Si salva solo chi è stato nominato prima dell'11 maggio 2017. Come preannunciato, i primari entrati in servizio da quel giorno al 13 settembre 2021 in seguito alla decisione di una commissione provinciale che la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima, dovranno rifare il concorso.

La comunicazione è stata data ieri sera (8 giugno) ai 52 i medici invitati all’Ospedale San Maurizio dal presidente Arno Kompatscher e dal direttore generale Asl Florian Zerzer. “Non possiamo fare altro che applicare le sentenze”, hanno detto. Lo sviluppo è il frutto dell’ennesima occasione in cui la Provincia di Bolzano, invece di adottare i criteri nazionali, sceglie di farsi una normativa che consenta un maggior controllo politico sulle nomine. Zerzer e Kompatscher sono stati costretti ad agire dopo che solo negli ultimi due mesi sono state pronunciate due sentenze che prevedono risarcimenti a "mancati primari" per centinaia di migliaia di euro.

Supportata dalla Ripartizione Legale e Affari Generali e dopo aver ottenuto un parere dall'Avvocatura dello Stato di Trento, l’Azienda sanitaria ha elaborato, come detto, il seguente scenario: tutti i primari nominati prima dell'11 maggio 2017 rimangono in carica. La riconferma del loro incarico dirigenziale, finora solo provvisorio, diventa definitiva per un ulteriore periodo di 5-7 anni, a condizione che l'organo tecnico incaricato della valutazione dia un giudizio positivo sul loro operato fino ad oggi." I primari nominati dopo quella data e fino al 13 settembre 2021 resteranno in  carica fino alla scadenza del periodo contrattuale stabilito nel contratto ma non potranno avere una proroga o riconferma e per il loro posto dovrà essere fatta una selezione.

I primari nominati nel 2017 e nella prima parte del 2018, il cui mandato quinquennale è già scaduto e che, nonostante la sentenza della Corte costituzionale dell’anno scorso, sono già stati prorogati saranno nominati "primari facenti funzione" per il periodo necessario a bandire un nuovo concorso.