Prati bilingui senza stelle alpine
Colpo di scena in Consiglio comunale a Bolzano. È stato approvato (con il solo voto contrario della SVP e l’astensione di Fratelli d’Italia) un documento-voto presentato a sorpresa da Partito Democratico e Verdi sulla didattica plurilingue nella nuova scuola dell’infanzia “Druso Est” a Prati di Gries, prima della trattazione in aula di una mozione analoga del Team K. Uno sgambetto politico alla SVP giocando d’anticipo sul tentativo dei consiglieri d’opposizione del Team K di mettere in difficoltà la maggioranza.
L’asilo in costruzione nel quartiere sorto alle porte della città dovrà prevedere “un progetto didattico trilingue”, recita nero su bianco il documento approvato ieri, che riprende testualmente il promemoria varato nel 2018 dalla Giunta comunale del sindaco Renzo Caramaschi, su proposta dell’allora assessora alla scuola Monica Franch (PD). Il promemoria sosteneva la necessità di “assegnare alla scuola dell’infanzia di viale Druso una mission europea”. L’obiettivo è utilizzare e insegnare all’interno delle due sezioni “quattro lingue ovvero italiano tedesco inglese e russo o spagnolo” in modo paritetico, sulla base degli “studi di linguistica, di didattica e di neuroscienze degli ultimi 30 anni, secondo cui l’età migliore per apprendere una seconda lingua è durante gli anni prescolari”.
Il documento PD-Verdi
Nel documento di Verdi e PD si legge che “la proposta dettagliata e giustificata nel citato promemoria, approvato dalla Giunta e concordata con gli Assessori provinciali Philipp Achammer e Giuliano Vettorato, intendeva porre le basi per un progetto pilota ed innovativo di apprendimento linguistico precoce del bambini e delle bambine adeguato al contesto europeo ed internazionale del nostro territorio”. “Considerato che la costruzione della scuola è stata di recente avviata” e che la progettazione degli spazi dovrebbe rispondere alle esigenze del progetto plurilingue, con l’approvazione del testo di PD e Verdi il Consiglio comunale invita il sindaco a “sollecitare la Provincia ad istituire un percorso didattico trilingue richiedendo la presenza di una rappresentanza del Comune all'interno del gruppi di lavoro tecnici provinciali già attualmente attivi”.
“È un forte segnale di volontà politica dalla città di Bolzano che una larga maggioranza trasversale in Consiglio comunale (tranne SVP e FdI) abbia appoggiato il documento voto Verdi-PD” sottolinea l’assessora verde Chiara Rabini, “i tempi sono maturi. Come Verdi ci auguriamo ora un dialogo costruttivo con la Provincia, le Intendenze e le Direzioni scolastiche nel portare avanti un progetto pilota che rappresenta un bisogno espresso da tante famiglie e dalla società - e un modello per il futuro, una terza possibilità che si aggiunge al sistema attuale nel rispetto dello Statuto”.
“Il documento approvato è in continuità con tutta la politica del PD da trent'anni a questa parte”, sostiene l’assessore dem Stefano Fattor “oltre al promemoria di Franch approvato dalla giunta di allora, lo è con i primissimi progetti che negli anni Novanta l’assessora provinciale Luisa Gnecchi riuscì a far passare nella scuola italiana. Siamo nel 2023, mettere in dubbio l’utilità della scuola bilingue è fuori dalla storia”.
Caustici Team K e Zanin
“È bene ricordare - ha sottolineato in aula Matthias Cologna del Team K - che il tema della mancata scuola dell’infanzia plurilingue a Prati di Gries era stato sollevato a marzo dal Team K quando l’assessora alla scuola Johanna Ramoser ci rispose che il promemoria Franch non era mai stato applicato, non essendo di competenza comunale”. “Abbiamo votato convintamente a favore” fa sapere Roberto Zanin (Civica) “così come siamo a favore di qualsivoglia sperimentazione bilingue, pur valutando un po’ pretestuosa la presentazione proprio di un ex-articolo 53 (che va trattato d’urgenza prima di qualsiasi mozione) per prendere in contropiede il Team K”. Per Zanin, “la certezza è che la Provincia prenderà il documento e lo metterà nel cassetto”.
“Non ci è piaciuta la modalità scelta da alcuni partiti della maggioranza per primeggiare nella trattazione del tema”, aggiungono i consiglieri Cologna e Thomas Brancaglion, inoltre “l’aula ha approvato un documento voto per istituire di nuovo il gruppo di lavoro per gli asili plurilingui, ma solo per Prati di Gries e non per tutta la città come chiesto dalla mozione del Team K”. “Siamo consapevoli che la competenza sulla didattica della scuola dell’infanzia è provinciale - concludono Cologna e Brancaglion - ma considerato che la gestione delle scuole e parte delle relative spese sono a carico del Comune, crediamo sia arrivata l’ora di partire” e per questo “siamo molto contenti che finalmente il Consiglio comunale di Bolzano si sia espresso ufficialmente a favore di un modello educativo plurilingue”.
Ora, volendo trovare una
Ora, volendo trovare una valenza politica alla cosa si potrebbe cercare un tavolo di intesa tra PD, Verdi, Lista K e liste Civiche per formare la prossima giunta e presentare il nuovo sindaco. Basterebbe sedersi a un tavolo e usare il buon senso. tema: come fare il bene di Bolzano Bozen e dei suoi cittadini.
Avrei preferito un successo
Avrei preferito un successo senza sgambetti, che non fanno onore. L'importante è che non intralcino la causa. Lasciano cmq l'amaro in bocca e suggeriscono una prudenza che non si credeva necessaria.
Schade, dass der
Schade, dass der Sprachkolonialismus durch das Englische mittlerweile allgemein und unwidersprochen akzeptiert wird. Dabei hätten wir gerade in Südtirol die optimalen Voraussetzungen, um die Heranwachsenden über das Erasmus-Projekt "Multlingva Akcelilo" mit Deutsch, Italienisch und Esperanto zu echter Mehrsprachigkeit zu erziehen.
https://esperanto-france.org/accelerateur-de-multilinguisme-edition-2022