesca.
È un crimine quello che sta accadendo. Venendo da Brunico, percepisco come la convivenza tra italiani e tedeschi sia ancora un tema irrisolto a Bolzano - soprattutto nelle strutture scolastiche, come abbiamo visto. I bambini con un background migratorio riempiono le nostre classi. Da insegnante di L2 sono contenta quando un bambino esce dalla mia sezione avendo le basi della seconda lingua. È la più bella soddisfazione. La pedagogia dovrebbe combattere solo per l’inclusione.
Danke Cornelia! Ripensare le
Danke Cornelia! Ripensare le nostre strade a misura delle persone e non delle automobili è un’impresa difficile ma come dici dobbiamo provarci, e insieme ce la so può fare! Grazie per l’impegno, e buon lavoro!