"Sanità a rischio implosione"
“Sempre più medici, infermieri, amministrativi e personale sanitario si rivolgono a noi con richieste di intervento in difesa del diritto alla salute di tutti”, dicono il responsabile Sanità del Pd, Elio Dellantonio ed il consigliere provinciale del medesimo partito, Sandro Repetto.
Secondo i due democratici, nella Provincia di Bolzano possiamo contare su oltre il 20% in più dei finanziamenti nazionali ma stiamo correndo ugualmente un gravissimo rischio di implosione della Sanità pubblica. “Lo strapotere di parti della burocrazia verticistica dell’Azienda Sanitaria – dicono - umilia medici ed infermieri e dimostra l’incompetenza nel gestire l’organizzazione delle attività cliniche in ospedale e nel territorio. La nostra Sanità pubblica ha raggiunto straordinari risultati e dispone di risorse e professionalità di prim’ordine e di una forte motivazione verso i pazienti. Medici, infermieri ed amministrativi suppliscono con l’impegno personale fino allo stremo i gravi limiti dei vertici aziendali. È uno sforzo che incomincia a mostrare i primi cedimenti, con danni potenzialmente drammatici per la salute della popolazione.
Problema proporz
Dura l’analisi sulle storture determinate dal “combinato disposto della proporzionale etnica e del bilinguismo che pesano ancora troppo rispetto alla competenza professionale ed alle esigenze più urgenti di reclutamento”. Secondo i rappresentanti del PD “l’esistente disciplina legislativa e prassi istituzionale (a tutela della maggioranza linguistica locale che è minoranza nazionale) determinano a livello di selezione della Dirigenza aziendale rigidità e storture legate all’appartenenza al gruppo linguistico ed alla burocrazia amministrativa provinciale. La scelta di figure dirigenziali è circoscritta a poche persone, spesso prive dell’esperienza e delle competenze necessarie in una grande Azienda sanitaria pubblica. Queste persone hanno il compito di gestire un’Azienda da 1.500 milioni di euro, con 10.000 dipendenti, ad altissimo utilizzo di tecnologie avanzate, per fornire la migliore sanità a tutti i cittadini, indipendentemente dalla condizione sociale”.
“La fotografia che drammaticamente illustra questa situazione ci dice che dei tre Direttori generali che abbiamo avuto, due sono stati licenziati (Fabi e Schael, ndr), che il terzo (Zerzer, ndr) non ha ritenuto di adempiere agli obblighi formali per la sua riconferma e che la scelta, per il futuro prossimo, si riduce a due persone, una delle quali, l’ex Direttore licenziato (Schael), non lesina ogni due per tre a minacciare azioni legali. Analoghi problemi di qualità attengono, a cascata, alle scelte di tutti i massimi Dirigenti il cui imperativo diviene la semplice sopravvivenza. Questo è il collasso del sistema, da tempo annunciato, ed il segnale che i decisori politici devono imparare dagli errori del passato e devono velocemente cambiare”.
Primari in bilico
Più di 80 Primari su 130, secondo il Pd non sono legittimati dalla loro condizione di incertezza contrattuale ed operano in condizioni di precarietà ed insufficienti garanzie rispetto alle responsabilità mediche che devono assumere. Questo produce lacerazioni nell’organizzazione clinica favorite da carenze strutturali della Direzione sanitaria cui si contrappone la Direzione infermieristica che impone dall’alto verso il basso rigidi modelli di assistenza infermieristica che condizionano negativamente le attività cliniche specialistiche nei singoli reparti e servizi. Si creano così frizioni fra il personale infermieristico e medico che condizionano il clima di lavoro e che investono gli stessi infermieri che operano in prima linea, consapevoli che la responsabilità ultima della salute del paziente, anche in termini legali, attiene alla funzione medica.
Nomine contestate
In questo contesto il Partito Democratico ha lavorato al “Promemoria sulla nomina del Primario del Servizio Innovazione, ricerca ed insegnamento”. “Abbiamo analizzato i tempi tecnici e studiato le singole delibere aziendali che si sono succedute. Il quadro che si delinea è sconcertante e dà adito a molti dubbi circa l’opportunità strategica, la tempistica, i processi decisionali, la natura degli obiettivi aziendali perseguiti, gli interessi coinvolti, la legalità amministrativa ed il buonsenso. Questi quesiti il PD li ha inviati al Direttore generale dell’Azienda sanitaria ed all’Assessore alla sanità chiedendo un incontro ufficiale”. Il Pd chiede analoghe spiegazioni rispetto alla precipitosa nomina di fine 2022 del Direttore del “Governo clinico” che “appare ancora meno comprensibile, nei tempi e nelle priorità, alla luce della precarietà e confusione amministrativa in cui opera la stragrande maggioranza dei Primari aziendali e nell’assenza del Collegio per il Governo clinico che dovrebbe garantire ai clinici ed alle figure professionali sanitarie e tecniche un ruolo importante di coinvolgimento e cogestione responsabile a livello aziendale”.
Dass bei irgendwelchen
Dass bei irgendwelchen Problemen reflexartig den Schutznormen des Statutes die Schuld gegeben wird, sind wir eigentlich von anderen politischen Richtungen gewohnt. Ist halt Vorwahlzeit. Nur leider wird so das friedliche Zusammenleben nachhaltig verhindert. Und ganz nebenbei: nur weil einer der deutschen Sprachgruppe angehört, ist er nicht grundsätzlich weniger kompetent. Gerade als Arzt, meine ich, wär es sinnvoll, den Patienten zu verstehen und auch zu wissen, wie er tickt.
La sanità non è altro che l
La sanità non è altro che l'ambito più sensibile e avvertito dalla popolazione, oltre la scuola che infatti è in crisi.
Purtroppo tutto il nostro sistema risente di queste problematiche che paghiamo sulla nostra pelle già da troppo tempo.
Das Autonomiestatut und seine
Das Autonomiestatut und seine Maßnahmen kommen allen in Südtirol zugute. Das kann man auch einmal anerkennen.
Antwort auf Das Autonomiestatut und seine von Karel Hyperion
Se devo essere sincera a me
Se devo essere sincera a me lo Statuto di autonomia non ha mai portato alcun vantaggio semmai solo svantaggi anche pesanti. Nonostante questo se le cose funzionassero bene non avrei nulla in contrario. Ma purtroppo non è così.
Antwort auf Se devo essere sincera a me von Simonetta Lucchi
Man kann nicht erwarten, dass
Man kann nicht erwarten, dass das Statut jedem einzelnen ein perfektes Leben garantiert. Dafür ist das Individuum schon selbst zuständig. Das Statut stellt jedenfalls einen guten Rahmen für alle in ihrer Gesamtheit dar. Etwas besseres muss mir erst einmal einer zeigen.
Ma la sanità (sopratutto
Ma la sanità (sopratutto quella di Bolzano) non era in mano al PD fino a poco tempo fa?