Politik | Bolzano

“Servono nuove aree per costruire”

Emergenza casa, la posizione controcorrente di Hannes Unterhofer, consigliere comunale della SVP Bozen: “La politica imponga prezzi calmierati”.

SALTO: Consigliere Unterhofer, sul tema casa la “Sammelpartei” bolzanina e il vicesindaco Luis Walcher si aggrappano alla strenua difesa del verde agricolo. Questo vale anche per lei?

Hannes Unterhofer: La difesa del verde agricolo è la posizione di alcune ali della SVP, ma non vuol dire che questo valga per tutti. Certo, in un’ottica generale, si dovrebbe consumare meno verde possibile, che sia verde agricolo o meno. Ma per ovviare al problema dei prezzi delle case, degli affitti e della compravendita, a fronte a una domanda di quattromila nuovi alloggi a Bolzano, non basterà “costruire sul costruito”, densificare all’interno della città, puntare sull’Areale ferroviario tra dieci anni o sulle caserme dismesse. Dopo un po’ serviranno nuove aree per poter costruire. Questo è il pensiero di chi la vede diversamente.

La maggioranza non sembra coesa, basti pensare al Piano rumore...

È un problema politico. Gli stessi Verdi, però, sul verde agricolo sembrano più sulla linea dei contadini SVP. Se non ci sono vie d’uscita, se densificare non crea più qualità della vita, sorge la domanda: sono più importanti case a prezzi accessibili o il verde a tutti i costi?

Costruire nuove case abbassa i prezzi?

Non possiamo andare nell’ottica del libero mercato, di domanda e offerta che si equilibrano da sole, perché non funziona più, è un sistema malato e saturo. Se costruisco non calano i prezzi, non succederà più. Dev’esserci un’attività comunale di monitoraggio, gestita della politica.

C’è chi parla di espandersi verso Laives, chi (come l'assessore Fattor) oltre via Resia. Lei ha una preferenza?

Prima di avviare questa discussione, occorre una decisione politica: a prescindere da dove determineremo nuove aree di espansione, ai costruttori dovrà essere consentito di realizzare su quelle aree solo appartamenti venduti o affittati a prezzi calmierati. Questa è la base. Se ci sarà una convergenza su questo, allora potremo discutere e decidere verso dove espanderci. Non cambia molto, invece, se “costruiamo solo per costruire”, con prezzi al metro quadro di 5-6mila euro che giovani, giovani famiglie e lavoratori non possono più permettersi.

Serve il Piano strategico comunale. È ancora tutto fermo?

Come semplice Consigliere comunale, l’impressione è che la situazione sia ferma. Non si ha un’idea di quale sarà lo sviluppo di Bolzano. Può suonare come una critica, ma a parte grandi parole come “ARBO”, a tutt’oggi non sento né vedo altro. Se vogliamo ovviare ai problemi dobbiamo prendere una direzione: serve una task-force trasversale agli uffici comunali, che affronti l’emergenza abitativa, dando un segnale dell’importanza della questione e della volontà di gestirla diversamente. Dall’airbnb agli appartamenti sfitti, sino agli studentati, passando poi al traffico e al caro vita: problemi che affliggono la città - compresa la classe media, che inizia a barcollare, a non arrivare a fine mese. Ecco, questa deve diventare Chefsache, per velocizzare e implementare. La politica dovrà prendere in mano la problematica.

La questione non riguarda un solo gruppo linguistico, oder?

Sono temi trasversali, sovrapartitici, che non vengono più visti come tali, ma come temi politici. Un confronto sano e rispettoso tra poli contrapposti che devono collaborare e limano alcune idee è democrazia, ma fino alle elezioni provinciali ci saranno sicuramente delle frizioni.

La politica cittadina sarà in grado di trovare soluzioni al caro-vita?

Su alcuni temi siamo distaccati dalla realtà, non ci rendiamo conto che il pentolone sta scoppiando. Le persone non ne possono più. Non capisco se ciò non viene visto, oppure se ci sono sensibilità diverse tra i quartieri della città. Le persone sono preoccupate, attingono dai risparmi, eppure Bolzano vuole essere tutto: città turistica, industriale, studentesca, capitale. Sulla viabilità si sta lavorando, sulla vita di tutti i giorni no. Bolzano deve decidere cosa vuole fare da grande.

 

 

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Josef Fulterer Mo., 03.07.2023 - 06:19

Gut verständlich, wenn Private "ihre sehr wertvollen mit Reben oder ein paar Obst-Bäumen bestückten BAU-LÜCKEN vor ihren Villen, überhaupt nicht oder frei-willig nur gegen noch höhere Angebote ab-geben wollen."
Auch beim LEER-STAND + bei den auf-gegebenen Kasernen, könnte mit passenden Maßnahmen, reichlich KUBATUR gefunden werden.
Bevor "sich die wie Krebs-wuchernde-SÜD-SEITE von Bozen," einschließlich des UMWELT-schädigenden Flug-Hafele noch weiter in Landschaft frisst, "müssen die NEUBAU-RUINEN + LEER-STÄNDE in der INDUSTRIE-ZONE verwertet werden."

Mo., 03.07.2023 - 06:19 Permalink
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Martin Aufderklamm Mo., 03.07.2023 - 08:53

Mit Firmian, Kaiserau und Grieser Auen (was für ein Name nur fürs Marketing) hiess es in der Vergangenheit sollte das Wohnungsproblem gelindert werden......nun nach all den Jahren siamo punto e a capo.....

Mo., 03.07.2023 - 08:53 Permalink
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Corinna Lorenzi Mo., 03.07.2023 - 14:46

Wenn "einfache Gemeinderäte" der Mehrheit nicht im Bilde darüber sind, ob bzw. was die Stadtregierung so plant, anscheinend auch gar nicht in Entscheidungsprozesse einbezogen werden, was sollen dann "einfache Bürger:innen" denken/vorschlagen/tun...?

Mo., 03.07.2023 - 14:46 Permalink